DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] e regimi di destra del Novecento europeo – l’estrema manifestazione della reazione contro il movimento della storia. Si saldava perciò con la lettura filosofica del moderno come processo di secolarizzazione, già messa in discussione da Del Noce, e ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] e celesti, sempre uguali a se stessi, non si addice il movimento, sia perché la sfericità ed il peso della Terra non possono che sono toccate due delle dottrine più rivoluzionarie dell'evo moderno, quella copernicana e quella luterana.
A. De Ferrari ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] , Perché il poema di Dante sia il più moderno di tutti? Introduzione al corso di conferenze sull' D. Note di critica letteraria, Firenze 1924; C. De Franceschi, I primordi del movimento unitario a Trieste, in Nuova Antol., 1° ott. 1928, pp. 365-79; ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] dimostra la sua "tensione spirituale... [di] uomo moderno",come giustamente mette in rilievo G. Schizzerotto, ma rivela sua concezione il C. è un uomo profondamente inserito nel movimento della Controriforma, iniziato da poco, ma così sentito in ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] L. Ariosto ed E. Arteaga gli "antenati del cine".
Il movimento futurista lo annoverò tra i primi adepti: l'inizio del suo queste ospitassero cinque gallerie d'arte - una retrospettiva, una moderna, una futurista, una d'arte decorativa, una d'arte ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] il 1918; entrambe conservate presso la Galleria comunale d'arte moderna di Brescia) e Mazzo di fiori (1917-18; Roma, del futurismo, Trapani 1969, pp. 373-381; E. Santarelli, Storia del movimento e del regime fascista, Roma 1971, I, p. 519; II, pp. ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] detenzione parve spegnere in lui ogni speranza nel movimento democratico. Ritornato in libertà, lasciò la .D. Guerrazzi e C. Bini, Torino 1955; C. Dionisotti, Appunti sui moderni. Foscolo, Leopardi, Manzoni e altri, Bologna 1988, ad ind.; G. Rosa ...
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D'ARAGONA, Ludovico
Francesco Maria Biscione
Nacque a Cernusco sul Naviglio (Milano) il 23 maggio 1876 da Salvatore e Francesca Lepori.
Di famiglia agiata, abbandonò a dieci anni la casa paterna e "si [...] quell'assise, destinata a gettare le basi del sindacato moderno, l'intervento del D. fu rivolto in favore dell differenza tra l'"infame" atteggiamento dei socialisti nei riguardi del movimento e del governo fascisti e la maggior disponibilità della C. ...
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BRIN, Benedetto
AA. Capone-*
Nacque a Torino il 17 maggio 1833 da Giovanni, capo macchinista nel Teatro Regio, morto prima della nascita del figlio, e da Vittoria Binda. Iscrittosi ai corsi di ingegneria [...] centrale, cioè al ridotto comprendente i congegni di movimento delle torri e di caricamento delle grosse artiglierie la prima pietra dell'edificio siderurgico italiano con una impresa di tipo moderno" (Romeo, p. 8). Essa, peraltro, presenta molti lati ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] la sintesi per eccellenza di tutti i processi di costruzione della modernità e una delle più alte espressioni della secolarizzazione. Si tratta di poi quella religiosa, imposta dalla pressione del movimento puritano per una riforma del sistema di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...