CASELLA, Mario
Stefano Giornetti
Nato a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) l'11 aprile del 1886 da Carlo e da Erminia Fornaroli, dopo gli studi medi a Parma si iscrisse alla università di Firenze, presso [...] . piacentino, VIII [1913], pp. 248-261); Note sul movimento dei Disciplinati a Piacenza (ibid., XVI [1921], 3, pp riferimento nella cultura catalanistica: Agli albori dei Romanticismo e del moderno Rinascimento catalano (in Riv. delle Bibl. e degli ...
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DE CASTILLIA, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 28 ott. 1794 da Giorgio, titolare d'un affermato studio notarile, e da Erminia Alciati, quarto di cinque fratelli. Dopo i primi studi nel [...] p. 140). Tagliato fuori più che altro psicologicamente da un movimento patriottico che si era rinnovato, e portato, come quasi tutti - di un cattolicesimo non incompatibile col mondo moderno, teorizzava la missione sociale di una Chiesa ricondotta ...
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FERRACINA, Bartolomeo
Paolo Preto
Nacque a Solagna (Vicenza) il 20ag. 1692da Giovanni Battista e Maria Cavallin, in una modesta famiglia di barcaioli. Condotto sin da bambino in montagna, il F. rivelò [...] la sua figura restò ai margini di quel vivace movimento di interesse per le macchine e le loro pp. 46-107; G. B. Messedaglia, B. F., in Biografia universale antica e moderna, XX, Venezia 1825, p. 231; E. A. Cicogna, Delle inscrizioni veneziane, IV ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] delle organizzazioni ecclesiastiche per la cura della gioventù. Sotto la guida del G. il movimento si aprì al dialogo e all'impegno personale, ma la modernità dei suoi metodi destò preoccupazione nelle autorità ecclesiastiche che, in seguito, non lo ...
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ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] o dilettante veneziano.. Dilettante, dunque, inteso non in senso moderno, ma in quanto artista libero da ogni vincolo professionale. un preludio,divenendo così quadripartito. Di notevole il movimento veloce della sarabanda, il cui carattere brioso è ...
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FERRARIS, Maggiorino
Rosanna De Longis
Nato ad Acqui (Alessandria) il 6 apr. 1856 da Giuseppe, fornaio, e da Lutgarda Ricci, si laureò in giurisprudenza nel 1876 presso l'università di Torino, avviandosi [...] a Vittorio Veneto, a cura di F. Brancato, Palermo 1980, ad Indicem;G. Candeloro, Storia dell'Italia moderna, VI, Lo sviluppo del capitalismo e del movimento operaio..., Milano 1971, pp. 403-64; VIII, La prima guerra mondiale, il dopoguerra, l'avvento ...
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GASPARINI, Francesco Giuseppe
Dario Busolini
Nacque a Venezia nel 1655 da una famiglia di condizione borghese che lo indirizzò al credito e al commercio. Ma il debutto del G. negli affari, stando ad [...] e contabilità necessarie per registrare con accuratezza il movimento continuo di tante merci. A questa mancanza di società ideata dal Fiocco e dal Bombarda per la creazione di un moderno teatro dell'Opera a Bruxelles, da erigere ex novo con i ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] ] e VII [1933]), uno dei massimi dirigenti del movimento accademico clerico-fascista, in armi contro laicismo, liberalismo e al Renan, del Petrarca umanista e primo uomo moderno; rivendicò il carattere prevalentemente allegorico dell'innamoramento e ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] ruolo fondamentale alle istituzioni statuali (Lo Stato moderno nel pensiero dei giuristi cattolici [1951], il mondo, Roma 1982; G. Maggi, V. B., in Diz. stor. del movimento cattolico in Italia 1860-1980, II, I protagonisti, Torino 1982, pp. 25-27 ...
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AGNELLI, Giovanni
Gaetano Arfè
Nacque a Villar Perosa (Torino) il 13 ag. 1866 da Edoardo e da Aniceta Frisetti. La famiglia, assai facoltosa, lo avviò alla carriera militare: entrato nel 1884 nella [...] protagonista di una serrata che lasciò profonde tracce nel movimento operaio torinese. In pari tempo cominciò ad avvicinarsi 221; A. Gramsci, Note sul Machiavelli, sulla politica e sullo Stato Moderno, Torino 1949, pp. 317, 322 (sui rapporti che l'A. ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...