OLBRICH, Joseph Maria
Hans Tietze
Architetto, nato a Troppau il 22 novembre 1867, morto a Düsseldorf l'8 agosto 1908. Studiò all'Accademia di Vienna con C. v. Hasenauer e O. Wagner e fu uno dei capi [...] il palazzo dell'esposizione. Chiamato poi a Darmstadt dal granduca Ernesto Ludovico d'Assia, fu uno dei pionieri del movimentomoderno tedesco sia nel campo dell'architettura sia in quello dell'arte industriale. Suoi edifici a Vienna, oltre alla ...
Leggi Tutto
PINGUSSON, Georges-Henri
Pia Pascalino
Architetto e urbanista francese, nato a Clermont-Ferrand il 26 luglio 1894, attivo già nel periodo delle grandi polemiche tra architettura accademica ufficiale [...] e fermenti innovatori legati alla nuova tradizione del movimentomoderno nato in Germania. La sua opera più nota è l'Hotel Latitude 43 a Saint-Tropez (1932): un grande edificio in cui è abbandonato ogni compromesso linguistico con l'architettura ...
Leggi Tutto
socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] moderna, sistema generalizzato di idee, valori e credenze, finalizzato a guidare i comportamenti collettivi – e i movimenti, Proletaria (PSIUP), in seguito alla confluenza in esso del Movimento di unità proletaria, fondato nello stesso anno da L. ...
Leggi Tutto
Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] protestante, ha assunto il suo significato attuale solo dopo il consolidamento del moderno Stato nazionale. Non è un caso pertanto che il primo movimentomoderno di riforma affermatosi con successo sia stato quello per l'abolizione del commercio ...
Leggi Tutto
Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] l'innovazione da una parte e la tradizione dall'altra. L'anima innovativa è quella che ispira le avanguardie storiche, il Movimentomoderno e le neoavanguardie della seconda metà del secolo, in più o meno aperta rottura con tutto quanto li precede. L ...
Leggi Tutto
Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] lotte per un welfare state urbano, e infine il radicalizzarsi dei tentativi di una sua razionalizzazione da parte del movimentomoderno nel 20° sec., e il sorgere dell’urbanistica e poi della pianificazione come discipline separate.
Un punto di vista ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Cose belle e utili: la nascita del prodotto industriale
Anty Pansera
In Italia, di ‘disegno’ – e di ‘prodotto’ industriale – non si può parlare finché il Paese non vive una realtà industrializzata: [...] , unità abitative innovative, mettendo a frutto studi e progetti che avevano caratterizzato la ricerca del Movimentomoderno: strutture residenziali economiche, destinate a una fruizione di massa, realizzate ricorrendo a uno stile architettonico ...
Leggi Tutto
Abitazione
Antonio Tosi
Introduzione
La molteplicità di termini che molte lingue conoscono per indicare l'abitazione rivela la complessità della nozione. Al di là delle sue elementari funzioni di riparo, [...] , dotato di spazi pubblici, corti e servizi comuni" (v. Hayden, 1984, pp. 99 ss). In seguito, il Movimentomoderno in architettura radicalizza l'alternativa individuale/collettivo: nello sforzo di creare una 'nuova abitazione', esso elabora i tratti ...
Leggi Tutto
Il futuro dell’architettura
Livio Sacchi
Provare a parlare del futuro è sempre imprudente, quando non arbitrario. Eppure la futurologia (per utilizzare il termine adoperato da Ossip K. Flechtheim nel [...] da ogni parte da acritici ed entusiastici propugnatori del nuovo. Infatti la forza delle avanguardie storiche (e del movimentomoderno che da esse nacque e si alimentò), per prendere un esempio noto a tutti, risiedeva essenzialmente nel loro ...
Leggi Tutto
La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] e dell’epiteto di desolate ‘torri nel parco’ con cui l’opinione pubblica ha stigmatizzato le costruzioni del Movimentomoderno. Bisogna però ammettere che rispetto alle tipologie a bassa densità che si espandono incontrollate sul territorio, la ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...