Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, vetro, porcellana, usato nei laboratori chimici, in farmacia e spesso anche in cucina, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia (v. fig.).
Anatomia
M. tibioperoneo (o tibio-fibulare) Il piano articolare della gamba nell’articolazione tibiotarsica, ...
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(IV, p. 705; App. I, p. 166; II, I, p. 258; III, I, p. 140; IV, I, p. 164)
Artiglierie terrestri. − Un quadro attuale dell'a. va riferito a un ipotizzabile conflitto fra due eserciti dotati di tutti i [...] zona osservata; apparati per la fonotelemetria e il rilevamento delle vampe, costituiti da strumenti elettronici; radar contro mortaio e di controbatteria, capaci di risalire, dal rilevamento di un breve tratto della traiettoria di un proietto o ...
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Arma leggera destinata al lancio di bombe, in dotazione alla fanteria già dalla Prima guerra mondiale, di facile impiego e di notevole efficacia, anche se di non grande precisione, che consente tiri curvi [...] in modo da eliminare angoli morti (➔ mortaio).
Speciale dispositivo applicabile ai fucili da fanteria che li rende atti a lanciare bombe (v. fig.). I moderni l. si vanno sempre più affermando come arma individuale, in sostituzione di quelli ...
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Architetto militare (n. presso Leeuwarden 1641 - m. Aia 1704). Un suo trattato di fortificazione fu tenuto per lungo tempo in grande considerazione nella teoria dell'arte guerresca. Fortificò le città [...] di Coevorden e di Namur secondo i principî esposti nelle sue opere; inventò il mortaio chiamato col suo nome. Combatté nella guerra della Grande Alleanza (1688-1697), nella difesa (1692) e poi nella ripresa di Namur (1695); nella guerra di ...
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NEBBIOGENI (o fumigeni)
Alessandro CASTRO
Paolo MALATESTA
Anche durante la seconda Guerra mondiale i belligeranti hanno fatto largo uso di sostanze fumigene (v. XVI, p. 166), oggi più comunemente dette [...] situazioni tattiche (accecamento di centri di fuoco nemici, mascheramento di movimenti mediante impiego di bombe a mano e da mortaio fumigene); b) nell'impiego a massa, nel quadro più vasto dell'attacco o della difesa valendosi di speciali truppe ...
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Musica
Strumento a fiato in uso almeno dal 15° sec., appartenente al tipo oboe, nella cui famiglia rappresenta il basso. Aveva tubo assai lungo e, come il moderno fagotto, era provvisto di imboccatura [...] coda o mascolo. Quando la tromba era molto corta e di grande diametro l’arma prendeva il nome di b.-mortaio. Le b.-mortaio erano ad avancarica, quelle a tromba lunga a retrocarica. Le b. moderne devono rispondere essenzialmente ai seguenti requisiti ...
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L'ultimo conflitto ha portato innovazioni notevoli, talvolta radicali, nelle caratteristiche delle varie armi, e ne ha introdotte delle nuove che sono venute sovrapponendosi o sostituendosi nell'impiego [...] lancio a mano e carica normale o fumogena, o lacrimogena o incendiaria (v. bomba, in questa App.).
Il vecchio mortaio Stokes è rimasto presente in quasi tutti gli eserciti sotto numerose varianti, conservando però le sue caratteristiche salienti; i ...
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Bombe per impiego terrestre. - Lo sviluppo delle bombe a mano e per lanciabombe durante la seconda Guerra mondiale è stato notevole; i moderni tipi si classificano in: a) bombe ad alto esplosivo per agire [...] seconda delle esigenze d' impiego: da 200 g. a 2 kg. per quelle a mano; da 500 g. a 9 kg. per quelle da mortaio per lanciabombe; da kg. 1.500 a parecchie tonnellate per le bombe a reazione. Anche le gittate variano notevolmente: da 20 a 35 metri per ...
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Ordigno bellico costituito da involucro metallico che contiene la carica di scoppio, la spoletta ed eventuali dispositivi per la stabilizzazione (governali) e per l’acquisizione del bersaglio. Le prime [...] vista alla fanteria nemica in caso di attacco e utilizzata anche in caso di disordini durante manifestazioni civili.
B. da mortaio
Sono impiegate per il fuoco di supporto sul campo di battaglia e, grazie alla traiettoria a parabola alta, permettono ...
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BRAVETTA, Ettore
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Nato ad Alessandria l'11 ag. 1862 da Ferdinando e da Amelia Gallinotti, entrò nel 1876 nella Scuola di marina di Genova e fu nominato guardiamarina nel 1881. Con il grado di tenente [...] militare e dell'artiglieria. Si ricordano: La geografia strategica e marittima e la difesa costiera, Roma 1910; Il mortaio da 420 MM e l'artiglieria terrestre nella guerra europea, Milano 1915; Alcune manifestazioni del potere marittimo, ibid. 1915 ...
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mortaio
mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato in cucina, in farmacia e nei laboratorî...