ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] o dilettante veneziano.. Dilettante, dunque, inteso non in senso moderno, ma in quanto artista libero da ogni vincolo professionale. un preludio,divenendo così quadripartito. Di notevole il movimento veloce della sarabanda, il cui carattere brioso è ...
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FERRARIS, Maggiorino
Rosanna De Longis
Nato ad Acqui (Alessandria) il 6 apr. 1856 da Giuseppe, fornaio, e da Lutgarda Ricci, si laureò in giurisprudenza nel 1876 presso l'università di Torino, avviandosi [...] a Vittorio Veneto, a cura di F. Brancato, Palermo 1980, ad Indicem;G. Candeloro, Storia dell'Italia moderna, VI, Lo sviluppo del capitalismo e del movimento operaio..., Milano 1971, pp. 403-64; VIII, La prima guerra mondiale, il dopoguerra, l'avvento ...
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GASPARINI, Francesco Giuseppe
Dario Busolini
Nacque a Venezia nel 1655 da una famiglia di condizione borghese che lo indirizzò al credito e al commercio. Ma il debutto del G. negli affari, stando ad [...] e contabilità necessarie per registrare con accuratezza il movimento continuo di tante merci. A questa mancanza di società ideata dal Fiocco e dal Bombarda per la creazione di un moderno teatro dell'Opera a Bruxelles, da erigere ex novo con i ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] ] e VII [1933]), uno dei massimi dirigenti del movimento accademico clerico-fascista, in armi contro laicismo, liberalismo e al Renan, del Petrarca umanista e primo uomo moderno; rivendicò il carattere prevalentemente allegorico dell'innamoramento e ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] ruolo fondamentale alle istituzioni statuali (Lo Stato moderno nel pensiero dei giuristi cattolici [1951], il mondo, Roma 1982; G. Maggi, V. B., in Diz. stor. del movimento cattolico in Italia 1860-1980, II, I protagonisti, Torino 1982, pp. 25-27 ...
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AGNELLI, Giovanni
Gaetano Arfè
Nacque a Villar Perosa (Torino) il 13 ag. 1866 da Edoardo e da Aniceta Frisetti. La famiglia, assai facoltosa, lo avviò alla carriera militare: entrato nel 1884 nella [...] protagonista di una serrata che lasciò profonde tracce nel movimento operaio torinese. In pari tempo cominciò ad avvicinarsi 221; A. Gramsci, Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato Moderno, Torino 1949, pp. 317, 322 (sui rapporti che l'A. ...
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BENIGNI, Umberto
Pietro Scoppola
Nato a Perugia il 30 marzo 1862, studiò nel seminario perugino e ricevette gli ordini sacerdotali il 20 dic. 1884. Nel 1885 pubblicò in Perugia l'opuscolo Arabia primitiva [...] nazionaliste e monarchiche, e in particolare il movimento di Charles Maurras, l'Action française.
Al Roma 1961, pp. 332, 340, 356, 359, 415; P. Scoppola, Crisi modernista e rinnovamento cuttolico in Italia, Bologna 1961, pp. 232, 329, 330, 332 ...
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GRIFFINI, Enrico Agostino
Rosalia Vittorini
Nacque a Venezia il 19 ag. 1887 da Angelo e Maria Pozzati. Dopo un breve soggiorno in Tunisia, dove si era trasferita per motivi di lavoro, la famiglia tornò [...] M. Bontempelli e P.M. Bardi, e aderì al Movimento italiano per l'architettura razionale (MIAR). Fu redattore di lo portarono ad applicare all'abitazione i concetti della moderna organizzazione del lavoro in fabbrica. La progettazione della casa ...
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MANCINI, Pietro
Paolo Mattera
Nacque a Malito (Cosenza) l'8 luglio 1876, da Giacomo e Teresa Anselmi, in una famiglia di agiati professionisti. Dopo gli studi liceali, si iscrisse all'Università di [...] e di centri industriali dove potesse formarsi un moderno proletariato di fabbrica faceva il resto, creando enormi dopoguerra alla marcia su Roma, pp. 135-139 e G. Masi, Il movimento socialista a Cosenza negli anni 1892-1900, pp. 381-390); G. Masi ...
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ANDREA di Michele, detto il Verrocchio
Luigi Grassi
Nacque a Firenze nel 1436, dal fornaciaio Michele di Francesco Cioni e dalla sua prima moglie Gemma, e prese il nome con cui è più noto dal suo primo [...] di un nuovo accordo tra la linea espressiva del movimento, la pienezza plastica e la funzione avvolgente del chiaroscuro , che ribadisce il significato eminentemente scultoreo del suo stile "antico-moderno" (al limite, cioè, tra il '400 e il ' ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...