Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] lotte per un welfare state urbano, e infine il radicalizzarsi dei tentativi di una sua razionalizzazione da parte del movimentomoderno nel 20° sec., e il sorgere dell’urbanistica e poi della pianificazione come discipline separate.
Un punto di vista ...
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Abitazione
Antonio Tosi
Introduzione
La molteplicità di termini che molte lingue conoscono per indicare l'abitazione rivela la complessità della nozione. Al di là delle sue elementari funzioni di riparo, [...] , dotato di spazi pubblici, corti e servizi comuni" (v. Hayden, 1984, pp. 99 ss). In seguito, il Movimentomoderno in architettura radicalizza l'alternativa individuale/collettivo: nello sforzo di creare una 'nuova abitazione', esso elabora i tratti ...
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Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] da ogni parte da acritici ed entusiastici propugnatori del nuovo. Infatti la forza delle avanguardie storiche (e del movimentomoderno che da esse nacque e si alimentò), per prendere un esempio noto a tutti, risiedeva essenzialmente nel loro ...
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I musei e il collezionismo archeologico
Giovanni Scichilone
Beatrice Palma
Carlo Roberto Chiarlo
La musealizzazione
di Giovanni Scichilone
I processi di musealizzazione, oggi testimoniati nei campi [...] sociali e, più recentemente, di politiche d'immagine, di sviluppo o semplicemente di profitto. Già dagli anni Venti il movimentomoderno ‒ superata una tradizione ricca di spunti ‒ affronta il tema della frequentazione (con le sue esigenze e le sue ...
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Design per tutti
Renato De Fusco
Il titolo è in primo luogo un auspicio, quello che in futuro si abbia una maggiore qualità diffusa dei beni di consumo nella sfera sociale più vasta, vale a dire nella [...] – un binomio spesso attaccato dalla critica, ma di fatto molto difficile da smentire – esprime tutto lo sforzo del Movimentomoderno volto a produrre degli articoli tanto utili quanto a basso prezzo. Inoltre gli oggetti usa-e-getta si presentano per ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] e intensive e un sapiente sfruttamento delle caratteristiche orografiche dei terreni. Il dibattito in seno al Movimentomoderno, nei primi decenni del Novecento, si incentra intorno alla componente elementare dell'aggregazione, la cellula abitativa ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] combinatorio cui ha dato luogo, sembra di assistere alla presa di coscienza di quelli che saranno gli obiettivi del MovimentoModerno: infatti l'adesione al purismo stereometrico di Ledoux, e meglio, di Morris, si unisce ai ricorsi a Boullée per ...
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Tecnologia dell’architettura
Spartaco Paris
Mentre quella di tecnica è una nozione che accompagna l’intera evoluzione dell’uomo, il termine tecnologia entra nel lessico a partire dal Seicento, non immediatamente [...] , al comfort, all’istanza estetica, all’economia dei prodotti dell’architettura. In forte continuità con i miti del Movimentomoderno, negli anni Sessanta del Novecento assistiamo al primato della tecnologia come lavoro e ideo-logia eletta per l ...
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PANICONI, Mario
Alessandra Capanna
PANICONI, Mario. – Nacque a Roma il 1° maggio 1904, da Enrico e da Angela Nazzari.
Discendeva da una famiglia di architetti: il nonno, Giacomo, che aveva lavorato [...] Bini, all’epoca segretario del sindacato degli architetti fascisti, che promuoveva un compromesso fra le idee del Movimentomoderno e la tradizione architettonica italiana. Fu inoltre redattore delle riviste Architettura, fin dal 1932, e Prospettive ...
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PASCOLETTI, Cesare
Alessandra Capanna
PASCOLETTI, Cesare. – Nacque a Povoletto, in provincia di Udine, il 1° dicembre 1898, da Francesco, veterinario, e da Ida Dreossi, maestra elementare.
Si trasferì [...] Roma.
Nel 1936 Pascoletti realizzò la palazzina in via Bruxelles 20 (Architettura, 1936), nella quale echi del MovimentoModerno sono interpretati in una visione più tradizionale dell’architettura, contaminando il lessico razionalista delle geometrie ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...