Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, vetro, porcellana, usato nei laboratori chimici, in farmacia e spesso anche in cucina, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia (v. fig.).
Anatomia
M. tibioperoneo (o tibio-fibulare) Il piano articolare della gamba nell’articolazione tibiotarsica, ...
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Scienza mlitare
Azione di fuoco sviluppata dalle artiglierie e dai mortai pesanti, ed eventualmente medi, per facilitare l’attacco o la reazione di movimento e consentirne la continuità; è sviluppata a [...] orario in primo tempo, a richiesta successivamente; è integrata dall’azione di accompagnamento delle armi della fanteria.
A. aereo diretto: concorso alle operazioni terrestri da parte delle forze aereo-tattiche; ...
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Nell’antica tecnica artiglieresca, approntamento campale di travi e tavoloni di legno, atto a costituire una piattaforma su cui veniva appoggiato l’affusto di artiglierie d’assedio, specie mortai, in modo [...] da assorbire la rilevante spinta di rinculo dell’artiglieria stessa, impedendone l’affondamento nel terreno ...
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Pezzo d’artiglieria moderno avente originariamente (dagli inizi del 20° sec. e sino alla Seconda guerra mondiale) canna di lunghezza generalmente compresa fra 12 e 25 calibri (intermedia, pertanto, fra [...] si diffuse nelle Fiandre durante le guerre ossidionali del 17° sec. per designare bocche da fuoco alquanto più lunghe dei mortai, ma destinate anch’esse a lanciare con tiro molto curvo (in arcata) bombe esplodenti; dalle Fiandre si diffuse in Francia ...
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Botanica
Velo parziale di alcuni funghi, come, per es., nel genere Cortinarius (v. fig.), aracnoso e non continuo che, rompendosi, resta in parte aderente al cappello del fungo, costituendovi una frangia.
Scienza [...] militare
Nell’uso militare, forma d’intervento delle artiglierie e dei mortai, per realizzare una distribuzione regolare e lineare del fuoco, di orientamento e ampiezza previsti, o lo spazio, minato o no, che intercorre fra due strutture difensive ...
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Ordigno bellico costituito da involucro metallico che contiene la carica di scoppio, la spoletta ed eventuali dispositivi per la stabilizzazione (governali) e per l’acquisizione del bersaglio. Le prime [...] b. erano costituite da sfere di ferro fuso, munite di due orecchiette per il trasporto e per il caricamento nei mortai, ripiene di esplosivo e dotate di rudimentale spoletta a stoppino.
B. per aeroplano
Sono normalmente costituite (fig. A) da un ...
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Scienza militare
Nelle forze armate odierne, reparto organico di truppe che è allo stesso tempo unità tattica, di addestramento, disciplinare e amministrativa. Conta circa 200 uomini inquadrati da due [...] del compito cui è destinata, la c. di fanteria può essere c. comando, c. fucilieri, c. mitragliatrici pesanti, c. mortai, c. cannoni ecc. Le compagnia c. del genio hanno composizione e forza varia a seconda delle specialità cui appartengono.
Nella ...
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I progressi della scienza e della meccanica, oltre a perfezionare i mezzi già esistenti, hanno messo a disposizione delle fanterie nuove armi che facilitano al fante il compito di avanzare sul campo di [...] riguardano particolarmente le bombe, i fucili mitragliatori, le mitragliatrici; le armi di nuova adozione invece sono: mortai, cannoni d'accompagnamento, cannoni anticarro.
Naturalmente l'adozione dei nuovi mezzi di fuoco ha influito sulla tattica ...
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NEBBIOGENI (o fumigeni)
Alessandro CASTRO
Paolo MALATESTA
Anche durante la seconda Guerra mondiale i belligeranti hanno fatto largo uso di sostanze fumigene (v. XVI, p. 166), oggi più comunemente dette [...] , ridusse molto l'azione del nemico, limitando le perdite delle proprie truppe.
I mezzi di cui il Corpo disponeva consistevano in mortai rigati da pollici 4,2 (mm. 106,7) a tiro rapidissimo (30 granate al minuto), con munizionamento al fosforo bianco ...
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Architetto militare (n. presso Leeuwarden 1641 - m. Aia 1704). Un suo trattato di fortificazione fu tenuto per lungo tempo in grande considerazione nella teoria dell'arte guerresca. Fortificò le città [...] . Combatté nella guerra della Grande Alleanza (1688-1697), nella difesa (1692) e poi nella ripresa di Namur (1695); nella guerra di successione spagnola (1703), si distinse nell'assedio di Bonn, dove furono adoperati non meno di 500 mortai Coehoorn. ...
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obice
òbice s. m. [dal ted. Haubitze, che è dal boemo houfnice «fionda»]. – 1. a. ant. Pezzo d’artiglieria alquanto grosso e corto (calibro medio 165 mm, lunghezza della canna fra 3 e 6 calibri), montato su affusto a ruota come i cannoni,...
retrocarica
retrocàrica s. f. [comp. di retro- e carica]. – Modo di caricamento delle armi da fuoco (armi a retrocarica) consistente nell’introduzione del proietto e della carica dalla parte posteriore (culatta) anziché dalla parte anteriore...