MEMMO, Andrea
Susanna Pasquali
– Nacque a Venezia il 29 marzo 1729, figlio primogenito di Pietro del ramo di S. Marcuola (Ss. Ermagora e Fortunato) e di Lucia Pisani. Ebbe due fratelli: Bernardo, nato [...] la diffusione; soltanto nel XX secolo, riacceso l’interesse verso Lodoli – considerato uno dei padri del funzionalismo del movimentomoderno – l’opera è stata oggetto di rinnovato interesse.
In occasione delle cerimonie organizzate nel 1787 a Venezia ...
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POLLINI, Gino (Gino Fortunato Maria). – Nacque il 13 gennaio 1903 a Rovereto, ultimo di quattro figli, da Luigi, di professione commerciante, e da Teresa Miori, e venne battezzato secondo il rito cattolico [...] con Rava e Libera per visitare il quartiere sperimentale di Weissenhof, incubatore di modelli linguistici per il primo movimentomoderno, nonché per presentare alcuni disegni del gruppo.
Nello stesso 1927, il 17 novembre, Pollini conseguì la laurea ...
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DEL DEBBIO, Enrico
Enrico Valeriani
Figlio di Lorenzo ed Ernesta Moracchini, nacque il 26 maggio 1891 a Carrara, dove nel 1912 si diplomò presso l'accademia di belle arti.
Durante gli anni di studio [...] , a livello ufficiale, della tradizione eclettica, mentre non si erano ancora formalizzati in modo organico gli influssi del Movimentomoderno internazionale, il D. si mosse su una linea di cauta revisione storicista: sono di questi anni il progetto ...
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BRASINI, Armando
RRaffo Pani
Figlio di Augusto e Rosa Piersigilli, nacque a Roma il 21 sett. 1879. Di modesta famiglia, non poté compiere studi regolari, limitandosi a frequentare saltuariamente l'Accademia [...] scolpite nel monte Pizzocco, completate da grandiose cascate.
Nonostante abbia lavorato durante il iperiodo della nascita del movimentomoderno, il B. si è sempre ispirato, nella sua architettura, all'arte del passato: specialmente al barocco e ...
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ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] . tenta una mediazione fra la raziorializzazione elementaristica propria delle esperienze italiane che si richiamavano al movimentomoderno e le esigenze espressive invocate dagli architetti accademici: così egli sviluppa una ricerca tesa a modellare ...
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BANFI, Gian Luigi
Manfredo Tafuri
Nato a Milano il 2 apr. 1910, nella stessa città si laureò nel 1932 e partecipò poco dopo alla fondazione dello studio "BBPR", insieme con L. Barbiano di Belgioioso, [...] alla lotta per il rinnovamento della cultura architettonica sia nazionale sia internazionale, assumendo, in seno al movimentomoderno, una posizione del tutto particolare, tesa ad approfondire storicamente e criticamente gli apporti delle nuove ...
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Figlio di Raffaele (ingegnere architetto nato a Pozzallo nel 1847, morto a Palermo il 31 dic. 1904), l'A. nacque a Palermo il 14 giugno 1882; studiò all'università di Palermo sotto la guida di E. Basile, [...] culturale che caratterizzava le esperienze architettoniche degli anni che vedevano in Italia l'introduzione del movimentomoderno, oscillanti continuamente, anche nei migliori, fra l'eredità della tradizione accademica e le istanze rinnovatrici ...
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MORETTI, Luigi Walter
Alessandra Capanna
MORETTI, Luigi Walter. – Nacque a Roma il 2 gennaio 1907 da Maria Giuseppina, originaria di Gallo, piccola frazione del Comune di Tagliacozzo in provincia dell’Aquila, [...] astratto patio posto sul fronte, parzialmente coperto da un grande portale che inquadra l’ingresso.
L’adesione di Moretti al Movimentomoderno si può definire moderata, anche se la casa della GIL (Gioventù italiana del littorio) di Roma e l’accademia ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] combinatorio cui ha dato luogo, sembra di assistere alla presa di coscienza di quelli che saranno gli obiettivi del MovimentoModerno: infatti l'adesione al purismo stereometrico di Ledoux, e meglio, di Morris, si unisce ai ricorsi a Boullée per ...
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MONACO, Vincenzo
Paolo Melis
– Nacque a Roma il 20 luglio 1911 da Edoardo e da Alda Pettinati, appena un anno dopo il fratello Pietro. L’ambiente familiare – borghesia piemontese di solida cultura scientifica [...] li portò a compimento.
Il M. fu uno dei più significativi interpreti italiani di quel filone più vivo del movimentomoderno che in Italia come altrove si batté contro tutto ciò che tendeva a condizionare negativamente l’evoluzione dell’architettura ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...