CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] di più benefici ecclesiastici a contentarsi solo di uno e le visite pastorali. Tutto il programma conciliare si mise in moto Giovanni della Croce: deriva e delirio del cuore, infanzia vagabonda della pietà all'interno stesso di quella carica vescovile ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] legge fondamentale delle relazioni umane deriva anche da una sorta di newtonianesimo morale, al quale egli frutti del commercio «è di portare le nazioni trafficanti alla pace.[…] la guerra e il commercio sono così opposti come il moto e la quiete» ( ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] miometriali che prendono il nome di pacefollowers. Le contrazioni che ne derivano sono quindi involontarie, cioè incontrollabili il segnale di allarme che mette in moto la rimozione, per cui viene eliminata ogni possibilità di ripetere una situazione ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] L'enfasi, che deriva dallo spiccato aggetto delle figure e dal moto ascensionale del santo, contribuisce romano e l'Europa. Centri e periferie del Barocco. Corso internaz. di alta cultura, a cura di M. Fagiolo - M.L. Madonna, Roma 1992, pp. 405-427 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] è la dipendenza di ogni azione umana dalla volontà divina, da cui deriva che «religio est moto de’ superiori, così i popoli si sottomettono volentieri al Prencipe in cui risplende qualche preminenza di virtù, perché niuno di sdegna d’ubidire e di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] dare l’impulso che le mette in moto (p. 416).
Negli scritti di teoria monetaria, teoria del capitale, analisi si cerca la misura normale per i sentimenti di piacere e di dolore e da questi si deriva la luce per illuminare i processi sociali per cui ...
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BATTISTI, Giuseppe Cesare
Gaetano Arfè
Nacque a Trento il 5 febbr. 1875, ultimo di otto figli, da Cesare, agiato commerciante, e da Teresa De Fegolari. Nel 1890 - da poco gli era morto il padre - entrò [...] banco di prova della vitalità dell'impero austro-ungarico. Il fuoco acceso dal moto studentesco poteva Sull'ambiente politico trentino si v. H. Kramer, Die Italiener unter der österreichisch-ungarischen Monarchie, Wien-München 1954, pp. 46, 60, 62, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Marino Berengo
Carlo Capra
Marino Berengo è stato uno dei più autorevoli storici italiani della seconda metà del 20° secolo. Lo hanno contraddistinto il lavoro diretto e continuo sulle fonti, l’ampiezza [...] di cui godeva la stima come «docente democratico», ma di cui non condivideva le posizioni più estreme né la deriva tentativo della potente schiatta dei Poggi di impadronirsi del potere (1521) e dal moto dei cosiddetti Straccioni, i tessitori colpiti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gioacchino Volpe
Eugenio Di Rienzo
Con una formula sintetica si può attribuire a Gioacchino Volpe il titolo di ‘storico della nazione’. Occorre però aggiungere che per Volpe la nazione non si risolse [...] in grado di evitare ogni deriva nostalgica e revanscista e di congiungerlo alla vasta area di opinione, il suo apparecchio industriale. Essa ridiede moto alla sua stanca agricoltura. Essa avviò l’opera di elevazione del popolo, che era quasi plebe ...
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BENEDETTI MICHELANGELI, Arturo
Piero Rattalino
Pianista fra i più celebri, ammirati e mitizzati del Novecento, nacque a Brescia il 5 gennaio 1920, primogenito di Giuseppe e di Angela (detta Lina) Paparoni.
Fu [...] insegnamento di Chimeri, maestro di coro e direttore d’orchestra in diverse stagioni d’opera in provincia. Da qui deriva la messo in moto, per Benedetti Michelangeli, un processo di revisione stilistica e poetica dell’interpretazione di Chopin che ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...