RA Due distretti che formano una provincia o commissariato del Rajputana, nell'India inglese. Il nome del capoluogo Ajmer (v.) deriva dal fondatore Ragià Aia, mentre Merwāra deriva dal sanscrito meru "collina". [...] Merwāra è quasi tutto compreso fra i monti Aravālli (v.): quello di Ajmer, pianeggiante, raggiunge nella città omonima il e passeracei in quantità. Ricca fauna di insetti.
Nel 1193 Muḥammad al-Ghūrī con un esercito di Afghāni sconfisse Prithwī Rāj, ...
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HUSAYN, Saddam
Guido Valabrega
ḤUSAYN, Ṣaddām (propr. Ṣaddām al-Takrītī; App. V, ii, p. 574)
Uomo politico iracheno. Dopo la grave sconfitta del febbraio 1991, Ḥ. riuscì a conservare le proprie cariche [...] primo ministro in carica, Sa‛dūn Ḥammādī, fu allontanato dal Consiglio del comando della rivoluzione e sostituito da Muḥammad Ḥamza al-Zubaydī; tuttavia l'equilibrio politico rimase ancora instabile, oscillante tra i tentativi di venire incontro alle ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre come filosofo, come matematico, come medico e come cultore teorico e pratico di musica; nato a Saragozza verso la fine del sec. V èg., XI d. C., vissuto dapprima in [...] ramaḍān 533, maggio 1139. Il suo nome completo è Abū Bakr Muḥammad ibn Yaḥyà ibn aṣ- Şā'igh, col soprannome Ibn Bāggiah o neolatino Pace), da cui il latino medievale Avempace (su ciò v. aven); talvolta egli è designato semplicemente con Ibn aşf-Şā ...
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Vocabolo reso popolare in Europa dai libri di viaggi in Turchia a partire almeno dagl'inizî del sec. XVII: Pietro della Valle nelle lettere del 1614 già usa deruisc (al plur. deruisci) per designare gli [...] vocabolo nella letteratura coloniale europea a proposito del Sūdān egiziano e della Colonia Eritrea da quando Muḥammad Aḥmad, atteggiandosi nel 1881 a Mahdī (v.), predicò la rivolta contro il governo egiziano e riuscì a strappare il Sūdān all'Egitto ...
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Mistico musulmano, i cui insegnamenti diedero origine a parecchie confraternite, importanti anche politicamente, nel sec. XIX, e la cui fama preparò il terreno al sorgere della dinastia Idrīsita (composta [...] tenere costantemente l'animo unito spiritualmente a Maometto (Muhammad), è austera e rifugge completamente dall'uso di quelli della Somalia si dànno il nome di Aḥmadiyyah (v.). I fondatori delle confraternite Rashīdiyyah (nel Sūdān egiziano, nell ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] 855). Campione dell'ortodossia strettamente ligia ai ḥadīth (v.) o tradizioni canoniche riferentisi a Maometto, poco filosofici in terreno religioso, si oppose al sistema dei Mu‛tazilah (v.) sia per il metodo sia per il contenuto; sicché, quando il ...
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Sovrani arabi di Spagna, che regnarono a Siviglia dal 414 al 482 dell'ègira (1023-1091 d. C.). Il fondatore della dinastia, Abū 'l-Qāsim Muḥammad I, ibn ‛Abbād, occupava la carica di qāḍi ("giudice"), [...] Spagna (egli discendeva dalla tribù araba dei Lakhmidi (v.), illustre per aver costituito un regno sul medio Eufrate i piccoli regni autonomi, tra cui quello degli ‛Abbādidi. Il re Muḥammad II, deportato al Marocco dai vincitori, vi morì nel 486 dell' ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] quindi, per loro, significante "naturista"; inoltre, equivocando sul vero carattere dell'antica scuola teologica musulmana dei Mu‛tazilah (v.), si designarono anche col nome di Neo-Mu‛taziliti. Nel campo pedagogico fu aperto fautore dell'educazione e ...
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ÜR Soprannome (laqab; propr. "colui che è stato fatto vincitore per mezzo di Dio"), col quale sono noti, meglio che con il loro nome personale, alquanti personaggi musulmani, dei quali i principali sono: [...] e alla nascente cultura scientifica. È il fondatore della nuova capitale, Baghdād (v.), il cui quartiere centrale prese da lui il nome di al-ManŞūriyyah. al-ManŞūr Muḥammad b. ‛Abdallāh Abū ‛Åmir Ibn Abī ‛Āmir, Almanzor nelle fonti spagnole, fu ...
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GHERARDO da Cremona
Carlo Alfonso Nallino
Famoso traduttore di opere scientifiche dall'arabo in latino, nato a Cremona e quivi morto nel 1187 a 73 anni di età. Dopo avere studiato in patria filosofia [...] primi dieci libri d'Euclide (Lipsia 1899), il commento di Abū Bakr Muḥammad ibn Abd al-Bāqī al libro decimo di Euclide (Roma 1863-1864, Lipsia 1899), l'opuscolo di Ibn al-Haitham (v.) od Alhazen sui crepuscoli (Lisbona 1542, ecc.), il Canone medico d ...
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babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...
senusso
s. m. [dal nome del fondatore della confraternita, as-Sunūsī (v. oltre)]. – 1. Appartenente alla confraternita religiosa musulmana fondata da Muḥammad ibn ῾Alī as-Sunūsī (1787-1859), noto anche come il «Gran Senusso», i cui seguaci...