CASTELNUOVO, Arturo
Bruno Di Porto
Nacque a Livorno, il 5 sett. 1856, da Giacomo, patriota e medico del re Vittorio Emanuele II, che lo nominò barone, e da Rachele Herrera. Studente di chimica farmaceutica [...] estera ed una tribuna aperta agli esponenti delle varie forze, entro la cornice di un proprio indirizzo, genericamente nazionaIe di lingua e letteratura francese. Politicamente impegnato nel movimento nazionalista, prese parte nel primo corpo di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Albertoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi (fondato con questa denominazione [...] la loro più efficace espressione simbolica.
Il movimento nazionalsocialista presenta fin dal suo sorgere un’identità il 9 maggio 1945 vengono infine firmate le capitolazioni delle forze armate tedesche rispettivamente a Reims con gli Stati Uniti e a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende dell’immenso impero zarista nel corso del XIX secolo appaiono come un alternarsi [...] 1825, va incontro al fallimento. Ma la repressione organizzata da Nicola – con impiccagioni, deportazioni e lavoro forzato – pone il movimento all’inizio del processo di emancipazione che caratterizzerà tutto il XIX secolo. È una scelta conseguente ...
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DELLA ROCCA, Paolo
Jean-A. Cancellieri
Figlio di Francesco, nacque in Corsica tra la fine del sec. XIV e gli inizi del sec. XV, da nobile e potente famiglia signorile della Banda di Fuori che prendeva [...] del Capo Corso. Si trattava in ogni caso di personaggi e di forze ostili al viceré aragonese, che cercavano l'appoggio del D. e dei la Banda di Fuori nell'ambito di una guerra di movimento e di imboscate condotta su larga scala. Dopo fulminanti ...
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GABUSSI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nato a Bologna il 5 ott. 1791 da Luigi, medico chirurgo, e da Cecilia Sandelli, si laureò in giurisprudenza nella città natale l'11 giugno 1812 e dal 1813 fu patrocinatore [...] a Roma, il G. poté poi evitare l'espatrio forzato in Sudamerica e con un regolare passaporto raggiunse a Londra e il realismo moderato: restio a far parte di un movimento organizzato, ricorreva ancora all'opuscolo d'occasione per invocare nell ...
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GIROLAMI, Giovanni
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 16 sett. 1470 da Filippo di Zanobi e da Angela di Giovanni Lorini, primogenito di sei figli, tre maschi e tre femmine.
I Girolami erano una antichissima [...] padre, avvenuta nel 1479, e il conseguente forzato scioglimento delle società da questo costituite con il fratello 1521.
In questo periodo, disponendo di poca libertà di movimento, per Soderini tornò essenziale la collaborazione del G., che compiva ...
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Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] in ceco nel 1873, tradotto da Bedřich Pacák esponente del movimento dei giovani cechi e, in seguito, ministro a Vienna. messo in guardia contro i pericoli della bontà e dell’eudemonismo forzato, ponendo in evidenza che la società non è altro che una ...
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GRAZIOSI, Giuseppe
Emanuela Andreoli
Figlio di Pietro e Angelica Marchi, modesti contadini, nacque a Savignano sul Panaro (Modena) il 25 genn. 1879. Frequentò il regio istituto di belle arti di Modena, [...] figure si animano attraverso le linee di contorno, in un movimento dinamico che coinvolge ritmo, azione, spazio e tempo. Il , palazzo comunale), nudo femminile nel quale prevale un forzato verismo rispetto al sentimento e alla vitalità che avevano ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] ., pur essendo un avversario convinto delle lotte del movimento operaio, attaccò la linea governativa di restrizione delle i suoi amici sostennero la tesi di un allontanamento forzato dalla politica, gli avversari parlarono di un accordo segreto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Barbara Frale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La crescita economica che interessa il Paese all’inizio del secolo favorisce nel contempo [...] impedire la possibilità che vi sia un’eccessiva rappresentanza delle forze più radicali, la legge introduce però il “voto all’Olanda. Nel 1936 si diffonde il rexismo, il movimento fascista belga che, durante gli anni della seconda guerra mondiale ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...