Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] allievo, poi precettore di famiglie patrizie a Venezia, fu infine dal 1768 prof. di lettere ebraiche e greche nell'univ. di Padova. Dal suo di letteratura greca (1781), egli ristampò nel poema La morte di Ettore (1795). Il C., come è stato giustamente ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] ; implicato nella congiura del 1522 contro il cardinale Giulio de' Medici, fuggì a Venezia e di lì in Francia (mentre due dei congiurati furono condannati a morte); tornò a Firenze nel 1527 dopo la cacciata dei Medici ed ebbe affidate missioni ...
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Teologo (Montepulciano 1542 - Roma 1621). Gesuita, si distinse combattendo, nelle sue opere, le dottrine protestanti. Divenuto cardinale, intervenne come consigliere di papa Paolo V nelle principali questioni [...] attivamente nelle principali questioni del tempo, come l'interdetto di Venezia (1606), la controversia anglicana (1607-09), i processi n La causa di beatificazione, iniziata un anno dopo la sua morte, si concluse solo sotto Pio XI, che il 13 maggio ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] Costantinopoli, caduta nel 1453 in potere dei Turchi. Nel 1463 l'alleanza di Venezia con il papa Pio II, ottenuta da B., sembrò rendere possibile la crociata imminente, ma la morte del papa (1464) portò B. ad allontanarsi dalla Curia e a continuare ...
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Figlio (Visegrad 1326 - Nagyszombat 1382) di Carlo Roberto d'Angiò e di Elisabetta, figlia del re di Polonia Ladislao. Ereditò dal padre la corona d'Ungheria (1342) e dallo zio Casimiro III quella di Polonia [...] riuscirvi, mentre si impadronì (1358) della Dalmazia a danno di Venezia.
Vita e attività
Regnò come re d'Ungheria dal 1342. e contrasti, e si dimostrò sfavorevole ai Polacchi, che alla morte di L. accettarono come regina sua figlia Edvige a patto ...
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Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] -95), cori per l'Edipo tiranno di Sofocle nella traduz. di Orsatto Giustiniani (1585) per l'inaugurazione del Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 1985 la Fondazione G. Cini di Venezia e la Ricordi hanno avviato l'edizione dell'opera omnia di Gabrieli. ...
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Critico letterario (Torino 1719 - Londra 1789). Il B. fu il maggiore dei critici italiani del suo tempo e la sua pagina si ravviva anche artisticamente quando la vocazione polemica si illumina nella difesa [...] et sur monsieur de Voltaire (1777).
Vita e opere
A Venezia strinse amicizia coi due Gozzi e fu poi a Milano, dove contro il Buonafede. Nel 1766 tornò a Londra, dove rimase fino alla morte (si allontanò solo nel 1768-69 e nel 1770-71 per un viaggio ...
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Riformatore (Firenze 1508 - Roma 1567). Figlio di un alto funzionario di casa Medici, avviato alla carriera ecclesiastica, si recò giovanissimo a Roma, accolto in casa dello zio materno, il card. Bibbiena. [...] in Francia ospite di Caterina de' Medici. Nel 1552 era a Venezia, e già si erano fatte consistenti le voci su questo segreto e fu condannato (1558); ma a Roma egli si recò alla morte di Paolo IV (1559), ottenendo da Pio IV un riesame del processo ...
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Economista e uomo politico italiano (Verona 1879 - Roma 1969). Ha dato contributi importanti allo studio matematico dell'economia e a quello della dinamica economica. Come ministro delle Finanze ricondusse [...] e l'amministrazione.
Vita
Fu professore nelle univ. di Venezia, Padova, Ferrara e Roma (dal 1925), deputato, ; decaduto 1946) e membro dell'Accademia d'Italia. Condannato a morte in contumacia dal tribunale di Verona per aver aderito il 24 luglio ...
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Costumista italiano (Firenze 1927 - Roma 2019), tra i maggiori del teatro lirico e di prosa e del cinema italiano, capace di ricostruire con gusto antiquario e invenzione fantastica l'atmosfera e il costume [...] une p…, 1961; per il cinema Senso, 1954; Le notti bianche, 1957; Il gattopardo, 1963; La caduta degli dei, 1969; Morte a Venezia, 1971; Ludwig, 1972; L'innocente, 1976). In teatro ha lavorato fra l'altro con F. Zeffirelli (Lulù, 1950; Euridice, 1960 ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...