Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] legame trovava una conferma nell’opinione di Aristotele secondo cui il moto circolare della sfera sovralunare dà il Natura.
Bibliografia
Capelle 1913: Capelle, Wilhelm, Zur Geschichte der meteorologischen Literatur, “Hermes”, 48, 1913, pp. 321- ...
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Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
di Giovanni F. Bignami e Simona di Pippo
Planetologia
sommario: 1. Introduzione. 2. La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario. 3. [...] pianeti visibili a occhio nudo ha consentito di comprendere le modalità del loro moto e di stabilire che esso avviene in un piano e, poco dopo, con la formulazione della teoria della deriva dei continenti (Alfred Wegener, 1915) e successivamente con l ...
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Tempo e clima
Costante De Simone
Tempo e clima sono tra i primi fenomeni osservabili di cui l'uomo ha esperienza; essi sono da sempre oggetto di interesse in ambito sia individuale sia sociale. Gli [...] , quantità dimoto, insieme con quelle della chimica e con quelle, ancor più complesse, della biologia, governano il comportamento di ciascun sottosistema del sistema climatico. La complessità del comportamento finale del sistema climatico deriva sia ...
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La grande scienza. Particelle elementari
Nicola Cabibbo
Particelle elementari
La materia presenta una gerarchia di strutture: i corpi sono composti da molecole, le molecole da atomi, gli atomi da elettroni [...] degli elettroni e dei nuclei, e le proprietà dei nuclei derivano in ultima analisi dal comportamento dei quark che li compongono posizione X e la velocità V (o in alternativa la quantità dimoto P=mV, dove m è la massa della particella); queste ...
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Plasmi: applicazioni
Francesco Pegoraro
L’importanza delle applicazioni tecnologiche e scientifiche dei plasmi deriva dalle due caratteristiche fondamentali che li contraddistinguono dalle altre forme [...] accelerati dall’onda a velocità prossime a quella della luce. La frequenza dell’onda riflessa è determinata dalla legge di Einstein per la riflessione su uno specchio in moto ω′=ω[(1+v/c)/(1−v/c)], dove v è la velocità con cui lo specchio si avvicina ...
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Pesi e misure
Piero Morpurgo
Lucia Travaini
Gran parte della tradizione metrologica medioevale proviene dal mondo antico e se "è ragionevole accettare la definizione secondo la quale l'uomo è 'un animale [...] calcolo del moto degli astri, ma anche come strumento da utilizzare quando si doveva misurare l'altezza di un oggetto di cui non (il che corrisponde al calcolo di un'altezza che deriva dal conoscere due angoli e un lato di un triangolo o che risulta ...
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atmosferici, fenomeni
Franco Foresta Martin
La dinamica dei gas che circondano la Terra
Il caldo e il freddo, la quiete dell'aria e il vento, il cielo sereno e le nuvole, la pioggia, la grandine, la [...] alle più alte latitudini (60°÷90°) e derivano dalla discesa di aria fredda dalle alte pressioni dei rispettivi poli verso L'accumulo dell'elettricità dipende sia dal moto delle particelle di acqua o di ghiaccio lungo le linee del campo elettrico ...
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simmetria
simmetrìa [Der. del gr. symmetría, comp. di sy´n "insieme" e métron "misura"] [LSF] Proprietà d'invarianza delle funzioni descriventi un sistema fisico rispetto a date trasformazioni, di cui [...] dell'energia, dalla s. per traslazioni spaziali deriva la conservazione della quantità dimoto e dalla s. per rotazioni deriva la conservazione del momento della quantità dimoto; anche per un sistema quantistico nel quale l'hamiltoniano ...
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PONTREMOLI, Aldo
Leonardo Gariboldi
PONTREMOLI, Aldo. – Nacque a Milano il 19 gennaio 1896, figlio di Alfredo Pontremoli e Lucia Luzzatti.
Il nonno materno, Luigi Luzzatti, fu una figura molto influente [...] in moto e ideò un apparato strumentale che vedeva l’impiego dell’efflusso da capillari di soluzioni di ferro essere in seguito salvati dalle spedizioni di soccorso. Il dirigibile, ormai alla deriva, si inabissò nel Mare di Barents con i corpi degli ...
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Brillouin Leon-Nicholas
Brillouin ⟨briiuèn⟩ Léon-Nicholas [STF] (Sèvres 1889 - Parigi 1969, figlio di Louis-Marcel) Prof. di fisica teorica nella Sorbona (1928), poi (1932) nel Collège de France, a Parigi, [...] è la quantità dimoto, l'elettrone è rappresentato da un'onda di lunghezza λx=h/px, con h costante di Planck, e kx <2π/ax è la seconda zona di B., e così via. La denominazione di «zona» deriva dal fatto che dalla situazione illustrata può essere ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...