I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] Claude Garamond (1480-1561). Ricordiamo anche baionetta, ‘l’arma da punta e da taglio che si innesta sul fucile o sul moschetto per essere usata come arma da asta': entrato in italiano nel 1690 circa, il termine deriva Bayonne, città francese del ...
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di Fiorenzo Toso*“Si ses italianu, faedda in sardu!” (se sei italiano parla in sardo). Era questa l’intimazione con la quale le vedette della Brigata Sassari, impegnata sul fronte orientale, si cautelavano dai tentativi di infiltrazione da parte deg ...
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moschetto1
moschétto1 s. m. [der., come moschetta (v.), di mosca]. – 1. Denominazione che in origine indicava la freccia per balestre e che, nella prima metà del sec. 16°, fu data a un’arma da fuoco portatile, simile all’archibugio, ma notevolmente...
moschetto2
moschétto2 s. m. [der. di mosca, prob. con allusione alla sua piccolezza in paragone con altri rapaci; cfr. fr. ant. mouchet (mod. émouchet), der. di mouche «mosca», e provenz. ant. mosquet; cfr. anche moscardo]. – Altro nome dello...
In origine freccia per balestre; nell’esercito di Carlo V (1530) arma da fuoco portatile molto pesante, appoggiata su una forcella piantata nel terreno; era affidato a soldati di eccezionale prestanza fisica (moschettieri).
Arma simile al fucile,...
La rivoluzione del moschetto
Gregorio Paolo Motta
Uno stratega ha, indipendentemente dall’epoca in cui vive, il problema di battere il nemico sul campo di battaglia. La tattica da impiegare per ottenere la vittoria è intimamente legata alle...