Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] che conquistavano, come segno del loro potere politico e religioso. A testimonianza di questa politica restano oggi nel Maghreb centrale le grandi moschee di Algeri, datata tra il 453 a.E./1061 e il 500 a.E./1106, di Tlemcen, che risale forse al 531 ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] (5° e 12° sec.). Sul monte Sion è il Cenacolo, costruito dai francescani di Cipro nel 14° sec. (poi trasformato in moschea); nello stesso edificio è la tomba di David; nei pressi è il memoriale delle vittime dell’olocausto (Yad Vashem, 1959-64, arch ...
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Il fenomeno urbano. Periodo islamico
Maria Adelaide Lala Comneno
André Raymond
Marianne Barrucand
Il fenomeno urbano
di Maria Adelaide Lala Comneno
Parlare di urbanistica islamica vuol dire affrontare [...] degli Omayyadi a Damasco e che riguardano la vita sociale ed economica dei membri della comunità nel XV secolo. La Grande Moschea era al tempo stesso il centro naturale della vita politica della città: quella di al-Azhar fu, ad esempio, il luogo ...
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MOSAICO
B. Finster
Termine di incerta etimologia che definisce in generale la decorazione di una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) realizzata per mezzo di piccole pietre naturali [...] al-Durr e di al-Ṣāliḥ Najm al-Dīn, entrambi del 1250, sia la fascia a m. con iscrizione coranica nel miḥrāb della moschea cairota di Ibn Ṭūlūn, del 1296, con cui fu anche intrapreso il tentativo di esprimere nel m. nuove forme, che non si limitavano ...
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TUNISI
F. Cresti
(gr. ΤύνηϚ; lat. Tynes, Thynus, Thunus; arabo Tūnus, Tūnis)
Capitale della Tunisia, sorge sull'istmo che separa la parte più interna del golfo omonimo dallo stagno salato di Sejūmī.
Fondata [...] dall'aspetto nettamente arcaico, vicino alle sale ipostile del sec. 9° (Marçais, 1954, p. 75).Appartiene agli inizi dell'epoca hafside la moschea al-Qasaba, costruita tra il 1231 e il 1235: il suo minareto reca un'iscrizione del 630 a.E./1233 e si ...
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EPINEIKOS (᾿Επίνεικος)
M. B. Marzani
Presunto scalpellino greco il cui nome, con l'epiteto λοτυπός compare su di una base rovesciata sostenente uno dei pilastri della moschea a Ormele, in Frigia.
Bibl.: [...] M. Collignon, in Bull. Corr. Hell., II, 1878, p. 264, n. 18; G. Mendel, in Bull. Corr. Hell., XXXIII, 1909, p. 299 ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] a un contesto abbaside, forse iranico, del sec. 9°, reca un'iscrizione in cui è specificato che essa era stata donata a una moschea (Survey of Persian Art, 1938-1939, VI, tav. 1276; Rice, 1955, pp. 212-214; Erginsoy, 1978, p. 105, fig. 43; Baer, 1983 ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella Penisola Iberica: Cordova
Basilio Pavón Maldonado
Maria Antonietta Marino
Cordova
di Basilio Pavón Maldonado
Metropoli (lat. Patricia [...] a quando l’emiro non offrì ai cristiani un altro luogo di culto fuori della medina (785). Così ebbe inizio la storia della moschea più ampia e maestosa dell’Occidente, al pari di quella di Kairouan di Tunisia e di quella di Abu Dulaf di Samarra. Il ...
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L'Asia islamica. Subcontinente indiano
Laura E. Parodi
Alessandra Bagnera
Subcontinente indiano
di Laura E. Parodi
La conquista musulmana del Subcontinente indiano fu lenta e complessa: iniziò già [...] a stampo). Grazie a queste ricerche sono stati inoltre individuati resti di pozzi (a Garrian Wala e Tibbi Basti Dad), di due moschee (una presso Tibbi Basti Dad, l'altra conosciuta come Dukran Wali Masgid, del XVI-XVII sec.) e di tombe (a Tibba Shah ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] I, tavv. 4-11), di al-Ḥakīm, di al-Juyūshī (miḥrāb in s.) del 1085 (Creswell, 1952-1959, I, tav. 48 c), oppure la moschea del sultano Qalāwūn del 1285 (Creswell, 1952-1959, II, tav. 75).L'ambito di impiego dello s. nel mondo islamico è limitato quasi ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...