Architetto italiano (Novara 1927 - Milano 2020). Fin dalle prime opere, che si inseriscono nel clima di recupero di valenze formali e tecniche di tradizioni precedenti il movimentomoderno, il concettualismo [...] e postmetropoli (2011), L'architettura di Cézanne (2012), Incertezze e simulazioni (2012), Il possibile necessario (2014) e Quando il moderno non era uno stile (2018).
Opere
Tra le sue realizzazioni, oltre a quelle citate: a Novara, case d'affitto V ...
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Architetto portoghese (n. Matosinhos 1933); ha studiato architettura presso la Escola superior de belas artes di Porto sotto la guida di F. Távora, con cui ha collaborato dopo la laurea tra il 1955 e il [...] .Il linguaggio architettonico di S., infatti, muove dalla critica alla radicalità delle metodologie compositive del Movimentomoderno per giungere al recupero di tecniche e materiali tradizionali, ma soprattutto all'introduzione di elementi di ...
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Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimentomoderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer [...] J. M. Olbrich, altri, eseguiti durante e subito dopo la guerra, intensamente aggressivi, si inseriscono nel movimento espressionista contemporaneo: nel disegno, così come nella realizzazione, M. puntava soprattutto sulla unità plastica dell'edificio ...
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Architetto statunitense (Philadelphia 1925 - ivi 2018). Annoverato tra i teorici del postmoderno, la sua nuova concezione architettonica, che mette in primo piano il colore e la decorazione, lo ha portato [...] e progettuale, V. ha ricercato, in alternativa allo scaduto funzionalismo del secondo dopoguerra e ai principi del movimentomoderno, un nuovo modo di concepire l'architettura ponendo l'accento sul ruolo del colore e della decorazione piuttosto ...
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Architetto dei Paesi Bassi (n. Heerlen 1955); nel 1984 ha aperto il proprio studio a Heerlen, poi a Maastricht. Ha insegnato presso numerose scuole, tra cui le accademie di architettura di Amsterdam e [...] Cemento per l'Accademia di Maastricht, 1995), è autore di un'architettura che risente dell'influsso del movimentomoderno, di cui mantiene il rigore compositivo e l'essenzialità delle linee progettuali, discostandosi dall'esuberanza formale dei ...
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Architetto italiano naturalizzato brasiliano (Roma 1914 - San Paolo, Brasile, 1992). Formatasi in Italia, prima di espatriare nel 1946 ha lavorato a Milano con Giò Ponti ed è stata vicedirettore della [...] , moda e attività editoriale), è considerata una figura emblematica a livello internazionale. Fortemente legata al movimentomoderno, ha saputo coniugare lo spirito sperimentalista con i temi della tradizione regionalista brasiliana. Tra le sue ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] circa il 26% dei voti con il PD intorno al 19%. Il Movimento 5 stelle si è tenuto intorno al 15% e la nuova lista formata età di G.B. Vico, che getta le basi dell’estetica moderna, ed è anche l’età che dà vita alla storiografia intesa ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] a interessare anche la capitale. Nonostante il vasto movimento di protesta si sia andato rafforzando nei mesi aperta a contributi esterni anonimi.
In architettura l’apertura al modernismo e ai linguaggi d’avanguardia, avviata anche dalla presenza di ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] forma. Temi e miti spesso messi in qualche modo in discussione e superati dalla stessa ricerca dei capiscuola del MovimentoModerno. Così il motivo della forma generata dalla funzione, radicalmente contestato dalle ricerche di M. Van der Rohe sullo ...
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(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] nell'Eisensteinturm di Mendelsohn a Berlino, vi è il fattore ''inconscio'', il rifugio nell'innen (utero). Al contrario il MovimentoModerno presenta con Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Oud, Breuer, la dissoluzione dello spazio interno, la ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...