La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Completare un vecchio lavoro
Helge Kragh
Completare un vecchio lavoro
La teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck, Sommerfeld [...] meccanica ondulatoria, che pubblicò in una serie di articoli apparsi su "Annalen der Physik" tra la primavera e l'estate teorici e sperimentali. Un'elaborata teoria relativa al motodi particelle veloci cariche attraverso la materia, sviluppata in ...
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Molecole
Sergio Carrà
La pubblicazione nel 1808 del New system of chemical philosophy di John Dalton riconfermò ‒ ma in un nuovo contesto ‒ l'idea lavoisieriana che tutti i corpi fossero riducibili [...] degli atomi e dalla distanza di legame r0, e la frequenza ν del motodi vibrazione. Le variazioni di energia fra due successivi moti siti attivi), la cui configurazione locale deriva da un processo di ripiegamento, o folding, della macromolecola ...
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Magnetochimica
Dante Gatteschi
La magnetochimica si interessa dello studio della relazione tra le proprietà chimiche e quelle magnetiche delle sostanze. Queste ultime sono legate essenzialmente al moto [...] orbitale degli elettroni è smorzato e le proprietà magnetiche sono legate essenzialmente al motodi spin. In questo caso è relativamente semplice esprimere la suscettività magnetica. Il motodi spin, come si sa, è associato al numero quantico S=1/2 ...
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Termodinamica molecolare
Sergio Carrà
La termodinamica classica macroscopica è stata definita come un insieme di utili relazioni fra diverse grandezze, ciascuna delle quali può essere misurata in modo [...] precedente nella [9] si ricava la nota equazione di stato di van der Waals:
[11] formula,
le cui isoterme hanno atomi possiede 3n gradi di libertà, di cui 3 sono associati al suo moto traslazionale, 3 al motodi rotazione attorno ad altrettanti ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o dimotodi un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] [MCC] F. relativa: il prodotto della massa di un punto in moto rispetto a una terna mobile T per la sua accelerazione sistema equilibrato; deriva dall'essere il sistema isolato, in quanto in un tale sistema, in virtù del principio di azione e ...
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velocita
velocità [Der. del lat. velocitas -atis, da velox -ocis "veloce"] [LSF] Nell'accezione più generale, con rifer. a una grandezza variabile o a un fenomeno, il termine indica un elemento atto [...] [MCC] V. scalare e v. scalare media: nel motodi un punto, la derivata temporale istantanea dell'ascissa del punto oppure, rispettiv., la media aritmetica delle dette derivate negli istanti estremi di un dato intervallo di tempo. ◆ [CHF] V. specifica ...
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Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte [...] c. deriva dall’interazione di fenomeni fisici e chimici che danno origine a particolari e diversificate situazioni. Nei fluidi in moto si possono distinguere due tipi di fiamme: premiscelate e a diffusione. Nelle prime la miscela gassosa di ossigeno ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] differenziali, con le derivate che definiscono le matrici calcolate nel punto fisso x~. Un caso familiare di punto fisso stabile ) in un ciclo limite λ1=0 e λi<0 per i>1; c) nel moto su un toro N-dimensionale λ1=λ2 = ... = λN=0 e λi<0 per i ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] un m. va considerata anche l’energia associata al moto degli elettroni liberi. Per quanto riguarda il contributo argento, il platino e il palladio. La qualifica deriva da alcune caratteristiche proprie di questi metalli. La rarità, che ne determina ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] Nell’ovario, formazione che deriva dall’evoluzione del follicolo di Graaf, dopo la rottura di questo e l’espulsione poi, è così designato il problema della determinazione del moto relativo di tre c. soggetti mutuamente all’attrazione newtoniana. Per ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...