La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Le origini dell'astronomia arabo-islamica
David Pingree
Miquel Forcada
Jean-François Oudet
Régis Morelon
Le origini dell'astronomia [...] all'origine di una tradizione di testi, i kutub al-anwā᾽. Il termine arabo anwā᾽, plurale di naw᾽, deriva dalla radice su cui avviene lo spostamento del Sole nel corso del suo moto annuale apparente, è il primo parametro che occorre stabilire se si ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] naturalis, è un po' più precisa perché deriva da una linea di discendenza ben definita, e per gran parte della erano intessuti di principî aristotelici (relativi, per es., ai quattro o cinque elementi, ai quattro tipi di cause, al moto naturale o ...
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Biomatematica
Vincenzo Capasso
Nel Saggiatore (1623), Galileo Galilei sosteneva che «l’Universo […] è scritto in lingua matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi e altre figure geometriche […]; [...] ’ormai noto moto browniano; attraverso gli studi di Albert Einstein e poi di Paul Levy e derivate parziali oppure su sistemi di equazioni differenziali stocastiche, nel caso di sistemi a piccoli numeri di canali. Obiettivo di lungo termine è quello di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
Menso Folkerts
La rinascita degli studi geometrici nel mondo latino
La tradizione [...] partire dalla traduzione in arabo di Abū ῾Uṯmān al-Dimašqī (IX sec.), e un secondo commento che deriva da un originale arabo sul rapporto tra tempo e distanza percorsa nel caso di un moto uniformemente accelerato. L'astronomia matematica in Europa ...
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simmetria
simmetrìa [Der. del gr. symmetría, comp. di sy´n "insieme" e métron "misura"] [LSF] Proprietà d'invarianza delle funzioni descriventi un sistema fisico rispetto a date trasformazioni, di cui [...] dell'energia, dalla s. per traslazioni spaziali deriva la conservazione della quantità dimoto e dalla s. per rotazioni deriva la conservazione del momento della quantità dimoto; anche per un sistema quantistico nel quale l'hamiltoniano ...
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anomalia
anomalìa [Lat. anomalia, dal gr. anomalía] [LSF] Irregolarità di forma o di comportamento o di valore rispetto a un ente o a un modello di riferimento, o anche grandezza che quantifica ciò (è [...] di un angolo che serve a individuare una posizione (tale uso deriva dall'astronomia: v. oltre: A. di un astro); talora, nel caso di f; si parla anche di a. media, con riferimento al moto medio sull'orbita. ◆ [ALG] A. di un numero complesso: lo stesso ...
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cinetico
cinètico [agg. (pl.m. -ci) Der. del gr. kinetikós, da kinéo "muovere"] [LSF] Di grandezze o proprietà inerenti al moto e di solito aventi stretta connessione con questioni non solo geometriche [...] q✄h è la derivata temporale della coordinata lagrangiana qh; tale uso deriva dal fatto che se per un punto si assumono le tre coordinate c. s'identificano con le componenti cartesiane della quantità dimoto. ◆ [MCS] Teoria c. dei gas: parte della ...
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tre
tré [s.m. invar. Der. del lat. tres] [ALG] Il terzo elemento della successione dei numeri naturali. ◆ [ASF] Problema dei t. corpi (con collisione tripla finale, con moto iperbolico-ellittico, iperbolico-parabolico, [...] meccanica celeste: III 676 b. ◆ [ALG] Regola del t. composto: deriva dalla regola del t. semplice (v. oltre) e si usa nel caso di più di due grandezze legate da relazioni di proporzionalità (diretta o inversa); consiste nello scrivere e risolvere, in ...
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volano
volano [Der. del fr. volant, da voler "volare"] [FTC] [MCC] Organo rotante con grande momento d'inerzia rispetto all'asse di rotazione, che serve a regolarizzare il moto rotatorio degli alberi [...] all'ingl. tank circuit) del circuito antirisonante costituente il carico anodico di un tubo amplificatore di potenza a radiofrequenza in classe B o C; tale denomin. deriva dal fatto che, analogamente all'omonimo dispositivo meccanico, il circuito ...
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convettivo
convettivo [agg. Der. di convezione] [LSF] Che riguarda il fenomeno della convezione o che deriva da esso. ◆ [MCF] Cella c.: la regione di un fluido occupata da una corrente c. chiusa. ◆ [MCF] [...] e ∇ è l'operatore nabla: v. meccanica dei continui: III 692 f. ◆ [MCF] Moto c.: il movimento che si stabilisce in un fluido in cui sia presente un gradiente di temperatura: v. convezione termica: I 754 b. ◆ [GFS] Teoria c.: v. meteorologia sinottica ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...