Genere fondato da Linneo, appartenente alla famiglia delle Euforbiacee, tribù delle Acalifee, ricco di oltre 300 specie erbacee, suffrutescenti o arboree nelle regioni calde del globo. Qualcuna si trova [...] in coltura: una (Acalypha godseffiana Mast.) si presta per aiuole e per parti rilevate nei lavori a mosaico; una (A. virginica L.) originaria dell'America boreale si è spontaneizzata in parecchi punti del nostro paese. I fiori sono monoici, o ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] e come tali sono intesi per la collocazione di un complesso di motivi geometrici entro un rettangolo inserito in un ampio campo bianco, due mosaici rinvenuti a Brescello e altri ad Ancona, a Bologna, ad Altino, tutti databili al I e IIl sec. d. C. I ...
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Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (v. vol. V, p. 997)
P. Moreno
Alle fonti va aggiunto un epigramma frammentario pervenuto attraverso un papiro, che descriveva un quadro di Apelle concludendo [...] , in coincidenza con l'inizio dell'attività di P. (370-360 a.C.). Attorno al 330 è attestato in grande scala nel mosaico di ciottoli a Durazzo. L'apoteosi della donna tra le corolle rammenta un altro soggetto di P., l'amata Glicera ritratta insieme ...
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AΝΤIΡHILOS, 2° (v. vol. I p. 438)
P. Moreno
Numerosi gli apporti per la restituzione del Satiro aposkopèuon (Jucker; Matz; Segall), che sarebbe stato ispirato alle più antiche rappresentazioni della [...] dal mare.
Con la sua cornice di mascheroni (possibile riferimento ai grỳlloi) e girali popolati di figure, l'altro mosaico di Setif, che inserisce personaggi della famiglia reale nel fastoso Trionfo di Dioniso, apre fin dalla sua prima presentazione ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] di A. Barovier. Altre invenzioni della fine del 15° sec. furono i lattimi, o bianchi opalescenti, i v. a mosaico, fabbricati con frammenti di canne colorate e di ispirazione anticheggiante, i calcedoni, a imitazione di pietre dure. Agli inizi del 16 ...
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Prima del 1860 la cucina regionale contrassegna la società di un piccolo Stato come il Granducato di Toscana, oppure si diversifica ed è ligure o piemontese all’interno del Regno sabaudo, ovvero lombarda [...] di una famiglia e delle sue terre riceve l’attenzione crescente di quanti ridisegnano le singole parcelle del mosaico regionale. È una focalizzazione con quella lente di ingrandimento che permette di vedere il passato, anche remoto, incrociando ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] che longitudinale (lungo la sua lunghezza). In tal modo si arrivò all'imponente teoria di Roux-Weismann dello sviluppo a mosaico.
Nel 1888 Roux completò il suo lavoro più famoso sulle uova di rana, i cosiddetti 'esperimenti del mezzo embrione', che ...
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Vedi CHERONEA dell'anno: 1959 - 1994
CHERONEA (v. vol. II, p. 545)
A. K. Andreiomenou
Gli scavi effettuati nell'ultimo ventennio hanno portato alla luce i resti di alcuni edifici di epoca romana: a Ν [...] del villaggio odierno quattro costruzioni in laterizio; a O una terma di notevoli dimensioni con pavimenti a mosaico e rivestimenti parietali marmorei; nella zona dell'antico teatro un tratto di edificio monumentale costruito con grandi blocchi di ...
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GEON (Ghiḥün, Γήων, Geon)
Red.
Uno dei quattro fiumi del Paradiso Terrestre.
Secondo la Bibbia (Gen., ii, 10-14) è il secondo dei fiumi che nascono da quello che esce da Eden ad irrigare il giardino, [...] di Die esce da una protome barbata come gli altri quattro fiumi. Come personificazione è raffigurato invece nel settimo riquadro del mosaico pavimentale della basilica cristiana di Qaṣr el-Lebia (v. vol. v, p. 584) in Cirenaica del 539 circa. È una ...
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KASTALIA (Κασταλία)
E. Joly
Fanciulla di Delfi che per sfuggire ad Apollo si uccise, precipitandosi nella fonte sacra che sgorga ad E del santuario di Delfi in una gola delle Fedriadi. Secondo Pausania [...] di Portus Magnus, al museo di Orano, con l'arrivo di Latona a Delfi. K. è ancora raffigurata su un mosaico da Qasr el-Lebia (v.).
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 996, s. v.; Kroll, in Pauly-Wissowa, X, 2, 1919, c. 2338, s. v., n ...
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mosaico1
moṡàico1 agg. [dal lat. tardo Mosaicus, variante di Moysaicus] (pl. m. -ci). – Di Mosè, relativo a Mosè, personaggio biblico, liberatore del popolo d’Israele dall’Egitto e suo legislatore nel deserto: legge m., v. legge, n. 1; patto...
mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...