MANFRONI, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Cuneo il 13 giugno 1863 da Giuseppe e da Annunziata Cotta Morandini.
Giuseppe (Mortara, 18 genn. 1835 - Roma 1917), funzionario di polizia, dopo una lunga [...] esperienza nelle sedi più disparate e disagiate della penisola, dalla Sardegna all'Abruzzo, dalla Romagna alle Marche, nel 1870 aveva coronato la carriera iniziata nel 1852 con il trasferimento a Roma, ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] di X, a detta di X:
(15) secondo / a detta di Paolo, in quella mostra non c’è / c’era niente di interessante (in Mortara Garavelli 20012: 461)
o di verbi in forma non finita, come in (16):
(16) Giovanni, stando a quanto dice Lia, è un presuntuoso (in ...
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MALETTA, Alberico
Maria Nadia Covini
Nacque attorno al 1410 da Cristoforo, insigne giurista, consigliere ducale e conte palatino, di famiglia originaria di Mortara, probabile luogo di nascita del Maletta. [...] e varie terre a Campalestro, possedeva beni a Pavia e nel Pavese e un giuspatronato nella località di Cergnago nei pressi di Mortara. Teneva casa a Milano e a Pavia, nel palazzo già appartenuto a suo fratello Filippo, legum doctor.
Nel 1466 il nuovo ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo, nel senso che il nome assume funzioni normalmente svolte dal verbo (Mortara Garavelli 1971 e 1973; Dardano 19862).
Il prevalere del nome sul verbo dà luogo a una varietà di procedimenti che ...
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Baffi, Paolo
Economista e banchiere (Broni 1911 - Roma 1989). Laureatosi all’università Bocconi nel 1932, fu allievo di U. Gobbi e di G. Mortara; dal 1944 assunse la direzione dell’Ufficio studi della [...] Banca d’Italia, di cui divenne direttore generale nel 1960 e governatore nel 1975, e dalla quale, nel 1979, si dimise per potersi difendere da accuse di comportamenti scorretti, che si rivelarono poi completamente ...
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GIULIANI, Giuseppe
Mario Sbriccoli
Nacque il 16 luglio 1794 a Bereguardo, vicino Pavia, da Francesco e da Giuseppa Rusca. Compiuti i primi studi a Mortara, si laureò in giurisprudenza, nel 1813, nell'ateneo [...] pavese. Per raggiungere il padre, inviato ad Ancona come intendente di finanza del Regno d'Italia, scese nelle Marche e si avviò alla professione di avvocato, dopo aver sostenuto l'apposito esame e conseguito ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] enunciati in cui è «dislocato in fine di frase, o comunque dopo il verbo e in posizione e con intonazione parentetica» (Mortara Garavelli 2003: 87):
(9) Non lo sapevo nemmeno, di avere una mamma (Tiziano Scarpa, Stabat Mater)
Ma lo si trova anche ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] lineetta ha un tracciato più lungo e sottile, il trattino «è più corto e ha più spessore, almeno nelle stampe più precise» (Mortara Garavelli 2003: 36); se la prima ha in genere il ruolo di separare, operando sia entro la stessa frase sia tra frasi ...
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NEGRI, Luca
Ferruccio Calegari
Italia • Pavia, 4 ottobre 1973 • Specialità: Kayak
Iniziò a pagaiare alla Canottieri Ticino di Pavia, nel 1982, con l'allenatore Antonio Mortara. Ottenne risultati di [...] rilievo in campo nazionale, con quindicina di titoli nella massima categoria, e a livello internazionale: nel 1993 ai Mondiali di Copenaghen nono in K4 sui 500 m; nel 1994 ai Mondiali del Messico quinto ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] soggetto bensì determinano lo stato di cose su cui verte la loro enunciazione, sono detti tetici (cfr. Conte 1977; Mortara Garavelli 2001: 58). Perché possa essere tetico, un enunciato deve essere pronunciato da un’autorità specifica e in circostanze ...
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business center
loc. s.le m. inv. Edificio, o settore di edificio, destinato a ospitare uffici e sedi di rappresentanza per attività imprenditoriali. ◆ Il nuovo piano industriale [dell’aeroporto di Bologna] prevede, inoltre, l’espansione del...
mortaio
mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato in cucina, in farmacia e nei laboratorî...