PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] locale, dove era ancora fresca l’impronta lasciata da Cesare Cremonini, celebre filosofo aristotelico eterodosso, sostenitore della mortalità dell’anima e punto di riferimento del libertinismo italiano. Fu in quel contesto che Pallavicino ebbe modo ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] di crescita intrauterino, corrispondente a un peso alla nascita inferiore al 10° percentile. Il ritardo di crescita determina una mortalità perinatale 8 volte maggiore e aumenta il rischio di asfissia perinatale di 5 volte. I neonati con ritardo di ...
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MAGGIORE, Salvatore
Italo Farnetani
Nacque il 29 apr. 1879 da Filippo, medico, e da Giuseppina Mucoli a Palermo, presso la cui Università si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1904. Assistente [...] IX (1940), pp. 260-262; L'influenza del centro urbano di Messina nei riguardi della mortalità infantile, in I fattori dell'ambiente fisico e sociale della mortalità infantile, Roma 1941, pp. 258-260; Leucemie eosinofile, in Scritti medici in onore di ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] demografica
Fino a quando il tasso di natalità ha avuto solo un modesto margine di vantaggio su quello di mortalità, la popolazione mondiale è cresciuta lentamente. Con la rivoluzione industriale e il progresso scientifico e tecnologico, il tasso di ...
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FERRARIO, Giuseppe
Mario Crespi
Nato a Milano il 19 genn. 1802 da Andrea e da Luigia Trombetta, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Pavia nel 1825, discutendo la tesi Influenza fisiologica [...] asiatico del 1836, ibid. 1837; Storia documentata sulla proposta statistica clinica degli ospedali d'Italia, ibid. 1842; Della mortalità e dimora media dei malati nello Spedale Maggiore di Milano dal 1811 al 1844ed in quello dei rr. Fatebenefratelli ...
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BENEDETTO I, papa
Ottorino Bertolini
Di famiglia romana; il padre si chiamava Bonifacio; nulla sappiamo di lui per il tempo anteriore al suo avvento sulla cattedra papale. Nel corso del suo breve pontificato [...] un lenimento all'inedia passarono agli invasori: Roma stessa fu in pericolo, a causa della mancanza di viveri e per la mortalità che ne derivava tra la popolazione. La città venne salvata dalle navi che l'imperatore Giustino II (m. il 5 ott ...
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LIVI, Livio
Alessio Farcomeni
Nacque a Roma il 2 genn. 1891 da Ridolfo e da Luisa Bacci, entrambi di origini pratesi.
Il L. proveniva da un ambiente familiare borghese che aveva consuetudine con gli [...] dopoguerra. Il L. si dedicò inoltre allo studio della connessione tra la selezione matrimoniale e la mortalità, notando la minor mortalità dei coniugati rispetto ai non coniugati e spiegandola non già tramite effetti benefici del matrimonio, ma ...
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CHIARUGI, Vincenzio (Vincenzo)
Ugo Baldini
Nacque ad Empoli il 17 febbr. 1759 dal medico Anton Gregorio, di famiglia mercantile d'origine pratese, e da Margherita Conti, che morì per il parto. S'iscrisse [...] analoghe in Europa, era essenzialmente un reclusorio, con i degenti tenuti in cella in condizioni tali che determinavano una mortalità elevatissima. Questo è il fondo ambientale da cui emergerà la riforma chiarugiana, che, mentre tende a precisare la ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] avvenute nella libreria di Antonio Bulifon, nel corso delle quali si era discusso delle teorie di Lucrezio circa la mortalità dell'anima. Venne interrogato per altre cinque volte, finché, nel corso dell'ultima udienza, il 21 marzo, piegato forse ...
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DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] cerebrospinale epidemica e propose l'uso dei sieri preparati con stipiti locali, che si mostrarono efficaci nel ridurre la mortalità. Sosteneva il concetto dell'esistenza di una specie di diatesi allergica nella patogenesi delle malattie e le sue ...
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mortalita
mortalità s. f. [dal lat. mortalĭtas -atis]. – 1. letter. Condizione di chi è mortale, il fatto d’esser mortale (soggetto cioè a morire): c’è chi sostiene la m. dell’anima; Perché tu ogni nube li disleghi Di sua m. co’ prieghi tuoi...
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...