PALESTINA
M. Piccirillo
(ebraico Pĕleshet; gr. Παλαιστίνη; lat. Palaestina; arabo Filasṭīn)
Regione storica del Vicino Oriente, che è delimitata a O dal Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali [...] cisterne a volta per la provvista d'acqua; al centro del cortile sorgeva la fontana per le abluzioni, come nella Grande moschea di Damasco e in altri edifici di epoca posteriore.Recentemente, nel perimetro dell'antica città è stata scavata l'area di ...
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VALENCIA
L. Bonet Delgado
A. José i Pitarch
(catalano València; lat. Valentia Edetanorum)
Città della Spagna, capitale dell'omonima provincia e della comunità autonoma valenciana, che si affaccia sul [...] (Llobregat, 1986, p. 132), prese il via dal deambulatorio e, con l'avanzare del cantiere, fu via via demolita l'antica moschea. Durante il primo terzo del sec. 14° iniziarono i lavori al portale nord del transetto, la Puerta de los Apóstoles, e a ...
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Classe di prodotti ceramici a pasta porosa, colorata (da gialla a rossa), con rivestimento opaco (smalto), o trasparente (vernice).
Classificazione
Le m. si distinguono dalle terraglie per il colore della [...] 13° e 14° sec. Kashan produsse piastrelle per la decorazione di pareti, usate soprattutto per i miḥrāb nelle moschee. Alla formazione di uno stile islamico contribuirono le grandi tradizioni dell’Asia anteriore: ma per le innovazioni tecniche hanno ...
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(gr. Κρήτη) Isola greca del Mediterraneo orientale (8336 km2 con 606.274 ab. nel 2008), a S-SE del Peloponneso, che si allunga da E a O per oltre 260 km. In gran parte di origine mesozoica, è prevalentemente [...] (16° sec.). L’architet;tura veneziana dei sec. 16°-17° si riscontra nelle fortificazioni e in alcuni edifici monastici. Poco resta del periodo della dominazione turca (1669-1898), durante il quale numerose chiese sono state convertite in moschee. ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] di città come Ramla in Palestina, sorta prima del 717 d.C. (il nucleo originario era composto da un palazzo, una moschea, una tintoria [dār al-ṣabbāġīn], un acquedotto e numerose cisterne), sia nella impostazione degli amṣār (campi militari dotati di ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] Arabi. Ma frequentemente la b. trovò posto entro le mura stesse dei monasteri, insieme allo scrittorio; nel recinto delle moschee sorsero i padiglioni delle scuole (madrasa).
Nel tardo Medioevo e nel Rinascimento si definì il tipo di b. che consta ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] la sua prevalente fisionomia di città cristiana: tornò l'arcivescovo da Monreale nel duomo che, già ridotto dagli Arabi a moschea, venne riconsacrato alla Croce; e la costruzione di sempre nuove chiese culminò ad opera di Guglielmo II nella erezione ...
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(gr. ᾿Αϑῆναι) Città (3.155.600 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana, la Grande Atene, che include anche il Pireo); capitale della Grecia e capoluogo del nomo dell’Attica. È al centro [...] immediati dintorni di Atene: Dafnì (➔), Kaisariani (sec. 11°; affreschi sec. 14°). Dell’epoca ottomana sussistono alcune moschee poi trasformate, come quella presso il Monastiraki (Museo delle arti decorative).
Nel 19° sec. edifici pubblici furono ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni orientali. Il monastero
Andrea Paribeni
Il monastero
Con il termine “monastero” viene indicato, in generale, un complesso di strutture [...] nessun indizio dell’esatta ubicazione topografica. Per altri monasteri restano i soli edifici di culto trasformati in moschee dagli Ottomani, mentre il tessuto insediativo circostante è scomparso, come il monastero di Cristo Pantepoptes (Eski Imaret ...
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Stato dell’Africa orientale, esteso a cavallo dell’equatore. Confina a N con il Sud Sudan e l’Etiopia, a E con la Somalia, a SO con la Tanzania, a O con l’Uganda; per un tratto di 420 km, a SE, si affaccia [...] governativi, 1925-30, a Mombasa e Nairobi, di H. Baker), mentre una notevole varietà di stili si riscontra nelle moschee e nei templi indu e sikh; le chiese cristiane variano dall’eclettismo di inizio 20° sec. all’internazionalismo delle costruzioni ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...