Illuminismo
Termine coniato per calco del tedesco Aufklärung («rischiaramento») e invalso nel lessico storiografico a partire dal tardo Ottocento, quale denominazione del grande e composito movimento [...] in Inghilterra per sfuggire al carcere, Voltaire sfruttò il forzato esilio (1726-29) per stringere rapporti con scienziati ambiente culturale scaturì uno dei testi più rappresentativi del movimento illuminista europeo: Dei delitti e delle pene (1764) ...
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Cuba
Stato insulare dell’America Centrale; comprende l’isola omonima, la Isla de la Juventud e circa 1600 isole e isolotti, tra cui l’arcipelago di Camagüey e quello dei Canarreos. L’isola di C., la [...] Centrale. Estinti rapidamente gli indigeni a causa di lavoro forzato, malattie e genocidi, C. fu popolata di schiavi Tuttavia C. svolse un ruolo significativo nel sostegno a movimenti di liberazione quali quelli congolese, algerino e di varie ...
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BERTI PICHAT, Carlo
Carlo Poni
Nacque a Bologna il 30 dic. 1799 da Anna Berti e Jean-Baptiste Pichat,ufficiale dell'esercito napoleonico. Educato nel collegio S. Luigi di Bologna, si iscrisse in seguito [...] si apprestava a dirigere, con M. Minghetti alla testa, il movimento moderato a Bologna. Ma il B. non restò a lungo Piemonte dove rimase fino al giugno 1859.
Negli anni del forzato esilio il B. allargò e approfondì le proprie conoscenze agronomiche ...
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colonizzazione
Attività con cui un popolo si espande in territori che non gli appartengono, colonizza una regione o vi fonda una colonia. La fase antica della c., distinta dal colonialismo dell’Età moderna, [...] a.C.) e Naukratis (7° sec. a.C.). Una grande parte del movimento coloniale greco si diresse verso l’Italia meridionale, nell’area in cui si sarebbe avevano il diritto di ricorrere all’arruolamento forzato. A seconda dei periodi e delle regioni, ...
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De Gasperi, Alcide
Politico e statista (Pieve Tesino, Trento, 1881-Sella di Valsugana, Trento, 1954). Di ispirazione cattolico-liberale, D.G. fu il principale protagonista del primo decennio della Repubblica [...] membro attivo del comitato dell’Aventino; dopo lo scioglimento forzato del Partito popolare fu condannato a quattro anni (1927) e all’estrema destra il Partito nazionale monarchico e il Movimento sociale italiano. D.G. tentò allora un governo di soli ...
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Liberalismo
Giuseppe Bedeschi
(XXI, p. 36; App. II, ii, p. 192)
La società aperta e i suoi nemici
Il 20° secolo è stato il secolo dei grandi regimi totalitari e delle ideologie che li hanno ispirati. [...] molto tempo se esso non si fosse preparato a socializzare le forze produttive, a instaurare un'economia socializzata (Dewey 1935; trad. . Questo è il punto d'incontro fra l. e movimento democratico. Ma la coincidenza finisce qui, perché diversi sono ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] degradazione e accusa di tradimento. Sempre nell'ambito del movimento operaio e socialista, nei primi due decenni del 20° di politica internazionale da quei Paesi e da quelle forze che intendevano contrapporsi ai trattati che avevano accompagnato la ...
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FRANCO, Ramon
Aviatore spagnolo, fratello di Francisco (v. sopra), nato a El Ferrol (Galizia), nel 1896. Giovanissimo entrò nell'arma di fanteria e poco dopo fu inviato al Marocco; nel 1920 entrò nell'aviazione, [...] San Vincenzo, il 30, traversata dell'Atlantico, interrotta dall'ammarraggio forzato all'Isola Fernando de Noronha, il 31 di qui a Pernambuco governo rosso, anch'egli (settembre 1936) aderì al movimento di riscossa nazionale.
Scritti: De Palos al Plata ...
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Nazionalsocialismo
HHans Mommsen
di Hans Mommsen
Nazionalsocialismo
sommario: 1. Nazionalsocialismo e studio comparato del fascismo. 2. Fase di movimento: a) origine e struttura sociale della NSDAP; [...] esistesse fra questi una reale identità di interessi. Nemmeno così, tuttavia, il movimento nazionalsocialista di massa riuscì ad arrivare al potere per forza propria: fu necessaria l'alleanza con i ceti sociali sostenitori degli ultimi gabinetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] diedero modo al Croce di ravvisarne un limite depauperante in una sorta di riduzione del movimento storico a una, per così dire, meccanica e dinamica delle forze in campo, che si risolveva in un «profilo esterno di dramma storico», ma senza nessuna ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...