(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] questo è seguito dalla designazione del veggente e presunto autore: A. di Abramo, di Baruch, di Elia e Sofonia, di Lamec, di Mosè, di Paolo, di Pietro, di Stefano, di Tommaso.
A. canonica
Il libro dell’A. è il ventisettesimo e ultimo tra gli scritti ...
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Vicino Oriente antico. Teologia
Wilfred G. Lambert
Alfonso Archi
Lester L. Grabbe
Gherardo Gnoli
Teologia
Teologia mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Le moderne categorie di scienza, di filosofia [...] primi capitoli della Genesi e nelle storie dei patriarchi, ed è il nome con il quale il dio di Israele si rivela a Mosè nell'Esodo. Eppure, un esame più attento rivela la presenza di alcune anomalie.
In primo luogo, un gran numero di nomi personali ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] parola non si limita a quanto è scritto nella tōrāh, ma si estende a tutta la tradizione tramandata oralmente dai tempi di Mosè ai profeti, e quindi ai maestri interpreti della legge.
Nel Nuovo Testamento oggetto della r. è Dio stesso, che nessuno ha ...
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Teologo protestante e biblista (Norimberga 1901 - Heidelberg 1971), prof. alle univ. di Jena (1934), di Gottinga (1945), di Heidelberg (dal 1950). La sua maggiore opera è la Theologie des Alten Testament [...] in Gesammelte Studien zum Alten Testament (2 voll., 1958 e 1973) e in Gottes Wirken in Israel (1974). Da ricordare anche i commentarî al primo e al quinto libro di Mosè (1949-53 e 1964; trad. it. 1978-79) e Weisheit in Israel (1970; trad. it. 1974). ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] distintivo del culto di Cristo, che è Dio fattosi uomo per salvare l’uomo, morto e risorto al terzo giorno; né Mosè né Maometto né Buddha né Zaratustra né Mani, infatti, ebbero mai culto divino.
A questo elemento differenziante del c. si aggiunge ...
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Zōhar Libro sacro dei cabalisti, più esattamente Sēfer ha-zōhar («Libro dello splendore»). È una delle fonti della cabala accanto alla Bibbia e al Talmūd. Nella sua parte principale è un midrāsh sul Pentateuco, [...] scritti: Il midrāsh segreto, I segreti della Tōrāh, La grande assemblea, La piccola assemblea, Il pastor fido, Gli ordinamenti. La parte principale è ritenuta una composizione fatta tra gli anni 1260 e 1280 da un solo autore, forse Mosè de León. ...
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Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] 9,2.
142 Eus., v.C. IV 29.
143 Eus., v.C. I 32,3; IV 17; IV 29,1.
144 Eus., v.C. II 11,2-12,2 (paragone con Mosè); IV 17.
145 Eus., v.C. I 12,2.
146 Eus., v.C. I 47,3; II 12,2.
147 Su questo, più ampiamente, A. Monaci Castagno, L’agiografia, cit., pp ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...]
La legge religiosa del popolo ebraico è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del Pentateuco. Tale legge è molto dettagliata: vi sono per es. precise regole in fatto ...
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ZERVANISMO (dal pers. zervān akarana "tempo illimitato")
Antonino Pagliaro
Più che rappresentare in seno allo zoroastrismo (v.) una setta con propria dottrina e cerchia chiusa di adepti, lo zervanismo [...] tale nozione fu materia di speculazione teologica già nel sec. IV a. C., oltre che nella menzione di Beroso di un Zerovanus (in Mosè di Chorene, I, 5) da identificare con Zarathustra, e nei riflessi che se ne ebbero nel libro di Enoch in parti che ...
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AMBROGIO
Margherita Giuliana Bertolini
Proveniente dalla potente famiglia, forse vassalla del vescovato, dei signori di Mozzo, località situata all'estrema propaggine occidentale dei colli di Bergamo, [...] -140; B. Belotti, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi,I, Milano 1940, pp. 283, 287, 289, 291-296, 302-304, 491; G. Cremaschi, Mosè del Brolo...,cit., pp. 5, 50,66-70, 106, 142, 147-149, 213 s.;G.L. Barni, Dagli albori del Comune all'incoronazione di ...
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Mose
s. m. inv. Acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, ideato tra il 1988 e il 1992 per difendere la città di Venezia dall’acqua alta attraverso un complesso sistema di dighe mobili, in corso di realizzazione dal 2003. ◆ La vicenda...
NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta Italia, alla gente di pianura, e sfila...