LABOUREUR, Alessandro Massimiliano
Federico Trastulli
Nacque a Roma nel 1794 da Francesco. Fu allievo prima del padre, anch'egli scultore, e poi, forse, di B. Thorvaldsen.
Tuttavia alcuni sostengono [...] risulta "scadente, goffa, espressa in un movimento barocco raggelato dal peggiore accademismo del principio del scultura dell'Evo moderno dal Quattrocento ad oggi, Roma 1942, pp. 382 s.; E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei ...
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DAGNINO, Edoardo
Alessandra Cruciani
Nacque a Palermo il 1° genn. 1876 da Giovanni e Giovanna Devillaine. Allievo. del conservatorio della sua città, studiò sotto la guida di Guglielmo Zuelli diplomandosi [...] un Festschrift in onore di F. Pedrell (Escrite heortásticos) con il saggio dal titolo L'opera di Pedrell nel movimento musicale moderno (Tortosa 1911) e partecipò inoltre all'edizione dell'opera omnia di T. L. de Victoria diretta dallo stesso Pedrell ...
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DALLA BELLA (Della Bella), Domenico
Danilo Prefumo
Poco o nulla si sa della vita di questo musicista, nato forse a Treviso, che sembra non aver lasciato traccia alcuna del suo passaggio, all'infuori [...] e B. Marcello, piuttosto che a quelli stilisticamente più moderni di Vivaldi. Non è dunque difficile cogliere nella sua notevoli prestazioni tecniche. La parte solistica si spinge nel quarto movimento fino al do diesis e sono frequenti i passaggi in ...
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FATTORINI, Girolamo Luigi
Franco D'Intino
Nacque il 10 dic. 1777 a Chioggia (in prov. di Venezia) - città in cui la famiglia, originaria di Pesaro, si era trasferita intorno al 1636 - da Giacomo, ultimo [...] , e pubblicata nella serie "Anno teatrale in continuazione del Teatro moderno applaudito" (a. II, t. XII, ibid. 1805), Guglielmo romanticismo prodotta in una regione, il Veneto, in cui il movimento non ebbe una larga e rapida diffusione e non permeò ...
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CENCELLI, Alberto
Mario Barsali
Nacque dal conte Giuseppe e da Albina Polidori il 21 apr. 1860 a Fabrica di Roma (Viterbo), dove la famiglia aveva una proprietà fondiaria, di lì a poco accresciuta con [...] inalienabile.
Di fronte alle ricorrenti ondate del movimento contadino ed alle agitazioni nelle campagne, che , inaugurato nel 1914 (cfr. del C. l'articolo Un manicomio moderno, con la storia del vecchio istituto alla Lungara e poi al Gianicolo ...
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ATTONE di Vercelli
Arsenio Frugoni
Di famiglia longobarda (dichiara egli stesso: "professus sum ex natione mea lege vivere Langobardorum"); che fosse figlio di un signore Aldigerio e discendente dal [...] questa polemica A. occupa un posto di primo piano, nel movimento di "riforma episcopale" che avrebbe, secondo il Fliche, preparato contro Tedeschi e Borgognoni in Italia), secondo il suo più moderno editore G. Goetz, contro l'opinione dello Schultz e ...
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CECI, Antonio
Domenico Celestino
Nacque ad Ascoli Piceno l'11 ott. 1852 da Giuseppe, maestro di posta, e da Felicia Forlini, conduttrice di locanda. Compiuti gli studi secondari a Loreto e a Fermo, [...] dalla quale uscirono valorosi chirurghi, e fece costruire il grande e moderno istituto di clinica chirurgica,che fu inaugurato nel 1906. Durante quali, tramite alcuni tiranti, trasmettevano il movimento dei muscoli residui alle protesi artificiali. ...
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CECCARINI, Giovanni
Pasqualina Spadini
Nacque, si presume a Roma, intorno al 1790. Dal Registro degli antichi premiati dal 1745 al 1848 nei concorsi della scuola di nudo dell'Accademia di S. Luca di [...] quanto nell'iconografia e nella resa del movimento s'ispira in maniera alquanto grossolana al s.d., pp. 126,183, 322; A. Riccoboni, Roma nell'arte, La scultura nell'evo moderno, Roma 1942, p. 342; G. Matthiae, Piazza del Popolo, Roma 1946, p. 185; E ...
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BRESSANI, Gregorio
Ugo Baldini
Nato a Treviso il 3 febbr. 1703 da Bartolomeo e Giovanna Trento, studiò dapprima nel locale collegio dei somaschi, poi a sedici anni entrò nel seminario di Ceneda, ove [...] più attento e temperato del B., notava come il movimento illuminista restava per lo più al livello delle formulazioni generiche a Padova nel 1760.
Una delle conseguenze negative del pensiero moderno era per il B. il relativo abbandono in cui ...
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ALESSANDRI, Cesare
Alberto Caracciolo
Operaio scultore in legno, nacque a Firenze il 13 febbr. 1869. Entrato da giovane nel movimento socialista, vi ebbe presto incarichi di rilievo, emergendo per le [...] 293; Id., Proletariato e borghesia nel movimento socialista italiano, Torino 1908, p. 112; C. Pompei-G. Paparazzo, 1508 della XXV Legisl., Roma 1920, p. 9; A. Gramsci, Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato moderno, Torino 1949, pp. 65-68 ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...