Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] ˈdɔe]). Numerose le differenze lessicali (➔ geosinonimi) anche nel vocabolario più comune: lo standard ha straccio e non cencio, ditale e non anello lui; Berruto 1987: 74).
Il settore più in movimento è naturalmente quello del lessico, che è il ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] Quest’ultimo, la figura più rappresentativa del movimento romantico italo-albanese, con la sua opera a, alto/a».
Stimare la consistenza dell’uso dell’albanese nelle comunità arbëreshe non è molto facile, in quanto sono disponibili solo inchieste ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] di due forme di variazione, probabilmente universali, che hanno in comune il fatto di essere pervasive e di collocarsi al punto comunque con caratteri di alta formalità.
L’immagine del movimento nello spazio di possibilità offerte da una lingua è, ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] lo porta.
Attraverso il soprannome un individuo è noto nella comunità e con esso viene distinto da omonimi; esso può avere Pantera Rosa, motivati dalla lentezza o velocità di parola o movimento (Adriani, Nerone & Pagliuso 2009).
In numerose aree ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] Il rom invece accetta tutte le varietà in nome della comunicazione allargata, ottenuta attraverso la conoscenza e l’uso di si eccettuano alcune raccolte di poesie. Sta tuttavia nascendo un movimento di intellettuali rom e sinti che sempre più cerca di ...
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linguaggio
Domenico Russo
La più potente e duttile delle facoltà umane
Facoltà della mente che permette al genere umano di formare, apprendere, usare e cambiare le diverse lingue del mondo, il linguaggio [...] fiumane di automobili. In pochi istanti vediamo quanti cambiamenti può conoscere una città in cui vive una comunità umana sempre attiva e in movimento.
Lo stesso accade a tutte le lingue. Se chiedessimo al nostro Archimede Pitagorico una macchina che ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] tiene conto del fatto che la lingua è una realtà dinamica e in movimento, che dunque si modifica nel tempo e, cosa ancora più importante, a indicare il modello di lingua da utilizzare come norma comune. A quel tempo, infatti, le norme dell'uso ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] pronuncia secondo la fonetica della lingua di partenza: UK, BBC, CNN, FBI sono comunemente pronunciate [juˈkeːi], [bibiˈsi], [sieˈneːn] ed [efbiˈ un gruppo: abbiamo avuto missino (da MSI, Movimento sociale italiano), ciellenista (da CLN, Comitato di ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] dialetto o in un’area regionale e solo più tardi nell’italiano comune; ma, da una parte, i dizionari dialettali non sono anteriori lingua e in particolare nel lessico assistiamo a un movimento di forme da una periferia, più fluttuante, variata socio ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] anche sotto il profilo linguistico. Infatti, l’abbondanza di stati e la varietà delle loro denominazioni rimettono in movimento un settore onomastico tutto sommato stabilizzato da prassi a volte secolari.
Dall’URSS si sono avute entità nazionali ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...
comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i beni di consumo siano sottratti alla...