Sovrano della dinastia dei Ṣafawidi, nato nel 1557 (965 èg.), morto nel 1628 (1037 èg.). Succeduto sul trono al padre Muḥammad Khudābandah in un momento in cui il regno persiano per il disordine interno [...] all'interno con la creazione di una guardia del corpo che venne a togliere importanza alle sette tribù dei qizilbāsh (v.), guidò la Persia in numerose imprese militari coronate da successo. Agli Uzbechi che si erano impadroniti di Meshhed inflisse ...
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Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani [...] corte, fra cui il più celebre è il poeta Ibn ‛Abdūn (v.), e alcuni degli stessi sovrani coltivarono non indegnamente gli studî. La seguente: ‛Abd Allāh al-Manṣūr, 418-437 (= 1027-1045), Muḥammad al-Muẓaffar, 437-460 (1045-1068), Yaḥyà al-Manṣūr, 560- ...
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. Vocabolo arabo, che, tra i varî significati, ha quello di "religione", assunto già nell'età preislamica verosimilmente per influsso del medio persiano o pahlawī dēn, dīn (avestico dāenā). A cominciare [...] di Shams ad-Dīn "il sole della religione" a tutti i Muḥammad, di Shihāb ad-Dīn "la fiamma brillante della religione" agli , Les noms musulmans composés avec Din, in Acta Orientalia, V, Leida 1927, pp. 53-67 (sarebbero possibili parecchie aggiunte ...
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Nacque nel 1856 a Costantinopoli, secondo figlio dello sceriffo Muhammad ibn ‛Awn, del ramo sceriffiano degli ‛Abādilah. Passò gran parte della giovinezza a Costantinopoli. Succeduto al padre nel 1908, [...] , Ḥ. fu lasciato solo e senza alcun aiuto contro la guerra mossagli nel 1924 dal sultano wahhābita del Neǵd Ibn Sa‛ūd (v. ḥigiāz: Storia). Il 5 ottobre 1924, investita la Mecca dai Wahhābiti, abdicò in favore del primogenito ‛Alī, e si ritirò ad al ...
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Chiamato al-Imām al-a‛ẓam "il sommo maestro" dai seguaci della sua scuola, è il fondatore del madhhab (sistema o scuola o rito) di diritto musulmano, che appunto dal suo nome è denominato ḥanafī "ḥanafita". [...] , al-Fiqh al-akbar (La somma conoscenza religiosa), la cui autenticità fu da taluni messa in dubbio, prohabilmente a torto. La elaborazione delle sue dottrine giuridiche fu opera dei suoi due immediati discepoli Abū Yūsuf (v.) e Muḥammad ash-Shaibānī ...
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Matematico, astronomo, geografo e cronografo musulmano, che visse a Baghdād favorito dal califfo al-Ma'mūn (813-833 d. C.), e morì dopo l'846-847. Dalle storpiature medievali latine del suo nome nacque, [...] per equivoco, il termine matematico algoritmo (v.).
Scrisse in arabo sul calcolo (decimale) indiano (libro a noi giunto in traduzione medievale latina), su alcuni istrumenti astronomici, sulla cronografia musulmana (di cui abbiamo frammenti). Ma ...
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Filologo e letterato arabo musulmano, nato presso al-Baṣrah (Bassora) nel 446 èg., 1054-1055 d. C., da famiglia di razza araba, e morto nel 516 èg., 12 settembre 1122, ad al-Baṣrah.
È autore di un trattatello [...] soprattutto è celebre per le sue cinquanta maqāmāt, nelle quali portò alla perfezione questo genere di componimento in prosa rimata (v. arabi: Letteratura, III, 860), per il quale trovò numerosi imitatori non solo tra gli Arabi ma anche fra scrittori ...
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. Vocabolo arabo che significa oriundo da o nato o domiciliato ad ar-Rayy. È l'epiteto di un grandissimo numero di dotti musulmani, che scrissero quasi sempre in arabo; emergono fra essi:
1. Fakhr ad-Dīn [...] morto nel 606 eg., 1210 d. C.; v. fakhr ad-dīn ar-rāzī.
2. Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā' ar-Rāzī, il Rhazes degli scrittori la metempsicosi e, in modo analogo a dottrine bāṭinite (v. batiniti), ponendo a base del suo sistema metafisico i cinque ...
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Scrittore arabo musulmano, nato ad Āmul nel Ṭabaristān nel 224 o 225 eg.-839 d. C., morto a Baghdād nel 923. Si occupò di diritto (e fondò anzi una propria scuola o sistema giuridico, sostanzialmente affine [...] allo shāfi‛ita, e caduto in disuso verso la metà del secolo V ègira), di raccolta e studio di tradizioni canoniche, di esegesi coranica, di storia.
Delle sue numerose opere sono giunte sino a noi piccole porzioni del libro sulle discrepanze d' ...
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Uno dei maggiori teologi speculativi dell'islamismo e inoltre rinomato scrittore, in arabo, di filosofia, diritto, matematica, astronomia, medicina, astrologia e scienze occulte; nato ad ar-Rayy (antica [...] che in qualche modo possono riannodarsi a espressioni del Corano. Commentò e compendiò il libro al-Ishārāt di Avicenna (v.), autore da lui tenuto in gran conto, benché ne ripudii parecchie dottrine come quella delle emanazioni neoplatoniche. Nel ...
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babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...
senusso
s. m. [dal nome del fondatore della confraternita, as-Sunūsī (v. oltre)]. – 1. Appartenente alla confraternita religiosa musulmana fondata da Muḥammad ibn ῾Alī as-Sunūsī (1787-1859), noto anche come il «Gran Senusso», i cui seguaci...