BETTONI, Carlo
Gian Franco Torcellan
Nacque il 27 maggio 1725 a Bogliaco nei pressi di Salò. Tradizioni familiari di grande agiatezza e di mentalità aperta alla cultura e agli interessi d'una moderna [...] beni inculti circa l'epidemia dei gelsi bianchi (Venezia 1771). Quando l'abate Giacomo Alberti pubblicò un'operetta Dell'epidemica mortalità dei gelsi e della cura e coltivazione loro (Salò 1773), egli lo accusò di plagio, pubblicando poi un Progetto ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Mario Infelise
PALLAVICINO (Pallavicini), Ferrante. – Nacque, settimo di 8 figli, a Parma il 23 marzo 1615 da Giangirolamo, marchese di Scipione, e da Chiara Cavalca, figlia del [...] locale, dove era ancora fresca l’impronta lasciata da Cesare Cremonini, celebre filosofo aristotelico eterodosso, sostenitore della mortalità dell’anima e punto di riferimento del libertinismo italiano. Fu in quel contesto che Pallavicino ebbe modo ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] avvenute nella libreria di Antonio Bulifon, nel corso delle quali si era discusso delle teorie di Lucrezio circa la mortalità dell'anima. Venne interrogato per altre cinque volte, finché, nel corso dell'ultima udienza, il 21 marzo, piegato forse ...
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PAOLO da Salo
Dario Busolini
PAOLO da Salò (Antonio Bellintani). – Nacque intorno al 1530 a Gazzane, attualmente frazione del Comune di Roè Volciano presso Salò, da Bellintano Bellintani, mercante asceso [...] Ripamonti, insieme con il riconoscimento del Tribunale della Sanità per aver consentito, con il suo governo, la diminuzione della mortalità.
Terminato l’incarico a Milano, il 24 agosto 1577 fu inviato nel lazzaretto di Brescia, dove i veneziani ...
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CONZIO, Giuseppe
Lorenzo Baldacchini
Nacque probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI a Chieri (Torino), dove suo padre Gerson, morto nel febbraio 1615, era rabbino.
Le condizioni degli ebrei [...] anime), che il Vallauri cita invece nella sua Storia della poesia in Piemonte con un lungo ti tolo italiano: Sulla mortalità dell'Israeliti patita in Chieri nel gran contagio pressoché generale negli anni 1630, 1631, venivano ricordati i nomi degli ...
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DE BONIS, Giovanni
Paolo Viti
Molto scarsi e frammentari sono gli elementi a noi noti della biografia di questo poeta aretino della seconda metà dei Trecento, e in generale desunti dai suoi stessi scritti.
Anche [...] il sacco di Arezzo del 1381, con la rievocazione delle stragi che sconvolsero la città; la X, Mors, descrive la terribile mortalità che devastò verso la fine del Trecento l'Italia meridionale e in cui morì anche Carlo d'Angiò: la parte finale è un ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] e sospetto di eresia. Il Porzio, nel suo scritto più importante, De humana mente disputatio, sosteneva infatti la tesi della mortalità dell'anima: una traduzione in volgare di questo trattato, anonima, che potrebbe essere opera del G. (cfr. B. Gamba ...
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mortalita
mortalità s. f. [dal lat. mortalĭtas -atis]. – 1. letter. Condizione di chi è mortale, il fatto d’esser mortale (soggetto cioè a morire): c’è chi sostiene la m. dell’anima; Perché tu ogni nube li disleghi Di sua m. co’ prieghi tuoi...
mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; nel linguaggio poet. e ascetico, argilla...