Pittore (Messina 1430 circa - ivi 1479). Influenzata all'inizio dalla pittura borgognona e fiamminga, di cui risentono le prime opere, l'arte di A. in seguito matura in una resa di forme grandiosamente [...] 1476).
Vita
Le scarse notizie documentarie si riferiscono alla sua attività in Sicilia e in Calabria, dal 1457 all'anno della morte, e a un viaggio a Venezia e a Milano (1475-76). Tra il 1450 e il 1460 circa si trova a Napoli dove subisce l'influsso ...
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Architetto e scultore (Venezia 1598 - ivi 1682). Fu il massimo architetto di uno stile, il barocco veneziano, caratterizzato non dalla modellazione di masse e chiaroscuro, ma dalla successione di quinte [...] . Fu poi apprendista presso V. Scamozzi e, in seguito alla morte del padre e di Scamozzi, avvenute entrambe nel 1616, si mise architetto intorno al 1620. Fu architetto di Stato di Venezia dal 1640 al 1682.
Opere
La sua attività riassomma ...
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Pittore (Venezia tra il 1455 e il 1465 - ivi o Capodistria 1525 o 1526). Nella sua prima opera datata, l'Arrivo di s. Orsola a Colonia (1490), per la Scuola di S. Orsola a Venezia, i modi di Antonello [...] rinnovamento avvenuto nella pittura veneziana (Giorgione, Tiziano). Tra le opere migliori: la Morte di Maria di Ferrara (1508), la Presentazione al Tempio (Venezia, Gallerie, 1510) che sembra segnare un momento di ripresa, insieme al frammento ...
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Artista concettuale italiano (Borgofranco d'Ivrea 1934 - Torino 2023). Dopo aver sperimentato da autodidatta la pittura e la grafica si è dedicato a ricerche concettuali, dando vita ad opere basate sull'accostamento [...] contrapposti (come finito e infinito, visibile e invisibile, vita e morte) e sul rapporto tra uomo e natura. Ha partecipato a , Genova, galleria La Bertesca; varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta di Kassel; Biennale di San Paolo del ...
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Scultore e architetto (Firenze 1418 - Perugia, dopo il 1481). Attivo in molte città italiane, la sua arte raggiunse una inarrivabile eleganza nella decorazione del Tempio malatestiano a Rimini.
Vita [...] vita di s. Geminiano nel duomo di Modena. Nel 1446 è a Venezia, e nello stesso anno a Rimini, addetto alla decorazione plastica del dove rimane fino al 1470 circa. Dal 1473 fino alla morte lavora di nuovo a Perugia: frammenti dell'altare della Pietà ...
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Pittore e scrittore italiano (Ferrara 1896 - Milano 1956), una delle figure più interessanti della pittura italiana contemporanea e nello stesso tempo fra le più difficili a definirsi, perché interamente [...] fuori degli schemi correnti. Dipinse soprattutto paesaggi, nature morte, interni, ritratti. Il suo stile è rimasto interpretazioni dell'architettura e delle vedute di città, specialmente di Venezia e di Parigi. Scrisse: Prose (1920); Il Signor Luigi ...
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Scultore e architetto (Padova 1434 circa - ivi 1497 circa), allievo di Donatello, che accompagnò a Firenze circa il 1455, forse collaborandovi ai pergami di S. Lorenzo. La sua prima opera datata (1461) [...] compiute 1472) e al monumento Zocchi in S. Giustina. Fu poi a Venezia (lunetta della Scuola di S. Giovanni Ev., ora nei Musei di a P. Roccabonella in S. Francesco, compiuto, dopo la sua morte, da A. Briosco (1498): in esso, lo splendido rilievo in ...
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Pittore italiano (Pavia 1837 - Milano 1878), fratello del matematico Luigi. Studiò prima a Pavia presso G. Trécourt, poi a Venezia (1852-59), e a Milano con G. Bertini. Le sue prime opere, fino al Marco [...] . Il suo linguaggio pittorico più maturo e originale cominciò con I cugini (1870, ivi) e si svolse costantemente fino alla morte: eliminando ogni precisione di contorno il C. avvolse le sue figure in un alone d'atmosfera colorata e polverizzata, d ...
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Scrittore d'arte (Venezia 1706 - ivi 1778), conservatore della biblioteca di S. Marco. Pittore e incisore dilettante, si occupò specialmente della storia della pittura veneziana, integrando le Ricche miniere [...] M. Boschini con la Descrizione delle pubbliche pitture di Venezia, ecc. (1733); importante è la trattazione Della pittura , ecc.) formata dallo zio collezionista e incisore, suo omonimo (Venezia 1680 - ivi 1767), collezione che, da lui aumentata, fu ...
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Scultore e architetto (Sebenico 1440 circa - ivi 1475). Influenzato dalla scuola veneziana dei Buon e dei Dalle Masegne, interpretò in maniera originale il gotico. A Spalato (1444-48), tra le altre cose, [...] dell'arca. Si recò poi a Zara (1451), di là a Venezia e infine ad Ancona (1454-59), dove costruì la Loggia dei mercanti Francesco alle Scale, alla porta di S. Agostino (rimasta incompiuta alla sua morte) e a S. Chiara. Fu inoltre a Ragusa, a Pago e a ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...