demonologia
Giorgio Padoan
Nel pensiero teologico cristiano medievale la d. occupa un posto fondamentale. La presenza del diavolo - questo spietato torturatore dei dannati nell'oltretomba e infaticabile [...] ad altri popoli, fenici, cananei, era accaduto di venerare Baal (e divinità derivate: tra cui Beel Zeboub " signore delle mosche ") nel quale era da ravvisare Satana, così la classicità greco-romana aveva onorato il principe degli Inferi con i nomi ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] scritta compiuta dal glottologo ➔ Graziadio Isaia Ascoli (Proemio, 1873; più tarda la pungente satira di ➔ Giosuè Carducci, Le mosche cocchiere, 1897), le cui previsioni si sono in sostanza avverate: la lingua ereditata dalla storia ha avuto una ...
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piede (piè; pè)
Alessandro Niccoli
È vocabolo ricorrente con varia frequenza in tutte le opere del D. canonico; non ricorre mai nel Fiore e nel Detto.
La variante grafica appiè, adottata dal Moore per [...] animali: If XVII 50 non altrimenti fan di state i cani / or col ceffo or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani, e XXII 27; o anche per le zampe dei serpenti nella bolgia dei ladri: XXV 50 un serpente con sei piè (altri esempi ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] sue considerazioni sull’unificazione e sulla modernizzazione linguistica dell’Italia (ricavabili soprattutto da scritti sparsi come l’articolo Mosche cocchiere, 1896, o la recensione al primo volume del Dizionario della lingua italiana di Tommaseo e ...
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ALIPHEIRA (᾿Αλίϕειρα e, più tardo, ᾿Αλίϕηρα)
A. Orlandos
La città più occidentale dell'antica Arcadia (Polyb., iv, 77, 10), presso i confini tra l'Elide e la Triphilia, nella regione dei Cinurei, era [...] festa della città in occasione della quale si sacrificava all'eroe Myagros perché tenesse lontano dalle carni dei sacrifici le noiose mosche.
La sommità della collina e parte delle sue pendici furono provviste in periodo storico (V-IV sec. a. C.) di ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] d'arte nuovo, nei quadri di natura morta, nei quali abbondano soprattutto animali minuti, farfalle, lucertole, chiocciole, mosche, ecc., finché la curiosità suscitata da un animale poco conosciuto fino allora, il rinoceronte, non suggerisce a Pietro ...
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SALMONELLA
Mirella Fantasia
(v. salmonelle e salmonellosi, App. III, II, p. 651)
I microrganismi appartenenti al genere Salmonella sono ubiquitari (anche se nelle diverse aree geografiche esistono notevoli [...] del primo isolamento del nuovo sierotipo (S. london, S. panama, S. tel el kebir). Al congresso internazionale di microbiologia (Mosca, 1968) si decise di unificare in un unico nome i nomi composti (S. typhimurium, S. choleraesuis, S. telelkebir ...
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TRIPANOSOMIASI (da tripanosoma; sin. Castellanosi, da A. Castellani)
Aldo Castellani
Filippo Rho
Nno Baboni
Le tripanosomiasi o, più brevemente, le tripanosi sono malattie infettive causate da tripanosomi [...] , alcuni carnivori, compreso il cane. La sua estensione è in stretto rapporto con l'area di diffusione della mosca tsè-tsè. Questa mosca con il sangue di animali infetti assume anche il virus, il quale nell'intestino del nuovo ospite si moltiplica ...
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Si dice epidemia la manifestażione collettiva d'una malattia che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di durata più o meno lunga. La parola epizoozia (dal gr. ἐπί "sopra" e ζῷον "animale") [...] specie di zanzare, appartenenti al genere Anopheles, nei riguardi della malaria; il Pediculus vestimenti nel dermotifo; la mosca tze-tze nella tripanosomiasi o malattia del sonno, ecc. Gli Artropodi capaci d'operare siffatta trasmissione si chiamano ...
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LABRADOR (A. T., 125-126)
Herbert John Fleure
Grande penisola dell'America Settentrionale, che si protende verso N. tra la Baia di Hudson e l'Oceano Atlantico, vasta circa 1 milione e mezzo di kmq., [...] perturbazioni violente, eccettuate le tempeste magnetiche che rendono difficile la navigazione. Grande fastidio, d'estate, dànno zanzare e mosche.
Le alture e tutta l'estrema parte settentrionale del Labrador sono nude, ma i fianchi delle valli sono ...
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mosca
mósca s. f. [lat. mŭsca]. – 1. a. Genere di insetti ditteri brachiceri dal corpo tozzo, con solo il primo paio di ali atte al volo, essendo il secondo paio modificato a formare due strutture per la stabilizzazione del volo (bilancieri);...
moscato1
moscato1 agg. [der. di mosca]. – 1. Del mantello del cavallo, cosparso di macchiette di peli neri. 2. Con sign. più generico, non com., di stoffa o d’altra superficie in cui lo sfondo a tinta unita sia punteggiato di macchioline scure.