WAGNER, Wilhelm Richard
Gastone Rossi-Doria
Nacque a Lipsia, nono figlio del pubblico funzionario K. W. Friedrich Wagner e di Johanna R. Pätz, il 22 maggio 1813; morì a Venezia il 13 febbraio 1883.
Sei [...] agitato, di Lipsia. Con i giovani liberali partecipa anzi ai motidel 1830, in nome della fichtiana nazione tedesca notano nella Fantasia in fa diesis min., nell'Ouverture in re min. (1831), e anche più nella Sinfonia in do magg. e nei sette pezzi ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] risulta evidente nelle dizioni ricorrenti di ''r. liberale'', ''r. democratica'', ''r. fascista'', '' che si può datare a partire dal 1831, quando G. Mazzini fondò a r. russa, dai motidel 1905 agli anni Venti. Nel numero del 1° gennaio 1905 ...
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SALVAGNOLI, Vincenzo
Mario Menghini
Uomo politico e giurista, nato a Carniola, presso Empoli, il 28 marzo 1802, morto a Pisa il 23 marzo 1861. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Pisa nel [...] che il S. prese parte ai moti dell'Italia centrale del febbraio 1831, che ebbero una ripercussione in Toscana; è certo a ogni modo che, ritenuto dalla polizia granducale un "liberale pericoloso", nel novembre del 1833 fu arrestato e rinchiuso per ...
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PÉRIER, Casimir-Pierre
Mario Menghini
Uomo politico francese, nato a Grenoble il 21 ottobre 1777, morto a Parigi il 16 maggio 1832. Entrato undicenne nel collegio dell'Oratorio di Lione, dovette interrompere [...] a una politica liberale. Ad ogni modo 1831 gli succedette (13 marzo) alla presidenza del consiglio, tenendo per sé il Ministero dell'interno, e la sua politica fu svolta specialmente al mantenimento dell'ordine pubblico e a reprimere i moti ...
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GUARDABASSI, Francesco
Giustiniano -Degli Azzi Vitelleschi
Nato a Perugia il 24 ottobre 1793 da Mariano, che per le sue idee liberali era stato perseguitato e morì in esilio a Pisa nel 1800. Volontario [...] polizia pontificia. Restituitosi a Perugia, si dedicò alla propaganda liberale tra il popolo che lo riconobbe subito come suo capo, chiamandolo affettuosamente "il babbo". Nei motidel febbraio 1831 organizzò e comandò la milizia cittadina e, dopo l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Romagnosi va ricordato Del risorgimento dell’incivilimento italiano (1831), uno sforzo assoluta contestate e rifiutate dai moti scaturiti in tutta Europa dalla ’avvento del fascismo mise fuori causa il regime liberal-democratico del Paese, ...
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Partiti e movimenti
Fulvio Cammarano
I grandi eventi politici e militari che condussero all’unificazione italiana furono il risultato dell’azione di una parte ristretta ma via via sempre più estesa [...] del programma carbonaro seppe cogliere l’occasione per rompere con il settarismo e rilanciare nel 1831 profondo rivolgimento politico causato dai motidel 1848 ebbe, tra le tante . Si concludeva l’epoca delliberalismo classico, con il suo riferimento ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] del sentimento patriottico del suo Carlino Altoviti; in questo le Confessioni sono autobiografiche. Quando Ippolito nacque a Padova il 30 novembre 1831moti di Romagna. Quando nacque alla vita politica e all'arte, vide la lotta di Venezia delliberale ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] vedeva accendersi i primi moti insurrezionali carbonari.
La fortunata dell'aristocrazia milanese di orientamenti liberali. Per il conte Francesco 1831 per il conte Paolo Tosio: I profughi di Parga (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo).
La scelta del ...
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CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] del C. (Caracciolo, p. 613; Cingari, p. 137).
Preso di mira dai liberali che lo ricordavano soprattutto come il "regio sussidiato" ed avversato dagli stessi borbonici, il C. si trovò ingiustamente (e a suo dire paradossalmente) coinvolto nei moti ...
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