INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] o aFGH, è fortemente acido e si estrae dal tessuto cerebrale; il secondo, o bFGF, è basico e deriva principalmente al centro di questo tendono a fondersi attorno ad altri macrofagi morti, e la fusione dà origine alle cosiddette ''cellule giganti'' ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] sintomi nervosi hanno la maggior gravità nel tipo A, che porta a morte il paziente nei primi anni. L'esame del fondo dell'occhio rivela e di eparansolfato, e accumulo di gangliosidi nel tessuto cerebrale.
Nel tipo II (malattia di Hunter) vi è ...
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Nerve Growth Factor (NGF)
Pietro Calissano e Rita Levi-Montalcini
Scoperta e proprietà del Nerve Growth Factor
di Pietro Calissano
Un organismo è costituito da miliardi di cellule, organizzate in tessuti [...] al resto delle cellule vicine, come si verifica nel caso di morte cellulare per necrosi conseguente, per es., a un trauma o ad RNA messaggero (mRNA) sono presenti in determinati settori cerebrali durante lo sviluppo e le fasi successive. Inoltre, ...
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VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] a trasmettere in scimmie (scimpanzè) un agente filtrabile da tessuto cerebrale umano infetto. La natura del v. è sconosciuta. Un emorragica argentina è del 3-15%; rare sono le morti dovute a infezioni da parte del v. della coriomeningite linfocitica ...
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PALEOANTROPOLOGIA (XXVI, p. 1; App. II, 11, p. 486)
Sergio SERGI
La preominazione (preumani e non preumani). - Nuove scoperte di primati fossili e la revisione del materiale già conosciuto hanno portato [...] Tanganica), associata ad una cultura chelleana, la parte cerebrale di un cranio di grande capacità che presenta povertà di forme caratterizzano l'altro momento, il quale segna la morte di una gran parte di esse, mentre le sopravvissute in stato ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] migrazione verso il sito definitivo negli emisferi cerebrali.
Al contrario, quando l'inattivazione riguarda morte cellulare in organi specifici), progressione dell'infezione da virus HIV (carenza di linfociti T), danni derivati da ischemia cerebrale ...
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Molecola
Amilcare Carpi De Resmini
(XXIII, p. 548; App. II, ii, p. 338)
Molecole messaggere gassose
Nell'organismo vivente, ordini e informazioni percorrono una rete nella quale le fibre nervose e gli [...] tempo i macrofagi stessi che vedrebbero concludersi con la morte il ciclo funzionale avviato dalla loro attivazione. Non è ipotesi di un intervento di CO in queste forme di patologia cerebrale. Le analogie fra gli effetti imputabili a CO e quelli più ...
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PROTEINE
Franca Ascoli
(XXVIII, p. 371; App. II, II, p. 621; IV, III, p. 78)
Gli studi rivolti alla caratterizzazione strutturale e funzionale delle p. hanno subito un nuovo impulso e una rinnovata [...] di alcune malattie neurologiche, la cui causa non è stata ancora compresa, che provocano progressiva degenerazione cerebrale, anche fino alla morte. Infatti, l'agente virale infettante di una malattia che colpisce le pecore, detta ''scrapie'', non ...
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Fisiologo, nato a Pavia il 4 aprile 1860; morto a Pisa il 9 dicembre 1937. Nel 1884 s'addottorò a Torino; fu assistente di A. Mosso; libero docente di fisiologia nel 1887; professore straordinario nel [...] nervoso (eccitabilità della sostanza grigia cerebrale, centri nervosi vasomotori, simpatico Baglioni). Dal 1905 collaborò alla redazione delle Archives italiennes de Biologie (fondate da C. Emery e A. Mosso nel 1882), che diresse dal 1910 alla morte. ...
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Biologia
Emanuele Padoa; Eraldo Antonini
di Emanuele Padoa ed Eraldo Antonini
BIOLOGIA
Biologia di Emanuele Padoa
sommario: 1. Introduzione. 2. Caratteri essenziali degli organismi viventi. 3. Le proteine: [...] gradualmente all'uniformità, alla degradazione e alla morte. Non vi contraddicono, perché il bilancio portato dai bruti all'uomo, con un progresso del volume delle masse cerebrali dai 500 cm3 degli Australopitechi ai 680 dell'Homo habilis, agli 800 ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...
premorte2
premòrte2 (pre-morte) s. f. Condizione di morte clinica, in cui il battito del cuore è da poco cessato, ma, secondo alcune esperienze esaminate dalla scienza medica, si registrerebbe ancora un’attività cerebrale con elementi di coscienza....