Nato a Venezia nel 1487, di umile famiglia, fu discepolo del Musuro, insegnò greco a Venezia e nel 1521 a Firenze, protetto dal card. Giulio de' Medici. Nel 1524 passò a Roma, con molte speranze. Insegnante [...] , Demostene; lesse varie orazioni, compose versi latini e, pare, una tragedia sulla morte di Cristo. Lo scritto più importante è Medices legatus, sive de exilio libri duo (Venezia, 1522), dialogo inteso a dimostrare l'esilio non essere un male; e che ...
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. Cardinale inglese, era stato monaco benedettino di St. Alban, investito nel 1155 della diaconia dei Ss. Cosma e Damiano da Adriano IV, suo zio, col quale era venuto alla corte pontificia sotto Eugenio [...] Il papa lo mandò come suo legato in Inghilterra. Alla morte di Adriano, assicuratosi di Castel S. Angelo, Bosone s Pudenziana, e che accompagnò nel convegno con Federico Barbarossa a Venezia (1177). Oltre all'attività politica, ne svolse una ...
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Medico, filosofo e naturalista, nato a S. Elpidio d'Ancona verso la metà del Cinquecento (secondo altri biografi a Milano); insegnò botanica e farmacologia nell'università di Roma. Fu amico del cardinale [...] Sisto V; visse a Roma dal 1567 al 1600 data della sua morte. Fu autore di un gran numero di scritti intorno alla storia di , lacubus, fluminibus, balneis totius orbis libri VII (Venezia 1571 e parecchie altre edizioni) che contiene molte preziose ...
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TRON, Niccolò
Mario Brunetti
Figlio di Luca, è il 68° doge della serie tradizionale, succeduto a Cristoforo Moro. S'era arricchito nella mercatura, per ragione della quale aveva soggiornato a Rodi parecchi [...] passo per il diretto assoggettamento a Venezia dell'isola. La successiva morte di Giacomo e la vedovanza di di quel regno.
Bibl.: Oltre alle opere generali sulla storia di Venezia, e, per quanto riguarda Caterina Cornaro e Cipro, sotto queste voci ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Giuseppe Favaro
Anatomico, nato a Regalbuto (Enna) nel 1510 circa, morto a Palermo il 6 novembre 1580. L'Ingrassìa studiò a Palermo sotto G. B. Pietra, dotto medico, poi [...] in qualità di protomedico generale; quivi rimase sino alla morte. Durante tale periodo attese infaticabilmente, oltreché agli studî e expectatissima commentaria, editi postumi in Palermo nel 1603 e a Venezia nel 1604 (v. anatomia umana, III, p. 121). ...
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MARCHETTI, Alessandro
Giulio Natali
Scienziato e letterato, fu uno dei più notevoli epigoni di Galileo. Nato a Pontormo presso Empoli il 17 marzo 1633, fu allievo e successore del Borelli a Pisa, dove, [...] 1660, insegnò filosofia e poi matematiche sino alla morte, avvenuta il 6 settembre 1714.
In perpetua
Bibl.: F. Marchetti, Vita di A. M., premessa alle Poesie di lui, Venezia 1755; G. Carducci, Prefazione al Lucrezio del M., Firenze 1864; I. Carini, ...
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Nato in Alessandria di Piemonte il 20 marzo 1851. Iniziò gli studî col patrigno Pietro Cornaglia, e li completò, a cominciare dal 1868, al conservatorio di Milano, sotto la guida dei maestri Angeleri, [...] principali ricorderemo: una Messa da Requiem (scritta a Torino per il 27° anniversario della morte di Carlo Alberto); Isabella Spinola (Milano 1877); Maria di Warden (Venezia 1884), e la non ancora rappresentata Partita a scacchi, in un atto. Si ...
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Giurista e uomo politico, nato l'8 ottobre 1833 a Pordenone. Insegnò filosofia del diritto nell'Accademia scientifica e letteraria di Milano, poi, fino al 1889, diritto penale nell'università di Bologna. [...] positiva penale italiana. Per le sue idee sulla pena di morte ebbe a soffrire persecuzioni da parte dell'Austria. Patriota sommo senatore dal 1889.
Scritti principali: Della pena capitale (Venezia 1858); La riforma civile (1879); Trattati criminali ( ...
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Erudito, nato a Corfù il 2 luglio 1798. Nel 1825 ottenne a Venezia la cattedra del Collegio di marina, dove animò i giovani ai patrî ideali. Perseguitato dall'Austria si ritirò a Mirano (Venezia), dove [...] nelle scienze lettere ed arti del sec. XVIII e de' contemporanei compilata da letterati italiani di ogni provincia (Venezia 1834-1845, in 10 voll.), prezioso repertorio di storia letteraria, intonato a spirito nazionale.
Bibl.: G. Veludo, Parole ...
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(App. III, I, p. 600)
Direttore d'orchestra italiano, morto a Firenze il 7 settembre 1985. Dopo una breve e intensa carriera direttoriale nell'immediato dopoguerra, costretto a ritirarsi dall'attività [...] attività a Hilversum, nel 1970 a Lugano e dal 1966 all'Accademia Chigiana di Siena, dove rimase fino alla morte, formando centinaia di giovani direttori italiani e stranieri. Nel 1985 gli fu conferito a Venezia il premio ''Una vita per la musica''. ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...