INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] sono stati la prima manifestazione pubblica, su larga scala, dell'accettazione da parte degli architetti britannici del movimentomoderno. Nel 1961 verrà completata la nuova cattedrale di Coventry (arch. Basil Spence), la cui unica navata sorge ...
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MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] . Il recupero della globalità, giustamente contrapposto all'asfittica settorializzazione degli zoning monofunzionali elaborati dal movimentomoderno, allarga la prospettiva degli interventi, e l'espressione ''nuova dimensione'', che sottintende la ...
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ROGERS, Richard sir
Fabio Di Carlo
Architetto britannico, nato a Firenze il 27 luglio 1933. Studiò alla Architectural Association School di Londra, dove si diplomò nel 1959, e alla Yale University School [...] interessato, per il valore dei partners.
Il pensiero di R. si muove in continuità con alcuni dei principi del Movimentomoderno: in particolare riconosce come proprie le matrici costruttiviste, futuriste e cubiste della cultura del 20° secolo. È uno ...
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LASDUN, Sir Denys
Luigi Biscogli
Architetto inglese, nato a Londra l'8 settembre 1914. Ha studiato presso l'Architectural Association di Londra. La sua formazione è stata improntata dallo studio delle [...] vivace temperie culturale postbellica in cui il ''germoglio britannico'' diviene rigogliosa fioritura.
La fedeltà ai principi del MovimentoModerno e soprattutto, allora, a Le Corbusier si manifestò fin dalla giovanile casa di Paddington (1938) per ...
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STEIDLE, Otto
Fabio Di Carlo
Architetto tedesco, nato a Monaco di Baviera il 16 marzo 1943. Ha compiuto gli studi alla Staatsbauschule (1962-65) e alla Kunstakademie (1965), entrambe nella città natale. [...] ; Partner.
L'opera di S. si pone, al di là delle oscillazioni stilistiche, come evoluzione di alcuni presupposti del MovimentoModerno, all'interno del dibattito critico degli anni Sessanta e Settanta, con una nota di costante polemica con le culture ...
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Fehn, Sverre
Fabio Quici
Architetto norvegese, nato a Kongsberg il 14 agosto 1924. Laureato nel 1949 alla AHO (Arkitektur Høgskolen i Oslo, Scuola superiore di architettura di Oslo), è considerato uno [...] dei CIAM (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne), il cui proposito era creare un'architettura basata sui principi del Movimentomoderno, ma mediata attraverso il linguaggio del proprio Paese. Avviato il proprio studio a Oslo nel 1954, si fece ...
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Grassi, Giorgio
Giovanni Jacometti
Architetto, nato a Milano il 27 ottobre 1935. Dal 1961 al 1964 ha fatto parte della redazione della rivista Casabella continuità; dal 1977 è professore ordinario di [...] della tradizione viste come fondamento e come materiale precipuo del progetto, in linea con quella esperienza del Movimentomoderno di architettura (di cui G. contribuisce a chiarire gli assunti anche rivalutando figure trascurate dalla storiografia ...
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GIURGOLA, Romaldo
Susanna Pasquali
Architetto, nato a Roma il 2 settembre 1920, naturalizzato statunitense nel 1959. Laureatosi nel 1949 presso la facoltà di Architettura di Roma, prosegue i suoi studi [...] ), e professore dal 1971.
La sua architettura, influenzata dall'insegnamento di L. Kahn, affronta l'eredità del movimentomoderno in modo originale: nelle opere e negli scritti, che accompagnano costantemente la sua attività di architetto, G. afferma ...
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RIDOLFI, Mario
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Roma il 5 maggio 1904, ha iniziato la sua attività con una serie di progetti ispirati ad un gusto decisamente "novecentista", persistente anche dopo [...] Ricerche) e del recupero di alcuni valori qualitativi che sembravano essere stati ignorati dalle prime realizzazioni del movimentomoderno. Il quartiere Tiburtino a Roma (capogruppi L. Quaroni e R.), nel tentativo di aderire alla realtà quotidiana ...
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MARKELIUS, Sven Gottfrid
Vieri QUILICI
Architetto, nato a Stoccolma il 25 ottobre 1889; diplomato nel 1913 all'Istituto di tecnologia di Stoccolma e nel 1915 alla Reale accademia di belle arti, facoltà [...] (1930); sala di concerti a Hälsingborg (1932) (opere che testimoniano l'allineamento del M. sulle posizioni del "movimentomoderno"); la casa d'abitazione collettiva a Stoccolma (1935), nella quale si deve individuare un interessante tentativo di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...