INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] si è preferito, per i testi stranieri, citare, ove esista, la traduzione italiana.
N. Pevsner, I pionieri del movimentomoderno, Milano 1945; S. Giedion, Mechanization takes command, Oxford 1948; G. C. Argan, Walter Gropius e la Bauhaus, Torino ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163; V, i, p. 233)
Il superamento o la contaminazione dei linguaggi artistici tradizionali, così come l'introduzione di nuovi procedimenti espressivi che includono un dialogo sempre [...] rigidamente delimitato, il modello dell'accademia era stato sottoposto all'azione demolitrice delle avanguardie e soprattutto del Movimentomoderno sin dagli anni successivi al primo conflitto mondiale, con le proposte del berlinese B. Paul (1874 ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] galleria d'esposizione (la 291 nella Fifth Avenue) e della rivista interdisciplinare Camera Work (1903-17), determinò quel movimentomoderno che negli USA ebbe per protagonisti autori emergenti, come E. Steichen (1879-1973), P. Strand (1890-1976), E ...
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Restauro
Giorgio Torraca
Gianfranco Spagnesi
Maria Grazia Castellano
(XXIX, p. 127; App. II, ii, p. 698; IV, iii, p. 210; V, iv, p. 470)
La voce restauro è presente fin dall'inizio nell'Enciclopedia [...] : Viollet-le-Duc fa parte dell'architettura neogotica del 19° sec., mentre Albini e Scarpa sono due maestri del movimentomoderno italiano. L'istanza di conservare il valore attuale delle singole architetture è propria del nostro tempo, ne connota la ...
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Parigi
Luigi Prestinenza
Capitale della Francia. La popolazione della municipalità veniva stimata nel 2005 a 2.144.700 ab.; ma l'agglomerato urbano (aire urbaine) ne comprendeva, secondo il censimento [...] promozione dei prodotti agricoli. Le ZAC si oppongono infatti ai principi dello zoning, frutto delle teorie del Movimentomoderno, che vedeva con favore la separazione delle diverse funzioni urbane (abitative, lavorative e ricreative), per proporre ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] un primato culturale che durerà fino agli anni Sessanta. Tuttavia nelle loro opere, accanto alla difesa del valore del movimentomoderno, si riscontra una forte tendenza verso una sorta di formalismo, spesso evidenziato nella ricerca di una singola e ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] , nel caso in esame, sensi e connotazioni particolari. La linea innovativa ha ispirato il d. delle avanguardie storiche, del Movimentomoderno e delle neoavanguardie della seconda metà del secolo, in più o meno aperta rottura con il passato. La linea ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] lo Shingle Style, dai riconoscibili influssi giapponesi, e Arts and Crafts (saranno rilette da Pevsner come anticipazioni del MovimentoModerno); o all'opera di I. Gill, equilibrata sintesi di tradizioni regionali e di protorazionalismo loosiano. La ...
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LONDRA (XXI, p. 448) - Architettura e urbanistica
Pia Pascalino
I problemi della ricostruzione postbellica non colsero di sorpresa le autorità inglesi e gli organi competenti. Con un notevole vantaggio [...] ad attuare programmi già impostati prima della guerra, molto legati quindi alle migliori esperienze internazionali del movimentomoderno.
Gl'interventi più innovatori di poco posteriori sono connessi alla grande trasformazione avvenuta all'interno ...
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Architetto e urbanista giapponese, nato a Osaka il 4 settembre 1913. Dopo gli studi d'ingegneria presso l'università di Tokyo, entrò nel 1938 a lavorare nello studio di Maekawa (v.) del quale divenne assistente. [...] con quella degli altri architetti connessi con il movimentomoderno (v. giappone, in questa App.), nel , in The Japan architect, giugno 1956; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; K. Tange e il suo gruppo, Un piano per Tokyo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...