CARAVIA, Alessandro
Ludovico Zorzi
Nato nel 1503, quasi sicuramente a Venezia, trascorse in patria l'intera esistenza, esercitandovi la professione del gioielliere, con bottega a Rialto, nella ruga [...] e le masse (a differenza di quanto avveniva in Germania), dà ragione, sia pure in termini parziali, della intrinseca debolezza dei movimentiereticali nel Veneto (come del resto in altre regioni d'Italia).
La figura del C. e quanto rimane della sua ...
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BALBANI, Francesco
Gemma Miani
Figlio di Giovanni e di Gianna Cenami, nacque a Lucca il 1° luglio 1481. Frequentò la scuola fino a quattordici anni. Nel 1495, dopo la morte del padre, avvenuta nel novembre, [...] all'Uffizio dei sei alle entrate. Costituitosi a Lucca l'Uffizio della religione, per sorvegliare e reprimere i movimentiereticali che si erano manifestati nella città, e che davano occasione al Santo Uffizio e alle potenze straniere di intervenire ...
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TABACCO, Giovanni
Giuseppe Sergi
TABACCO, Giovanni. – Di famiglia torinese, nacque il 7 novembre 1914 a Firenze (dove i genitori si trovavano provvisoriamente per lavoro), da Francesco, tipografo, e [...] i suoi scolari aprì il campo della medievistica torinese all’economia, alla storia degli insediamenti, a quella dei movimentiereticali e della scrittura. Temi non suoi che si aggiungevano ai suoi (trattati da alcuni scolari) nel garantire raggio ...
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FRIGNANI, Tommaso
Hélène Angiolini
Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, [...] tempi i sospetti delle gerarchie ecclesiastiche, timorose di una recrudescenza dei movimentiereticali. Fra le prime vittime di questo atteggiamento d'ostilità nei riguardi del movimento vi fu proprio il F., che venne esplicitamente accusato dal già ...
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SCOMUNICA
DDiego Quaglioni
La pena ecclesiastica della scomunica colpì per la prima volta l'imperatore Federico II come reo di aver contravvenuto ai patti giurati col pontefice Onorio III nel luglio [...] basilica beati Petri (v.) era stata accolta in forma di autentica e al fine di combattere i nuovi movimentiereticali: "Nonne igitur hec non levia, sed efficacia sunt argumenta de suspicione heresis contra eum, cum tamen hereticorum vocabulo ...
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DE STEFANO, Antonino
Antonio Pivato
Nacque a Vita (Trapani) il 4 ag. 1880da Giuseppe e da Giuseppa Perricone. Unico maschio di quattro figli, all'età di nove anni fu inviato nel seminario di Monreale [...] fondamentali del De Stefano.
Unanime è stato il giudizio della critica nell'indicare, per ciò che attiene lo studio dei movimentiereticali, un superamento e della teoria filosofico dottrinale di F. Tocco e di quella politico sociale di G. Volpe. La ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Duecento e Trecento raggiunge il culmine l’età dei volgarizzamenti: attraverso la [...] agli esiti estremi che si ebbero in Inghilterra o in Boemia con John Wyclif e Jan Huss, predicatori che suscitano movimentiereticali in quelle zone. L’elemento caratterizzante la spiritualità italiana, e non solo, del XIV secolo è l’emergere dei ...
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PARUTA, Niccolo
Martin Rothkegel
PARUTA, Niccolò. – Nacque probabilmente negli anni Venti o all’inizio degli anni Trenta del Cinquecento dal ricco cittadino veneziano Gian Giacomo Paruta, che a quanto [...] Polonia, Transilvania (1558-1611), Firenze 1970, 19992; V. Marchetti, Ricostruzione delle tesi antitrinitarie di Niccolò Paruta, in Movimentiereticali in Italia e in Polonia nei secoli XVI-XVII. Atti del Convegno italo-polacco... 1971, Firenze 1974 ...
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MANSELLI, Raoul
Diego Quaglioni
Nacque l'8 giugno 1917, da Alessandro e da Elvira Speranza, a Napoli, dove compì gli studi universitari alla scuola di E. Pontieri e di A. Omodeo.
Al loro esempio, morale [...] in traduzione francese Paris 1981), andò privilegiando da una parte la sistemazione delle ricerche di storia dei movimentiereticali (Il secolo XII: religiosità popolare ed eresia, Roma 1983) e lo studio delle prime testimonianze del francescanesimo ...
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GERARDO di Csanád (Gerardus Moresenae "Aecclesiae" seu Csanadiensis episcopus)
Luigi Canetti
Di origine veneziana o veneta, nacque sul finire del X secolo; le notizie storicamente accertabili sul suo [...] ). Dal punto di vista storico religioso sono inoltre di un certo interesse i numerosi riferimenti alla minacciosa presenza di movimentiereticali nei Balcani (bogomili) e, in Italia, a Verona, Venezia e Ravenna (Deliberatio, l. IV, p. 51). G. stesso ...
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ereticale
agg. [der. di eretico]. – Da eretico, che costituisce eresia: dottrine, affermazioni e.; setta, movimento e., che propugna idee ritenute eretiche dalla chiesa ufficiale. ◆ Avv. ereticalménte, sinon. meno com. di ereticamente.
comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i beni di consumo siano sottratti alla...