(IX, p. 666; App. II, I, p. 550)
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi nella conoscenza dei livelli di organizzazione cellulare. Le nuove tecniche di biologia molecolare, di genetica e [...] strato di molecole lipidiche di 4÷8 nm sul quale sono inserite le proteine. In accordo con il modello del ''mosaico fluido'', proposto da G.L. Nicolson, le molecole lipidiche sono libere di muoversi lateralmente e formano un doppio strato liquido ...
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PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo
Fabio De Sio
PONTECORVO, Guido Pellegrino Arrigo. – Nacque a Pisa, il 29 novembre 1907, primo di otto figli di una famiglia ebrea prominente ma poco praticante. Il [...] sulla natura e l’azione del gene fossero venute da altri laboratori e altri modelli (il batteriofago, il virus mosaico del tabacco e Neurospora), il lavoro di Pontecorvo su Aspergillus portò sviluppi importanti, soprattutto la scoperta del ciclo ...
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SESSO (XXXI, p. 481; App. II, 11, p. 813)
Giuseppe Montalenti
Le più notevoli scoperte dell'ultimo decennio, relative ai problemi del s., sono quelle della cosiddetta "cromatina sessuale" e delle anomalie [...] dei cromosomi sessuali alla meiosi, oppure in una mitosi. In quest'ultimo caso possono originarsi individui costituiti da un mosaico di cellule con corredo cromosomico normale, e altre con corredo anormale. Alcuni casi sono stati descritti nell'uomo ...
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Citogenetica
Antonino Forabosco
La citogenetica è una disciplina della biologia piuttosto giovane. È nata infatti con la riscoperta delle leggi di Mendel, avvenuta nel 1900, che fece constatare la stretta [...] le cellule che derivano da esse per mitosi. Se l'evento è precoce nello sviluppo embrionale, l'individuo è 'a mosaico', possiede cioè organi e tessuti nei quali sono presenti da due a più popolazioni di cellule con differente cariotipo, una delle ...
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Batterio
Gabriella Argentin
Il termine batterio deriva dal greco βακτήριον, "piccolo bastone", e viene comunemente usato per indicare microrganismi ubiquitari, talvolta patogeni, considerati gli organismi [...] antigenici, i più importanti dei quali sono superficiali: la superficie di un batterio deve essere pertanto considerata come un mosaico di antigeni, alla cui composizione concorrono varie sostanze, quali i materiali che formano lo strato mucoso e le ...
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NUCLEICI, ACIDI
Massimo Libonati
. Gli a. n. si distinguono in due tipi, l'a. deossiribonucleico (DNA) e l'a. ribonucleico (RNA). Entrambi sono molecole di grandi dimensioni preposte a una funzione [...] piante, dei batteri. Fra i primi basti ricordare i virus della poliomielite e dell'influenza; fra i secondi lo studiatissimo virus del mosaico del tabacco; fra gli ultimi i piccoli batteriofagi MS2, R17, M12, Qβ, ecc. In tali virus l'RNA funge a un ...
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Biochimica
Jean Roche
di Jean Roche
Biochimica
sommario: 1. Introduzione. 2. Strutture molecolari e organizzazione cellulare: a) dai costituenti organici semplici alle macromolecole; b) organizzazione [...] continui perfezionamenti ha raggiunto un potere risolutivo di due unità ångström, limite destinato a ridursi ulteriormente. Il virus del mosaico del tabacco, ad esempio, studiato fin dal 1935 da W. M. Stanley, si presenta sotto forma di cilindri di ...
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Ecosistemi regolati dall'uomo
Fabio Caporali
(Dipartimento di Produzione Vegetale, Università della Tuscia, Viterbo, Italia)
La pressione demografica e tecnologica ha influito sensibilmente sugli ecosistemi [...] degli agricoltori interessa segmenti territoriali elementari ben definiti (aziende agrarie), e questi nel loro insieme costituiscono un mosaico di tessere che caratterizza l'ambiente rurale nel suo complesso. In Italia, circa tre milioni di aziende ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] (proteine transmembrana). I fosfolipidi non hanno una struttura rigida, ma sono organizzati secondo una disposizione a mosaico fluido, tale da permettere il movimento delle molecole proteiche. Sulla superficie esterna della membrana cellulare di ...
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La grande scienza. La genetica del comportamento
Ralph J. Greenspan
La genetica del comportamento
La convinzione che i caratteri comportamentali si trasmettano da una generazione alla successiva è antica. [...] in un moscerino parte del cervello si sviluppa come maschio e il resto come femmina ‒ in quello che è denominato 'mosaico genetico' ‒ si è visto che il comportamento dipende da quali porzioni del cervello sono maschili e quali femminili (Hall 1994a ...
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mosaico1
moṡàico1 agg. [dal lat. tardo Mosaicus, variante di Moysaicus] (pl. m. -ci). – Di Mosè, relativo a Mosè, personaggio biblico, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto: legge m., v. legge, n. 1; patto...
mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...