DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] è da lei che deriva la bontà; ed essere buoni è più importante che essere dotti. La volontà poi comanda sull'intelletto, il quale è mosso dalla volontà, mentre questa si muove dimoto proprio ed è fonte e origine di ogni moto. Inoltre la volontà, per ...
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DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] quel suo considerare l'arte e la poetica come moto e sviluppo per effetto di reciproca influenza". Più recente, e più cauto e l'endecasillabo, da qui deriva la necessità di poter disporre, per il poeta contemporaneo, di una versione volgare dell' ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...