Medicina
Porzione o faccia o parete o strato che costituisce la parte inferiore di una formazione anatomica: per es., p. della bocca; p. delle fosse nasali; p. dell’orbita; p. del quarto ventricolo; p. [...] Roma perdurò fino al 16° sec. e si diffuse fino in Inghilterra (chiesa di Westminster, 1268).
Fuori d’Italia il mosaico fu presto sostituito dalla pietra e dalla terracotta. In Inghilterra si ebbero p. in piastrelle di terracotta di valore artistico ...
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(o corpo) Ghiandola a secrezione interna, annessa all’encefalo, detta anche epifisi. È un corpo a forma di pigna, che nell’uomo adulto raggiunge circa 120 mg, rivestito dalla pia madre e suddiviso in [...] caratterizzato dalla proliferazione di grosse cellule sferoidali e di piccole cellule di tipo linfocitario disposte a mosaico, talvolta dalla presenza di cellule mucosecernenti o di aree simili a tessuto muscolare, nervoso, tiroideo. Si ...
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Pelle animale trasformata, mediante i processi di concia, in una sostanza imputrescibile e di lunghissima conservazione. Si trasforma in c., dopo essere stato liberato dall’epidermide, dai peli, dalle [...] fine del Medioevo, e dette origine ai c. d’oro, incisi, sbalzati, pirografati, impressi a secco, decorati in oro, lavorati a mosaico. I c. d’oro hanno applicato un fondo dorato e argentato poi cesellato, sul quale spiccano ornamenti a vivaci colori ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] m. appaiono costituite da tre strati, due scuri all’esterno e uno chiaro all’interno. Il modello strutturale detto modello a mosaico fluido, proposto da S.J. Singer e G.L. Nicolson nel 1972, definisce le m. biologiche come soluzioni bidimensionali di ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] è una calotta sfaccettata per la presenza di corneole, una per ogni ommatidio. L’o. composto dà una visione ‘a mosaico’; l’immagine sarà poi integrata nei centri nervosi.
Vertebrati
Gli o. pari dei Vertebrati si originano da due intumescenze del ...
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Ombelico
Daniela Caporossi
Red.
Marco Bussagli
L'ombelico (dal latino umbilicus, derivato da umbo, "umbone") è una formazione cicatriziale, localizzata sulla superficie anteriore dell'addome, lungo [...] segnato dalla presenza della colonna eretta dall'imperatore Adriano. Questa centralità è tutt'oggi documentata da un mosaico della seconda metà del 6° secolo d.C., contenente una rappresentazione topografica della Terra Santa, rinvenuto nel ...
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Visione
LLamberto Maffei
di Lamberto Maffei
Visione
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni sull'anatomia del sistema visivo. 3. Elettrofisiologia della visione: a) recettori retinici; b) neuroni retinici; [...] è stato facile notare le proprietà di analisi del sistema. Nella retina l'immagine viene finemente scomposta dal mosaico dei recettori e dei campi recettivi. Nel corpo genicolato l'immagine subisce una prima preelaborazione che cerca di mettere ...
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mosaico1
moṡàico1 agg. [dal lat. tardo Mosaicus, variante di Moysaicus] (pl. m. -ci). – Di Mosè, relativo a Mosè, personaggio biblico, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto: legge m., v. legge, n. 1; patto...
mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...