Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] alimentari è un altro meccanismo di cooperazione sociale molto usato, per es. nei gibboni, avvoltoi, gabbiani, pernici, mosche, formiche e api; in quest’ultima specie (Apis mellifica) si raggiunge la massima complessità e perfezione (➔ comunicazione ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] evacuanti avevano ancora la preminenza nei suoi trattamenti, egli era apparentemente restio a usare emetici e cantaridi (mosche spagnole). Alcune caratteristiche dei farmaci prescritti, come la sua preferenza per medicine fluide, oli eterei e balsami ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La genetica nel Novecento
Mauro Capocci
Alessandro Volpone
La riscoperta delle leggi di Mendel e lo sviluppo della genetica agraria
Le leggi di Mendel furono menzionate in Italia per la prima volta [...] partire già dalla fine degli anni Venti. Enriques e i suoi collaboratori investigarono la determinazione del sesso in mosche, protozoi e molluschi; egli, inoltre, in prima persona, svolse studi di una certa rilevanza sull’eredità ologinica, rivisitò ...
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Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] nella circostanza che i vettori meccanici possono anche essere importantissimi ai fini della diffusione del contagio (per es. le mosche), però non sono indispensabili, nel senso che anche senza il loro apporto la malattia, sia pure con minore ...
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I risultati dell'elaborazione neuronale come fonte dell'informazione
John Hertz
(Niels Bohr Institute, Blagdameswey Copenaghen, Danimarca)
Una parte consistente della neurofisiologia si occupa dell'interpretazione [...] anche la temporizzazione degli impulsi al livello di l ms porta con sé dell'informazione misurabile, almeno nella cellula Hl della mosca. Al contrario, i neuroni del sistema visivo dei primati non sembrano veicolare più di circa l bit per impulso, e ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per la stabilizzazione del volo (bilancieri);...
moscato1
moscato1 agg. [der. di mosca]. – 1. Del mantello del cavallo, cosparso di macchiette di peli neri. 2. Con sign. più generico, non com., di stoffa o d’altra superficie in cui lo sfondo a tinta unita sia punteggiato di macchioline scure.