DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] musicologica, XVIII (1978), pp. 138-147; M. Rinaldi, Due secoli di musica al teatro Argentina, III, Roma 1978, p. 1470; H. Abert, Mozart, Milano 1984, I, pp. 202, 239, 245, 247 ss., 255, 398; II, pp. 454, 789; Il teatro di S. Carlo. La cronologia ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] citati, (manifestandosi, p. es., nel teatro, romantico per definizione, col quale C. M. v. Weber ci conduce da Gluck e da Mozart e dal coevo Rossini al prossimo Wagner) ma anche l'altra corrente del romanticismo, quella che s'è detta "titanica" e che ...
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GABRIELLI, Adriana (detta Ferraresi Del Bene, Ferrarese o La Ferrarese)
Raoul Meloncelli
Nata a Ferrara intorno al 1755, nulla si conosce sulle sue origini familiari né sulla sua prima formazione musicale; [...] , Indici, II, pp. 269 s.; S. Crise, Come una veste al corpo. Interpreti mozartiani e prassi esecutiva all'epoca e nei luoghi di Mozart, Milano 1995, pp. 176-182; The New Grove Dict. of music and musicians, VI, pp. 489 s.; The New Grove Dict. of opera ...
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HUMPERDINCK, Engelbert
Giulio Cesare Paribeni
Compositore di musica, nato a Siegburg sul Reno il 1° settembre 1854, morto a Neu Strelitz il 28 settembre 1921. Studiò al conservatorio di Colonia e, licenziatosi, [...] ottenne subito il premio della fondazione Mozart della Scuola di musica a Monaco e successivamente il premio Mendelssohn e la borsa di studio Meyerbeer, che gli permisero viaggi d'istruzione attraverso la Germania e in Italia. Nel 1890 fu nominato ...
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Musicista (West Hartlepool, Durham, 1876 - Londra 1975). Studiò al conservatorio di Lipsia e alla Royal academy of music di Londra. Fu uno dei maggiori violisti del suo tempo e ideò anche nuovi tipi di [...] strumenti a corde. Trascrisse per viola musiche di Mozart ed Elgar. ...
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LASCHI, Filippo
Federico Pirani
Nacque presumibilmente a Firenze intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla formazione musicale di questo cantante di opera buffa tra i più famosi della sua generazione. [...] XXXVII, pp. 116 s.; Ch. Burney, A general history of music (1776-89), a cura di F. Mercer, New York 1957, II, p. 848; Mozart Briefe und Aufzeichnungen, a cura di W.A. Bauer - O.E. Deutsch, Kassel-Basel-London 1962-75, I, pp. 254-258, 269-274, 279-283 ...
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Danza cantata andalusa, di origine secentesca. Di andamento vario (in misura binaria e movimento lento, oppure in misura ternaria e movimento rapido), è generalmente accompagnata da chitarra, nacchere [...] e tamburello. Esempi colti si trovano nell’opera di C.W. Gluck, W.A. Mozart, N.A. Rimsji Korsakov e M. de Falla. ...
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Cantante (Roma 1785 - ivi 1839), figlia dell'architetto Giulio. Dapprima concertista, debuttò nel 1817 a Londra nella Penelope di Cimarosa, e da allora fino al 1823 fu ricercata e acclamata interprete, [...] a Londra e alla Scala di Milano, soprattutto di opere di Mozart (Don Giovanni, La clemenza di Tito) e di Rossini (La gazza ladra, Otello, Le nozze di Figaro, La donna del lago). ...
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Musicista (Bassa Austria 1717 - Vienna 1750). Organista di S. Carlo a Vienna, compose molta musica strumentale (sinfonie, concerti, quartetti, sonate a tre) che per stile e forme è considerata come una [...] chiara transizione dall'arte contrappuntistica a quella cosiddetta "viennese" o "classica" (Haydn-Mozart-Beethoven). ...
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Soprano (Merseburgo 1885 - New York 1952). Esordì al Teatro municipale di Amburgo nel 1909 e dal 1919 al 1937 cantò all'Opera di Vienna; dopo l'annessione nazista dell'Austria, si trasferì negli Stati [...] Uniti. Fu assai apprezzata come interprete di opere di Mozart e di Lieder di Schubert. ...
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mozartiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al musicista Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e alla sua opera: le sonate, le sinfonie m.; i 25 concerti m. per pianoforte e orchestra; la critica m. più recente; e con riferimento ai caratteri...
turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...