Figlio di Raffaele (ingegnere architetto nato a Pozzallo nel 1847, morto a Palermo il 31 dic. 1904), l'A. nacque a Palermo il 14 giugno 1882; studiò all'università di Palermo sotto la guida di E. Basile, [...] culturale che caratterizzava le esperienze architettoniche degli anni che vedevano in Italia l'introduzione del movimentomoderno, oscillanti continuamente, anche nei migliori, fra l'eredità della tradizione accademica e le istanze rinnovatrici ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] combinatorio cui ha dato luogo, sembra di assistere alla presa di coscienza di quelli che saranno gli obiettivi del MovimentoModerno: infatti l'adesione al purismo stereometrico di Ledoux, e meglio, di Morris, si unisce ai ricorsi a Boullée per ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] Bini, all’epoca segretario del sindacato degli architetti fascisti, che promuoveva un compromesso fra le idee del Movimentomoderno e la tradizione architettonica italiana. Fu inoltre redattore delle riviste Architettura, fin dal 1932, e Prospettive ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] Roma.
Nel 1936 Pascoletti realizzò la palazzina in via Bruxelles 20 (Architettura, 1936), nella quale echi del MovimentoModerno sono interpretati in una visione più tradizionale dell’architettura, contaminando il lessico razionalista delle geometrie ...
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FILIPPONE, Domenico
Maristella Casciato
Nato a Napoli il 17 ott. 1903, secondogenito di Raffaele ed Ermenegilda Maggio, crebbe in un ambiente semplice, profondamente legato ai caratteri tradizionali [...] abbattimento di alcune parti; cfr. F. Pedacchia, The littorio youth movement building at Campobasso, in Documentazione e conservazione del movimentomoderno. Newsletter, 1993, n. 8, pp. 48-51) presentava una planimetria a U e si componeva di un corpo ...
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PERSICO, Edoardo
Francesca Franco
PERSICO, Edoardo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1900 da Giovanni e da Rosa Grimaldi. Nonostante la tubercolosi, frequentò il ginnasio Giuseppe Garibaldi (1909), il [...] mondo pagano, e Ceci tuera cela, che al palazzo della Permanente riconosceva in Henry van de Velde l’iniziatore del movimentomoderno.
Se i suoi scritti d’arte erano soprattutto di polemica morale ed esulavano dal concreto esame delle opere, quelli ...
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PIZZIGONI, Giuseppe, detto Pino
Sandro Scarrocchia
PIZZIGONI, Giuseppe, detto Pino. – Nacque a Bergamo il 9 giugno 1901 da Attilio, avvocato, e da Maria Patirani, che morì quando il figlio aveva appena [...] , 1967, n. 7 (luglio), pp. 9-12.
Biografia critica. A. Pizzigoni, P. P. (1901-1967): il ’900 milanese e i rapporti col movimentomoderno (dal 1920 al 1940), in Bergamo arte, II (1971), 6, pp. 19-30; A. Pizzigoni, P. P. (1901-1967): un contributo all ...
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MANTERO, Giovanni (Gianni)
Alessandra Capanna
Nacque a Novi Ligure il 10 genn. 1897, ultimo degli otto figli di Carlo e di Enrica Sovera.
La famiglia di imprenditori tessili, che a Novi Ligure era proprietaria [...] di bianchi volumi regolari, tagliati da finestre in lunghezza, dichiara l'interesse dell'autore per le tendenze coeve del Movimentomoderno tedesco e olandese. La sala al piano terreno, che era decorata da grandi pitture murali di A. Songa, è ...
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CALZA BINI, Alberto
Alessandro Calza Bini
Figlio di Edoardo e di Corinna Bini, nacque a Roma il 7 dic. 1881. Frequentò l'Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1900, dal 1900 al 1927 svolse [...] , a volte infuocato, che in quegli anni contrapponeva gli architetti più aperti e sensibili alle influenze del movimentomoderno agli accademici ed alla classe professionale legati ai vecchi schemi culturali e di potere; in questa posizione, ebbe ...
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COVACICH (Covaci, Kovacich, Cova), Vittorio
Rossella Fabiani
Nacque a Trieste il 29 genn. 1871. Di famiglia modesta, giovanissimo iniziò la sua attività di semplice falegname e intagliatore del legno, [...] 1906 decorò con fine gusto coloristico le singole sale, seguendo nei modi e nello stile le correnti del movimentomoderno europeo. Particolare interesse riveste la sua produzione di comici variamente intagliate che inquadravano spesso i dipinti dei ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...