ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] di alcuni saggi dello stesso periodo (Le nuove tendenze del pensiero moderno all'aprirsi del sec. XX, in Riv. intern. di .: A. Asini, E., Udine 1933; T. Tessitori, Storia del movimento cattolico in Friuli (1858-1917), Udine 1964, ad Indicem; M. ...
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CANDIA, Marcello
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Nacque a Portici (Napoli) da Camillo e da Luigia Mussato il 27 luglio 1916.
La famiglia, residente a Milano, si trovava nel capoluogo campano dal 1913, quando il padre del C. - già [...] sovrastrutture ideologiche, su cui si innesterà poi un più moderno efficientismo di stampo manageriale. Egli del resto non B. Montini - ad opera dell'ALAM, della FUCI e del Movimento laureati di Azione cattolica di Milano.
Sempre più desideroso di un ...
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BENASSI, Umberto
Gian Franco Torcellan
Nato a Parma il 4 genn. 1876 da Aminta e da Maria Beatrice Pelizzi, fece colà gli studi secondari, recandosi poi nel 1894 a Pisa, dove compì gli studi universitari [...] primi contributi seri alla storia dell'illuminismo italiano e del movimento riformatore.
La lunga ricerca dei B., che uscì a . storiografica dei B.; W. Maturi, Gli studi di storia moderna e contemp., in Cinquant'anni di vita intellettuale ital., 1896- ...
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SERVI, Flaminio
Alberto Cavaglion
SERVI, Flaminio. – Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 24 dicembre 1841, sesto figlio di Samuele e di Fiore Castelnuovo.
La madre, insegnante nella scuola elementare, [...] suo nome è legato alla nascita del giornalismo ebraico moderno. Fu anche un promettente studioso, più divulgatore che giornale il luogo dove risuonò più ferma la critica al movimento di risorgimento nazionale ebraico, una difesa strenua dell’identità ...
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ASTORRI, Girolamo
Mario Rosa
Conte lodigiano, noto soprattutto quale amico e corrispondente di Scipione de' Ricci, vescovo di Pistoia e Prato, collaborò attivamente alla diffusione delle idee e della [...] settecentesco, a dare un volto dinamico e "moderno" ad una concezione di riforma ecclesiastica che si appare più dell'A. avvertito degli aspetti dottrìnali del movimento giansenista. Abbonato alla raccolta ricciana degli Opuscoli interessanti la ...
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LABOUREUR, Alessandro Massimiliano
Federico Trastulli
Nacque a Roma nel 1794 da Francesco. Fu allievo prima del padre, anch'egli scultore, e poi, forse, di B. Thorvaldsen.
Tuttavia alcuni sostengono [...] risulta "scadente, goffa, espressa in un movimento barocco raggelato dal peggiore accademismo del principio del scultura dell'Evo moderno dal Quattrocento ad oggi, Roma 1942, pp. 382 s.; E. Lavagnino, L'arte moderna dai neoclassici ai contemporanei ...
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DAGNINO, Edoardo
Alessandra Cruciani
Nacque a Palermo il 1° genn. 1876 da Giovanni e Giovanna Devillaine. Allievo. del conservatorio della sua città, studiò sotto la guida di Guglielmo Zuelli diplomandosi [...] un Festschrift in onore di F. Pedrell (Escrite heortásticos) con il saggio dal titolo L'opera di Pedrell nel movimento musicale moderno (Tortosa 1911) e partecipò inoltre all'edizione dell'opera omnia di T. L. de Victoria diretta dallo stesso Pedrell ...
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DALLA BELLA (Della Bella), Domenico
Danilo Prefumo
Poco o nulla si sa della vita di questo musicista, nato forse a Treviso, che sembra non aver lasciato traccia alcuna del suo passaggio, all'infuori [...] e B. Marcello, piuttosto che a quelli stilisticamente più moderni di Vivaldi. Non è dunque difficile cogliere nella sua notevoli prestazioni tecniche. La parte solistica si spinge nel quarto movimento fino al do diesis e sono frequenti i passaggi in ...
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FATTORINI, Girolamo Luigi
Franco D'Intino
Nacque il 10 dic. 1777 a Chioggia (in prov. di Venezia) - città in cui la famiglia, originaria di Pesaro, si era trasferita intorno al 1636 - da Giacomo, ultimo [...] , e pubblicata nella serie "Anno teatrale in continuazione del Teatro moderno applaudito" (a. II, t. XII, ibid. 1805), Guglielmo romanticismo prodotta in una regione, il Veneto, in cui il movimento non ebbe una larga e rapida diffusione e non permeò ...
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CENCELLI, Alberto
Mario Barsali
Nacque dal conte Giuseppe e da Albina Polidori il 21 apr. 1860 a Fabrica di Roma (Viterbo), dove la famiglia aveva una proprietà fondiaria, di lì a poco accresciuta con [...] inalienabile.
Di fronte alle ricorrenti ondate del movimento contadino ed alle agitazioni nelle campagne, che , inaugurato nel 1914 (cfr. del C. l'articolo Un manicomio moderno, con la storia del vecchio istituto alla Lungara e poi al Gianicolo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...