prisma
prisma (Lat. prisma, dal gr. prísma -atos, a sua volta da prízo "segare"] [ALG] Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli e un numero di parallelogrammi (facce [...] il solido generato da un poligono che si muova dimoto traslatorio rettilineo indefinito; inversamente, un p. ordinario mentre la seconda deriva dalle leggi della rifrazione, e costituiscono, nell'insieme, una relazione tra l'angolo di incidenza i e ...
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radiazione
radiazióne [Der. del lat. radiatio -onis "emissione di raggi", da radiare "mandare raggi"] [LSF] Fenomeno di emissione e propagazione di energia secondo raggi che costituiscono il percorso [...] (v. oltre). ◆ [FME] [FSN] R. da acceleratori: v. radiazione da acceleratori, rischi da. ◆ [FPL] R. di ciclotrone: quella che deriva dal moto circolare uniforme imposto a particelle cariche; per es., v. fusione termonucleare controllata: II 796 c ...
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superficie
superfìcie [(pl. -ci) Der. del lat. superficies, comp. di super- e facies "faccia"] [LSF] Il contorno di un corpo, come elemento di separazione fra la parte di spazio occupata dal corpo e [...] S. di tensione: v. fase, coesistenza di: II 526 a. ◆ [ALG] S. di traslazione: quella descritta da un linea animata dimoto traslatorio lo stesso che collegamento in parallelo (la denomin. deriva dal fatto che se il collegamento in parallelo riguarda ...
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nodo
nòdo [Der. del lat. nodus "intreccio di fili"] [MTR] Unità di misura della velocità tuttora usata nella navigazione marittima e aerea, pari a un miglio nautico internazionale (1852 m) all'ora ed [...] deriva dal fatto che nei solcometri a barchetta usati una volta per misurare la velocità dididi transito, o n. transito: v. commutazione, sistemi di: I 649 d. ◆ [ALG] N. dididididi questi); una conseguenza didididididi riferimento per effetto dididi ...
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propulsione
propulsióne [Der. del lat. propulsio -onis, dal part. pass. propulsus di propellere "spingere innanzi"] [MCC] L'azione con cui si fornisce a un corpo l'energia meccanica per metterlo in movimento [...] 472 c, 473 b. ◆ [MCC] P. a reazione: quella nella quale la spinta propulsiva deriva, per la conservazione della quantità dimoto del veicolo, dall'espulsione di masse gassose accelerate ad alta velocità nel veicolo stesso (propr., nel propulsore, o ...
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rotore
rotóre [Der. di rotazione] [ALG] [ANM] (a) R. di un campo tensoriale: v. tensore: VI 129 d. (b) R. di un vettore: operatore differenziale su un campo vettoriale, detto anche rotazione e rotazionale, [...] dei: I 470 f). La sua denomin. deriva dal fatto che, se applicato alla velocità di una corrente fluida (come altri operatori di campo vettoriali, è nato nell'idrodinamica), è collegato alla velocità di un atto dimoto rotatorio (cioè un vortice della ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] sfera celeste, da essa separato, che la muove di un motodi traslazione nello spazio. Il lungo ragionamento si conclude Wiedemann 1970: Wiedemann, Eilhard, Über al-Fârâbîs Aufzählung der Wissenschaften (De scientiis), in: Wiedemann, Eilhard, Aufsätze ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] l'efficacia della velocità in ordine ai fenomeni di urto, che determineranno il motodi un grave cadente e che consentiranno di calcolarne gli spazi percorsi a tempi diversi.
L'ipotesi iniziale deriva direttamente dal legame tra velocità istantanea e ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] che i Principia incontrarono da parte di molti filosofi della Natura continentali deriva dal fatto che essi vedevano nella problema inverso delle forze centrali') e alla determinazione del motodi un corpo in un mezzo che oppone una resistenza ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'analisi numerica
Paolo Zellini
L'analisi numerica
L'analisi numerica moderna comincia a delinearsi verso la metà del XX sec., con le prime [...] e alle derivate parziali. I metodi di risoluzione, con formule di quadratura, di equazioni differenziali di tipo ellittico si riconducono problemi di torsione, problemi dimotodi fluidi viscosi incomprimibili, di flusso stazionario di calore o di ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...