Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] San Samuele, diretta da G. Imer, col quale tornò a Venezia, impegnandosi a scrivere per i teatri di proprietà del patrizio ; ammalatosi, morì nella miseria. Solo il giorno dopo la sua morte un decreto della Convenzione, su proposta di J.-M. Chénier, ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] di lui (1526). Si rifugiò quindi a Mantova (1526-27) e infine a Venezia, dove trovò sicura e stabile sede sino alla morte; qui l'A. poté continuare, per mezzo di lettere, rime, pronostici satirici, la sua attività di commentatore mordace degli uomini ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] Arrestato (13 ott. 1820), fu condannato (1821) alla pena di morte, commutata poi in venti anni di carcere duro da scontarsi nello d'Engaddi e Igina d'Asti, composte in carcere a Venezia; Leoniero da Dertona, composta allo Spielberg, poi Gismonda ...
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Poeta russo (Leningrado 1940 - New York 1996). Di famiglia ebrea, autodidatta, avendo lasciato la scuola a 15 anni, cominciò a pubblicare le sue poesie nel 1958. Processato per "parassitismo", subì un [...] Iosif Brodskij", 4 voll., 1992-95), e dopo la sua morte si è dato inizio alla pubblicazione della sua opera completa. Inoltre alla poetessa M.I. Cvetaeva (O Cvetaevoj "Sulla Cvetaeva", 1997). Per suo espresso desiderio è stato sepolto a Venezia. ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell'univ. di Padova. Dal suo di letteratura greca (1781), egli ristampò nel poema La morte di Ettore (1795). Il C., come è stato giustamente ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] ; implicato nella congiura del 1522 contro il cardinale Giulio de' Medici, fuggì a Venezia e di lì in Francia (mentre due dei congiurati furono condannati a morte); tornò a Firenze nel 1527 dopo la cacciata dei Medici ed ebbe affidate missioni ...
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Scrittrice algerina di lingua francese (Chercell 1936 - Parigi 2015). Nelle sue opere si è soffermata su temi quali la conquista delle libertà umane unita a una ridefinizione dell'identità personale, anche [...] d'Algérie (1996; trad. it. 1998) e Oran, langue morte (1997; trad. it. Nel cuore della notte algerina, 1998), sulle delle donne, premio della critica internazionale alla Mostra del cinema di Venezia (1979); La Zerda et les chants de l'oubli (1982 ...
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Letterato (Firenze 1503 - ivi 1565). Il V. è una delle figure tipiche del Cinquecento italiano. Fu uomo d'ingegno vivace anche se non profondo, di cultura vasta sebbene superficiale. La sua opera più importante [...] a studiare giurisprudenza e divenne procuratore e notaio. Dopo la morte del padre, rimasto erede di una notevole sostanza, si . Repubblicano, seguace degli Strozzi, fu esule con essi a Venezia, passando poi a Padova e a Bologna, dove fu allievo ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa [...] et sur monsieur de Voltaire (1777).
Vita e opere
A Venezia strinse amicizia coi due Gozzi e fu poi a Milano, dove contro il Buonafede. Nel 1766 tornò a Londra, dove rimase fino alla morte (si allontanò solo nel 1768-69 e nel 1770-71 per un viaggio ...
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Scrittore (Firenze 1513 - Monselice 1574). Spirito inquieto e curioso, ingegno versatile e bizzarro, fu autore prolifico. Sua opera maggiore sono I marmi (1553).
Vita
Frate servita, abbandonò nel 1540 [...] stamperia con poca fortuna. Dopo altri vagabondaggi, si fermò a Venezia dove fu tra i primi componenti dell'Accademia Pellegrina con il dove visse solo e in modo stravagante fino alla morte.
Opere
Polemizzò con L. Domenichi e soprattutto con l ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...