CIANCIULLI, Ferdinando
Michele Fatica
Nato a Montella (Avellino) il 16 maggio 1881 da Vincenzo, armaiolo, e da Giulia Marciano, di agiata famiglia di proprietari terrieri, fu avviato agli studi secondari [...] di energie latenti, capace di dare uno sbocco moderno - alle manifestazioni di ribellismo primitivo. Di qui del comunismo a Napoli (1911-1915), Firenze 1971, ad Indicem; Il movimento operaio ital. Dizionario biografico, II, Roma 1976, sub voce. ...
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FULCI, Luigi
Maria Letizia D'Autilia
Nacque a Modica il 20 maggio 1872 da Ludovico e Arcangela Melè. Dopo la laurea in giurisprudenza iniziò a esercitare la professione di avvocato, ma ben presto fu [...] e sociale della città in senso democratico e moderno.
Il terremoto che sconvolse Messina nel dicembre del , alla costituzione dell'impresa Tramways siciliani, spaccando il movimento socialista messinese.
Le elezioni politiche del 16 nov. 1919 ...
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BALDESI, Gino
Luciana Trentin
Nato a Firenze il 22 sett. 1879 da Angelo, dopo una giovinezza irrequieta, durante la quale fece i mestieri più disparati (apprendista tipografo, mozzo, scultore, fattorino), [...] come appare dal libro Dalle antiche corporazioni al moderno sindacalismo (Milano 1924), in cui attaccava la 1848 al 1922,I, Milano 1940, p. 73; R. Rigola, Storia del movimento operaio italiano,Milano 1947, p. 458; A. Tasca, Nascita e avvento del ...
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GUERRAZZI, Gian Francesco
Fulvio Conti
Nacque a Livorno il 5 ott. 1865 da Amelia Sanna e da Francesco Michele, nipote di Francesco Domenico. Dopo aver compiuto i primi studi in un collegio di Lucca, [...] azione a sostegno dell'attività di propaganda del movimento patriottico e nazionalista.
A partire dal 21 nov Alighieri", Roma 1995, passim; E. Falco, S. Barzilai, un repubblicano moderno tra massoneria e irredentismo, Roma 1996, pp. 18, 23, 26, 29 ...
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CASALINI, Giulio
Luciano Marrocu
Nacque a Vigevano il 19 febbr. 1876 da Giovanni e Natalia Grossi; già durante gli anni del liceo si avvicinò alle idee socialiste e nel 1893, trasferitosi a Torino per [...] . Nel 1911 fondava una rivista, Il Comune moderno, che avrebbe continuato le sue pubblicazioni sino al Politico Centrale, fasc. "Giulio Casalini";R. Michels, Storia critica del movimento socialista italiano, Firenze 1926, pp. 194, 244, 384; L. ...
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CALOSSO, Giovanni Timoteo (Rustem bey)
Enrico De Leone
Conosciuto anche come Rustem bey, nome assunto nel periodo in cui fu al servizio dell'Inipero ottomano, nacque a Chivasso (Torino) il 24 genn. 1789 [...] idee liberali che divennero il lievito di tutto il movimento riformatore turco che egli, più degli altri esuli turca. Origini e sviluppo del nazionalismo turco sotto l'aspetto politico-culturale, in Oriente moderno, XXII (1943), 9, pp. 359-388. ...
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BENASSI, Umberto
Gian Franco Torcellan
Nato a Parma il 4 genn. 1876 da Aminta e da Maria Beatrice Pelizzi, fece colà gli studi secondari, recandosi poi nel 1894 a Pisa, dove compì gli studi universitari [...] primi contributi seri alla storia dell'illuminismo italiano e del movimento riformatore.
La lunga ricerca dei B., che uscì a . storiografica dei B.; W. Maturi, Gli studi di storia moderna e contemp., in Cinquant'anni di vita intellettuale ital., 1896- ...
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Benito Mussolini
Massimo L. Salvadori
Il duce del fascismo
Benito Mussolini ha dominato la storia italiana per oltre un ventennio, dal 1922 al 1945. Divenuto, negli anni del suo potere, una delle figure [...] centrali della politica europea e anche mondiale, ha incarnato con Stalin e Hitler il tipo del dittatore moderno. Il movimento da lui fondato, il fascismo, da italiano diventò un fenomeno internazionale, a cui è stata assimilata genericamente una ...
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CENCELLI, Alberto
Mario Barsali
Nacque dal conte Giuseppe e da Albina Polidori il 21 apr. 1860 a Fabrica di Roma (Viterbo), dove la famiglia aveva una proprietà fondiaria, di lì a poco accresciuta con [...] inalienabile.
Di fronte alle ricorrenti ondate del movimento contadino ed alle agitazioni nelle campagne, che , inaugurato nel 1914 (cfr. del C. l'articolo Un manicomio moderno, con la storia del vecchio istituto alla Lungara e poi al Gianicolo ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] virtù civile e aprono la via alla formulazione del r. moderno quale i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio di regime nel continente europeo. Prendeva allora avvio un movimento politico che, sull’endiadi libertà-eguaglianza, avrebbe trasformato ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...