Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] proprio dai due massimi rappresentanti del neoidealismo italiano, un movimento ‒ va detto subito ‒ non riducibile a un nazionale (1950), Note su Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno (1948), solo per citarne alcuni. Senza alcun dubbio, fu ...
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Modernità
David Frisby
Introduzione
Sebbene il concetto di 'modernità' abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del XIX secolo, lo studio delle caratteristiche, della [...] del XIX secolo hanno dato luogo a una serie di modernismi estetici, spesso accompagnati da manifesti delle avanguardie artistiche che annunciavano la comparsa di movimentimodernisti radicalmente nuovi e miravano a esplorare sul piano estetico lo ...
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Classe, coscienza di
Iring Fetscher
Introduzione
Il concetto di coscienza di classe è stato sviluppato da Marx e dal marxismo, ma si è in seguito diffuso più ampiamente e viene oggi usato - in un senso [...] pubbliche, il proprietario terriero che amministra in modo moderno, anche se appartiene alla nobiltà, usa la power, Brighton 1979.
Lenin, V. I., Che fare? Problemi scottanti del nostro movimento (1902), a cura di V. Strada, Torino 1971.
Lenin, V. I., ...
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Neocomunitarismo
Maurizio Passerin d'Entrèves
Sommario: 1. Introduzione. 2. Concezione della persona. 3. Concezione della comunità. 4. Natura e scopo della giustizia distributiva. 5. Priorità del giusto [...] - cittadini di un paese, o membri di un movimento, o sostenitori di una causa. Ma se noi siamo , C., The malaise of modernity, Toronto 1991 (tr. it.: Il disagio della modernità, Roma-Bari 1994).
Unger, R. M., Knowledge and politics, New York 1975 ...
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Politica e mito
Dino Cofrancesco
di Dino Cofrancesco
Politica e mito
Il mito politico e la filosofia politica moderna
In prima approssimazione il mito politico è una forma di legittimazione del potere [...] a un regime, a una classe politica, a un movimento di contestazione un'arma, per così dire, 'impropria', , S., Sabean, D., Sharlin, A. (a cura di), Political symbolism in modern Europe. Essays in honor of George L. Mosse, New Brunswick, N.J.-London ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Mazzini
Simon Levis Sullam
Giuseppe Mazzini, tra i principali teorici dell’idea di nazione nell’Europa del 19° sec., fu uno dei più attivi e influenti cospiratori italiani. Nell’esilio francese, [...] e a Napoli. Nel corso degli anni Sessanta Mazzini e il suo movimento si confrontarono anche con la crescente influenza di correnti come l’anarchismo (secondo il giudizio di alcuni il primo in senso moderno in Europa; Della Peruta 1974), ma anche di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] : con tutti i suoi limiti, si trattò di un movimento assai importante, sia per il lavoro svolto, sia perché vita civile – un caposaldo di quella che si è chiamata ‘modernità’ –, proiettandosi anche oltre le barriere dello Stato nazionale. Stato e ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] scientifico dall’Antichità al Rinascimento e al mondo moderno. Il metodo impiegato (che in seguito influenzò o verso il basso i corpi leggeri o pesanti, e tutti gli animali dei movimenti che provengono dall’anima che hanno in sé, di modo che non è ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] Le vicende rivoluzionarie scavarono un fossato incolmabile tra lo Stato moderno e la Chiesa cattolica; la dinamica del pensiero laico e, in parte almeno, nella Germania Federale, i movimenti di opinione laici si sono mossi sul terreno tradizionale ...
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FORTUNATO da Brescia (al secolo Girolamo Ferrari)
Ugo Baldini
Nacque a Brescia il 1° dic. 1701, da Giovanni Ferrari e da Angela Maioni, in una famiglia originaria di Mantova e di stato "onesto". I suoi [...] i limiti dell'ambiente e un orizzonte culturale "moderno" costruito con letture aggiornate, e di questo giansenismo bresciano, Brescia 1942, pp. 219 s.; E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del sec. XVIII, Città del Vaticano ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...