suq
Mercato, zona dove si svolge il mercato. Nell’area di lingua araba e di religione musulmana, il s. era considerato il terzo polo funzionale della città, dopo la moschea e il palazzo del governo; [...] era organizzato in corporazioni (➔ islamica, teoria economica) e ogni maestro di corporazione aveva il compito di garantire il corretto andamento delle transazioni commerciali.
Il termine s. è usato spesso ...
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Divriǧi Cittadina della Turchia (2000 ab. nel 2004), situata sul fiume Caltisuyu, affluente dell’Eufrate.
Nel 12° e 13° sec. fu capitale di un principato selgiuchide e conserva monumenti di quell’epoca: [...] particolarmente notevoli la moschea del castello (che ricorda la pianta delle basiliche cristiane) e la moschea principale (1228) con una porta, famosa per i suoi motivi ornamentali. ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] Ortodossi, S. Vitale), nonché nell’architettura siriaca e copta. L’arte fu ripresa dagli Arabi (decorazione della Grande Moschea di Cordova, 8° sec., Samarra, 9° sec.). Nell’Alto Medioevo occidentale (8°-9° sec.) alcune notevolissime decorazioni nell ...
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MUṢṬAFÀ III
Ettore Rossi
. Sultano ottomano, ventiseiesimo della serie; figlio di Aḥmed III; salì al trono il 30 ottobre 1757 e vi restò fino alla morte (21 gennaio 1774). È sepolto nella türbeh presso [...] intitolata al suo nome a Costantinopoli. Fece edificare anche la moschea Lāleli. Nei primi anni del suo regno fu ben coadiuvato dal Gran Visir Rāghib Pascià; amava la compagnia dei dotti; suo confidente era il medico napoletano Nicola De Caro. La ...
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Juhayman al-'Utabi
Juhayman al-‛Utabi
Attivista sunnita (Quseim 1938-Riyad 1980). Di famiglia beduina, discendente degli , capeggiò la rivolta islamista che, nel novembre 1979, occupò per due mesi la [...] Grande moschea della Mecca, nel tentativo d’imporre un che avrebbe sostituito il corrotto regno saudita. L’intervento dei corpi speciali francesi ebbe infine ragione dei rivoltosi e J., insieme a molti dei sopravvissuti, fu giustiziato. ...
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Oasi permanentemente abitata della Libia orientale; occupa un bacino chiuso, nel fondo di una depressione, di forma irregolare, denominato Uadi Giarabub. Il centro abitato, di piccole, modeste case, è [...] celebre per la moschea che contiene la tomba di Moḥammed ibn ’Alī es-Senūsī, che vi si stabilì nel 1857; è perciò un luogo santo per i Senussi.
Durante la Seconda guerra mondiale, nel corso della prima offensiva britannica in Africa settentrionale, G ...
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PALESTINA (XXVI, p. 73)
Roberto ALMAGIA
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Popolazione (p. 87). - Non è stato eseguito nessun censimento dopo quello del 18 novembre 1931, che dava 1.035.821 abitanti; [...] e deportandone i capi in isole lontane, destituendo il Gran Muftì (per sottrarsi all'arresto questi si rifugiò nella moschea al-Aqṣā di Gerusalemme donde, dopo tre mesi, malgrado la sorveglianza della polizia, riuscì a fuggire riparando a Beirut ...
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(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, [...] era in un grande santuario, costituito da due cortili concentrici.
Il monumento più importante della città è la Grande Moschea omayyade, sorta sul luogo dove si trovava il santuario di Hadad e successivamente la basilica teodosiana di S. Giovanni ...
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Toledo Città della Spagna centrale (82.291 ab. nel 2009), nella Nuova Castiglia, capoluogo dell’omonima provincia e della comunità autonoma di Castilla-La Mancha; situata a 512 m s.l.m. su un’altura granitica [...] sono: cappella mozarabica, sala capitolare, sagrestia, con notevoli dipinti). Tra le altre chiese: quella di Cristo de la Luz, già moschea; quelle mozarabiche (10° sec.) di S. Justa, S. Eulalia e S. Sebastián e, dopo la Riconquista, in stile mudéjar ...
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SĀMARRĀ
Ernst KUHNEL
F. G.
Ā Città medievale della Mesopotamia, sulla riva sinistra del Tigri, a mezza via tra Baghdād e Takrīt. Ebbe una effimera esistenza di circa mezzo secolo, dalla fondazione [...] più importante si trova a Berlino, un'altra a Istanbul, a Londra, a Parigi e a New York.
Fra gli edifici, la Grande Moschea di al-Mutawakkil, costruita dall'846 all'852 e capace di contenere più di 100.000 fedeli, doveva essere il più imponente del ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...