Angilberto II
M. Delle Rose
Arcivescovo di Milano dall'824 all'859, A. è da considerarsi uno dei protagonisti della vita politica e religiosa milanese in età carolingia. Probabilmente di origine franca, [...] e cultura, ivi, pp. 241-275.
V.H. Elbern, Die Karolingische Goldschmiedekunst in Mailand, ivi, pp. 293-315.
C. Bertelli, Mosaici a Milano, ivi, pp. 333-351.
id., Sant'Ambrogio da Angilberto II a Gotofredo, in Il millennio ambrosiano. La città del ...
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DESIDERIO da Montecassino
H. Toubert
(o Dauferio)
Abate di Montecassino (1058-1086) all'epoca dell'apogeo del monastero benedettino e poi papa con il nome di Vittore III, D. fu tra coloro che in età [...] S. Giovanni in Laterano, e nei programmi dei mosaici e delle pitture murali, eseguiti nella basilica cassinese e Cassin, MEFR 83, 1971, pp. 187-261; E. Kitzinger, The First Mosaic Decoration of Salerno Cathedral, JÖByz 21, 1972a, pp. 149-162 (rist. ...
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GIOVANNI VII, papa
Luigi Andrea Berto
La data della sua nascita è sconosciuta, ma sappiamo che era originario della Grecia e che il nome di suo padre era Platone e sua madre si chiamava Blatta. Giovanni, [...] e il ritorno della concordia tra Roma e Costantinopoli.
Un'altra rivendicazione del primato di Roma sembra essere attestata da alcuni mosaici, i quali decoravano la cappella dedicata a Maria che G. fece costruire in S. Pietro e dove fece porre la ...
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Alfano di Salerno, Santo
P. Morpurgo
A. I, arcivescovo di Salerno, nacque da una nobile famiglia longobarda intorno al secondo decennio del sec. 11° e morì nel 1085. Fu autore di odi, poemi sacri e [...] di Salerno. L'imitazione di modelli aulici che caratterizzò gli stili dei mosaicisti neocampani che lavorarono per gli arcivescovi A. e Ugo di Capua appare sia nei mosaici del duomo di Salerno, sia in quelli della cattedrale di Capua (Guiglia ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] gli esempî più notevoli: affreschi nell'aula cultuale di Dura Europo (3° sec.); varî sarcofagi del 4° e 5° sec.; mosaici nel duomo di Monreale (12° sec.); vetrate della cattedrale di Bourges (13° sec.); affreschi di Masolino e Masaccio in S. Maria ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] , come già quello ebraico del 3° sec. (Dura Europos), usò quest’immagine per raffigurare la divinità in mosaici, sarcofagi, miniature (scene della Creazione, della vita dei patriarchi, Battesimo di Cristo, Ascensione, Pentecoste). Situata sempre al ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] preferenza la clamide purpurea o il lóros della corte imperiale e impugna con la destra il labaro con il trisághion, come nei mosaici del sec. 6° sull'arco trionfale di S. Apollinare in Classe a Ravenna. In età longobarda l'immagine di M. venne posta ...
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CARLO IV di Lussemburgo, Imperatore
M. Mihályi
Nato nel 1316 a Praga, ove morì nel 1378, C. era figlio di Giovanni (1296-1346), conte di Lussemburgo e re di Boemia dopo la morte del cognato, ultimo [...] a ospitare la tomba del santo patrono nazionale; tra la cappella e la torre venne collocata la porta d'Oro, con mosaici realizzati da artisti veneziani su cartoni di Nicolò Semitecolo. Il triforio del S. Vito ospita inoltre una galleria di ventuno ...
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GREGORIO Nazianzeno, Santo
G. Galavaris
Predicatore, patriarca di Costantinopoli e Dottore della Chiesa, detto il Teologo, nato intorno al 330 ad Arianzo (presso Nazianzo in Cappadocia), dove morì nel [...] e talvolta nei manoscritti. Nei primi esempi le figure, considerate alla stregua di icone, vengono rappresentate frontalmente: è il caso dei mosaici di Hosios Lukas (primo quarto del sec. 11°; Diez, Demus, 1931, fig. 16), di quelli di Cefalù (1148) e ...
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CASATI, Conte
Agostino Paravicini Bagliani
Lombardo di origine, il C. viene chiamato nei documenti contemporanei "Comes de Casate" o "de Caxate" e, da cardinale, "Comes tituli SS. Marcellini et Petri [...] ; la cappella nella quale era stata sistemata la tomba del C. è ora scomparsa; rimangono soltanto alcuni frammenti di mosaici a disegno geometrico, una parte degli archi e il bassorilievo raffigurante il Cardinale Colonna presentato da s. Giovanni ...
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mosaicato
moṡaicato agg. [der. di mosaico2]. – 1. Nel linguaggio artistico, fatto, ornato a mosaico: pavimento mosaicato. 2. In patologia vegetale, detto di pianta o organo vegetale affetto dalla malattia del mosaico. 3. In legatoria, di legatura...
mosaicismo
moṡaicismo s. m. [der. di mosaico, nel sign. biologico]. – In biologia, fenomeno per cui un individuo presenta regioni del corpo caratterizzate da linee cellulari che, sebbene derivino dallo stesso zigote da cui derivano le altre,...