EVORA
M.L. Real
ÉVORA (lat. Liberalitas Iulia, Ebora)
Città del Portogallo situata nella regione dell'Alentejo, É. ebbe fin dall'Antichità la funzione di nodo viario lungo una delle principali rotte [...] aprile 1186; si tratta però di una notizia poco chiara, che potrebbe invece essere messa in relazione con la consacrazione della moschea, nel momento in cui veniva adattata al culto cristiano. La cattedrale di É. fu in realtà edificata a partire dall ...
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TORTOSA
M. Braune
(gr. ᾽ΑντάϱαδοϚ; lat. Constantia; arabo Ṭarṭūs)
Città della Siria, capoluogo del distretto omonimo, situata nella stretta fascia costiera sovrastata dai monti di al-Nuṣayriyya. Il [...] del quale doveva essere collocato un ponte in corrispondenza della torre della porta, attualmente utilizzata come moschea e quindi radicalmente modificata (trasformazione delle feritoie in finestre, rinnovamento della parete meridionale). L'ambiente ...
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APOLLODOROS di Damasco (᾿Απολλόδωρος, Apollodōrus)
R. Bianchi Bandinelli
Architetto oriundo di Damasco in Siria, operante a Roma nella prima metà del sec. II d. C., soprattutto sotto Traiano, del quale [...] spunto nel grande cortile porticato, di età giulio-claudia, nel quale furono poi annidate la chiesa di S. Giovanni e la moschea degli Omajadi. Per una descrizione del Foro Traiano si rinvia. alla voce Roma; qui basterà accennare che l'accesso, dalla ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] della cattedrale; quando si attuò il disegno angioino di disperdere questo gruppo etnico, dapprima si pensò di trasformare la moschea in cattedrale, ma si preferì poi procedere a una nuova costruzione, conclusa nel giro di pochi anni anche ricorrendo ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] visitati fanno di questa f. un oggetto di studio primario. Di estremo interesse sono la sua descrizione della Grande moschea di Damasco, delle antiche metropoli di Siria, Palestina e Iraq, e soprattutto quella della Sicilia musulmana, dove l'autore ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] sulla strada tra Akşehir e Nevşehir, su c., come riporta un'iscrizione, del mercante Mas'ūd bin 'Abdullāh; la moschea a chiosco che vi è costruita all'interno riflette sia nelle dimensioni sia nel progetto quelle dei contemporanei caravanserragli ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] di Baltimora (Ettinghausen, 1966, fig. 6; Baer, 1983, p. 39, fig. 30). All'Iran si deve probabilmente l'origine delle lampade da moschea, come è stato dimostrato in base a quella conservata nell'Art Inst. di Chicago, databile tra la fine del 9° e il ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] di Ciro il Grande a Pasargade, nel Fars, nota nella tradizione locale come Qabr-i Madar-i Sulaiman e trasformata in moschea durante il periodo islamico mediante l'aggiunta di una peristasi di rocchi di colonna portati dal vicino Palazzo S (poi ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] , l'alfiz, cioè l'inquadratura rettangolare degli archi apparsa per la prima volta nell'885 nella porta di San Esteban della Grande moschea di Córdova, i modiglioni a forma di lobo e le grandi mensole a disco che sostengono le gronde dei tetti.Le ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] metà del 13° e il 15° secolo. A Córdova è da segnalare la Capilla Real (sec. 13°), all'interno della moschea, che presenta una copertura ad archi intrecciati derivata da tipologie di epoca califfale. A Siviglia i migliori esempi di chiese mudéjares ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...